mercoledì 20 marzo 2013

Il Coniglietto Pasquale

Primavera su antichità romane

La Festa di Primavera quest'anno è arrivata precocemente il 20 marzo alle ore 11.02 accompagnata da due icone che rappresentano simbolicamente le sue caratteristiche di rinascita e fecondità: l'uovo ( vedi Omne vivum ex ovo ) e la lepre ( vedi Oestara ) che dopo esser stata osservata dal Cristianesimo e dopo esser stata considerata da Sant' Ambrogio effige della Risurrezione di Cristo per la peculiarità che ha di rinnovarsi stagionalmente cambiando il colore del suo manto, prende dal XV secolo le vesti del Coniglietto Pasquale e diventa per la Pasqua ciò che Babbo Natale è per il Natale, il vettore porta doni che durante la vigilia di Pasqua tra i cespugli dei giardini, dei boschi e in ogni dove, nasconde uova sode colorate e dipinte affinché i bambini, la domenica di Pasqua, impegnandosi in una divertente caccia al tesoro, le trovino e le raccolgano nei loro cestini per poi farle ruzzolare da piccole colline a ricordo dell'apertura della roccia del sepolcro di Gesù.



" ...Nella Pasqua imminente io vo’ invitargli ad una festicciuola campestre ; mentre bello è, che un giorno si ricordevole rendasi giorno di gioia a’ragazzi, potendosene trar sempre anche un morale vantaggio. Ma, cosa potrei dar loro? Nel Natale potei regalare delle mele e delle noci, fattemi recare appositamente per essi. Ora però,che la campagna non ci somministra prodotto di sorta; mentre gli

alberi sono senza poma, e i frutici privi di nocciuòle, non trovo in casa che delle uova, primo regalo della natura, che tutta or vedasi ringiovanire. 

- Allora disse la Marta - Sarebbe egli un’ottima risoluzione, quante volte le uova non fossero all’intutto prive di colori! Non è a negare, che anche il bianco piace d’assai; ma que’ svariati colori delle frutta, delle avellane, e massimamente le rosse facce delle me le formano un assieme molto più bello a vedere. - 
- Brava ! rispose la Dama: la tua riflessione mi fa suscitare un’idea di cosa, che tornerà bene a proposito. Io vo’ lessar le uova, e in pari tempo colorarle; lo che si può agevolmente ottenere nell’atto, che vengonsi lessando. Certo il vederle tutt'e screziate, apporterà non piccola gioia ai fanciulli. -
La Signora, che a tale 'scopo ben si conosceva di vari muschi,e di una moltiplicità di radici, si diè studiosamente a colorar delle uova in isvariate maniere. Alcune presero un bel colore cilestro; altre un giallo tale, che parean limoncelli; altre un rosso in tutto simile all’interno delle rose. Ad alcune
avea ben legato all’ intorno delicate picciolissime foglie, onde l’effigie lasciatavi presentava un rabesco a belli e diversi colori. Altre poi, oltre a’colori, si videro iscritte di morali aforismi.
Come a prima giunta le vide il mugnaio, tolse a dire - Oh ! le uovo dipinte! Non potevano essere più acconce per la festa, in un'epoca , in che la natura si sveste del suo bianco ammanto, per adornarsi di altro tutto variopinto e gentile! ..."


" ... Cosa veramente singolare ed amabile era il vedere quel circolo di graziosi bambini, e chi artificiosamente inanellato il nero crine, chi biondo e naturalmente ricciuto; tutti però vispi vivaci e di forme aggraziate. Non v’ha certo corona di fiori si bella, disse tra sé, e se la Dama, quand’anche fosse intrecciata delle rose più vivaci, e dei più candidi gigli. Sul bel principio con molta affabilità e chiarezza si fece a raccontar loro la causa, onde nel santo giorno di Pasqua si mena festa, e tripudio sì grande e universale. Quindi si recò a tavola un piatto colmo di uova, e caldo latte. Ciascun fanciullo, avente innanzi a se un terso piattino, n’ebbe la sua porzione, assaporandola oltremodo. Fatto ciò, uscendo la Dama per una porta laterale del giardinetto, gli menò tutti seco, e fece i in un attiguo piccolo bosco. Di tratto in tratto fra i giovani abeti si vedeano freschissimi erbosi pratelli. - Qui, disse la Dama, ciascun di voi dee formare un picciol nido di muschio, che in abbondanza vedesi cresciuto su queste rupi, e sulle cortecce di questi alberi. - Pronti ed allegri ubbidirono tutti, e i più grandicelli davan mano nell'opra ai più piccoli,che non sapeano venirne a capo. Ognuno dovette apporvi un contrassegno, e, quindi, lasciatili, tornerei teste al giardino, ove gran maraviglia apportò loro la vista di una gran torta all’uovo foggiata a modo di ghirlanda sulla tavola , donde poco fa eransi levati. 
N’ebbero tutti una buona porzione, e, nel mentre che stavano gustosamente mangiandone, la Marta con un bel paniere colmo di uova dipinte, all’insaputa loro, si recò nel boschetto; quivi tutta sollecita le accomodò nei singoli nidi, il di cui verde mirabilmente armonizzava con quelle uova tinte ad azzurro , giallo e rosso. Come i fanciulli ebbero terminata quella merenduola, la Dama sì prese a dire - Ora andiamo, miei cari, guardiamo un po’ que' nidi lasciati nel bosco. - Vi si recarono, e al vedere che in ciascun nido erano cinque uova egualmente colorate, ed alcune iscritte di un motto, immense furono le voci di giubilo, che alzarono unanimi que’ ragazzi. - Uova rosse! uova rosse al mio nido! gridò l’un d’ essi: vi son delle uova rosse !. .. tutte rosse! - E nel mio , disse un altro , sono tutte azzurre, come lo è appunto ora il cielo! - Gridò un terzo - nel mio poi son tutte gialle, e di un giallo assai più vivace del fior di verbasco, e più grazioso di quello della farfalla ! -Ve’, ve’, sclamò un quarto, il mio nido le contiene quasi tutte di vario colore! Saranno veramente mirabili que’polli, disse un altro, perché fanno uova così belle! Oh quanto sarei desideroso di vederli!
Allora la più piccola di que’ ragazzi, la sorella di Marta, soggiunse - Eh! non sono già i polli, che fanno uova si belle Credo bene, che le abbia fatte quel lepratto, il quale ho veduto saltar fuora di que’ ginepri nell’atto, che io mi feci loro d’appresso a fabbricarvi il nido. - In udir ciò tutti i ragazzi scoppiarone in altissime risa, e dicevano scherzando - Oh! la lepre fa le uova di più colori! Ciò è tanto strano, che in queste e in altre contrade formerà lo scherzo anche di di quei, che ne verran dopo! ... "

L'Uovo di Pasqua
Racconto tradotto da Ferdinando Mansi

Coniglio Pasquale con ceste di uova

"Hop along little Easter Bunny,
Hop along your way.
Hide all the eggs and Easter candy,
Hop along your way.
Give the eggs and Easter candy,
To your Easter friend."

"Salta avanti piccolo Coniglio di Pasqua
Salta per la tua strada.
Nascondi tutte le uova e le caramelle pasquali
Salta per la tua strada.
Dai le uova e le caramelle pasquali,
Ai tuoi amici di Pasqua."

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16 commenti:

  1. Complimenti cara Sciarada, un bellissimo post, la foto che annuncia la primavera porta un sorriso che tutti aspettiamo, il resto è molto divertente con il coniglietto Pasquale.
    Ciao e buon pomeriggio cara amica.
    Tomaso

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  2. Coniglio di cioccolata e uova colorate... se ci fosse anche il sole sarebbe meglio!
    Un abbraccio
    Joh

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  3. quand je visite ta page ..je tombe en enfance.. joli!

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  4. Diletta, ho imparato una nuova e bella tradizione pasquale : le uova che vengono fatte ruzzolare, emulando il ribaltamento della pietra che chiudeva il santo Sepolcro.

    Sempre post interessanti, cara amica del cuore!

    Bacioni.

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  5. Un post davvero carino, ed interessante..abbiamo davvero tutti bisogno della Primavera..speriamo che arrivi veramente presto..
    Ciao Stefania

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  6. Ciao Sciarada buona festa di primavera a te, grazie per queste informazioni, bella tradizione, non l'avevo mai sentita, molto suggestiva, grazie del bel video simpatico e allegro, bacioni buona giornata rosa a presto.))

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  7. carino il video, non l'avevo mai visto!
    un abbraccio

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  8. post molto leggiadro e dolce.
    Ho conosciuto questa tradizione,assistendo alla caccia al tesoro dei miei nipoti,uova dipinte tra i cespugli del giardino e ovetti di cioccolata disseminati ovunque,perfino nei palloncini colorati,attaccati ai rami degli alberi
    Ho ovviamente contribuito all'assaggio,...per evitare loro l'indigestione
    Felice primavera

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  9. Post allegro e simpatico.
    Se vuoi c'è un premio per te nel mio blog.
    Buon fine settimana, un abbraccio
    enrico

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  10. ...passare da te è come aprire un unico e magico tomo enciclopedico dove non manca nulla e visitare una pregiata galleria fotografica...divertente anche il video. Grazie Sciarada, non sento più la necessità di uscire di casa...ti auguro un buon fine settimana, senza pioggia. O ami anche la pioggia?. P.S. Il cespuglio della foto è una magnolia?...abbraccio...

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    1. Si Cavaliere il cespuglio è una magnolia piantata dagli antichi romani tanto che oggi sembra proprio brutto levarlo! ^_^
      Un abbraccio e sempre grazie a te!

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  11. Ciao Sciarada,
    spesso i tuoi post, pregni di riferimenti storici e culturali, contribuiscono a rendere dignità alle feste più ricordevoli, decantandole del connotato banale e consumistico che hanno assunto da un po' di tempo in qua.
    Un cordialissimo saluto.

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  12. Un abbraccio a tutti voi che mi avvolgete sempre con la vostra gradita presenza!

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  13. Ho letto, chiuso gli occhi e sognato. Grazie mille! Buona domenica delle Palme!

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  14. ciao
    che simpatico post. La primavera però è ancora nascosta.
    Buona giornata.

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  15. The similarity between the the rolling of an egg and the stone of the sepulchre is interesting. I wonder if eggs were worshipped in ancient times if the idea pre-dates Christianity.

    A Happy Easter to you Charade, may it be a peaceful time for you and your family.

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