sabato 23 settembre 2023

Equinozio dell'Autunno

Equinozio dell'Autunno - Cesare Ripa

La stagione, in cui il furore dell'estate si attenua e cede con gradualità il passo alla dolcezza, in cui le ore di buio iniziano a prendere il sopravvento su quelle di luce  ridestando la dimensione interiore dopo il viaggio in quella esteriore e in cui il colore delle foglie vira dal verde al bronzo con incantevoli e vivaci schizzi di rosso, di giallo e di marrone, si mostra oggi alle 8.49 ora italiana con l'equinozio d'autunno che come l'equinozio di primavera è raffigurato da un uomo di media statura che indossa una veste dipinta per metà di bianco e per metà di nero, si cinge la vita con una cintura turchina che senza nodi, senza principio né fine e trapunta di stelle riproduce la continuità del ciclo stagionale; ai piedi porta due piccole ali, che indicano lo scorrere veloce del tempo, contraddistinte anch'esse dal bianco e dal nero; l'uomo è virile perché in lui e nello spazio temporale che circoscrive e che segue la creazione del mondo di Dio è racchiusa la maturazione dei frutti.
Con il braccio destro sostiene la bilancia simbolo zodiacale della seconda metà di settembre che nei suoi due piatti tiene in perfetto equilibrio due globi divisi in due metà dipinte rispettivamente di bianco e di nero e di nero e di bianco per rappresentare la raggiunta equivalenza tra le ore di luce e le ore di buio; con la mano sinistra invece l'equinozio eleva i frutti che contraddistinguono il raccolto autunnale.

Lieto equinozio d'autunno!

 In giornata aggiungerò il link per il real di instagram e lo short di youtube

Ecco:

Per ulteriori informazioni

sabato 16 settembre 2023

Come va?

Per regalarvi un sorriso, così come un amico l'ha regalato a me riportandomi alla mente il - Come va? - de " Il secondo diario minimo " di Umberto Eco, vi propongo questo gioco di parole davvero simpatico relativo alle caratteristiche preponderanti dei personaggi del passato a cui nell'immaginario viene posta la domanda. 

Come va?

Icaro: “Uno schianto”
Proserpina: “Mi sento giù”
Prometeo: “Mi rode”
Teseo: “Finché mi danno corda”
Edipo: “La mamma è contenta”
Damocle: “Potrebbe andar peggio”
Priapo: “Cazzi miei”
Ulisse: “Siamo a cavallo”
Omero: “Me la vedo nera”
Eraclito: “Va, va”
Parmenide: “Non va”
Talete: “Ho l’acqua alla gola”
Epimenide: “Mentirei se glielo dicessi”
Gorgia: “Mah!”
Demostene: “Difficile a dirsi”
Pitagora: “Tutto quadra”
Ippocrate: “Finché c’è la salute”
Socrate: “Non so”
Diogene: “Da cani”
Platone: “Idealmente”
Aristotele: “Mi sento in forma”
Plotino: “Da Dio”
Catilina: “Finché dura”
Epicuro: “Di traverso”
Muzio Scevola: “Se solo mi dessero una mano”
Attilio Regolo: “Sono in una botte di ferro”
Fabio Massimo: “Un momento”
Giulio Cesare: “Sa, si vive per i figli, e poi marzo è il mio mese preferito”
Lucifero: “Come Dio comanda”
Giobbe: “Non mi lamento, basta aver pazienza”
Geremia: “Sapesse, ora le dico”
Noè: “Guardi che mare”
Onan: “Mi accontento”
Mosè: “Facendo le corna”
Cheope: “A me basta un posticino al sole”
Sheherazade: “In breve, ora le dico”
Boezio: “Mi consolo”
Carlo Magno: “Francamente bene”
Dante: “Sono al settimo cielo”
Giovanna d’Arco: “Si suda”
San Tommaso: “Tutto sommato bene”
Erasmo: “Bene da matti”
Colombo: “Si tira avanti”
Lucrezia Borgia: “Prima beve qualcosa?”
Giordano Bruno: “Infinitamente bene”
Lorenzo de’ Medici: “Magnificamente”
Cartesio: “Bene, penso”
Berkeley: “Bene, mi sembra”
Hume: “Credo bene”
Pascal: “Sa, ho tanti pensieri…”
Enrico VIII: “Io bene, è mia moglie che”
Galileo: “Gira bene”
Torricelli: “Tra alti e bassi”
Pontormo: “In una bella maniera”
Desdemona: “Dormo tra due guanciali”
Newton: “Regolarmente”
Leibniz: “Non potrebbe andar meglio”
Spinoza: “In sostanza, bene”
Hobbes: “Tempo da lupi”
Vico: “Va e viene”
Papin: “Ho la pressione alta”
Montgolfier: “Ho la pressione bassa”
Franklin: “Mi sento elettrizzato”
Robespierre: “Cè da perderci la testa”
Marat: “Un bagno”
Casanova: “Vengo”
Goethe: “C’è poca luce”
Beethoven: “Non mi sento bene”
Shubert: “Non mi interrompa, per Dio”
Novalis: “Un sogno”
Leopardi: “Sfotte?”
Foscolo: “Dopo morto, meglio”
Manzoni: “Grazie a Dio, bene”
Sacher-Masoch: “Grazie a Dio, male”
Sade: “A me bene”
D’Alambert e Diderot: “Non si può dire in due parole”
Kant: “Situazione critica”
Hegel: “In sintesi, bene”
Schopenhauer: “La volontà non manca”
Cambronne: “Boccaccia mia”
Marx: “Andrà meglio”
Carlo Alberto: “A carte 48”
Paganini: “L’ho già detto”
Darwin: “Ci si adatta”
Livingstone: “Mi sento un po’ perso”
Nievo: “Le dirò, da piccolo”
Nietzsche: “Al di là del bene, grazie”
Mallarme’: “Sono andato in bianco”
Proust: “Diamo tempo al tempo”
Henry James: “Secondo i punti di vista”
Kafka: “Mi sento un verme”
Musil: “Così così”
Joyce: “Fine yes yes yes”
Nobel: “Sono in pieno boom”
Larousse: “In poche parole, male”
Curie: “Sono raggiante”
Dracula: “Sono in vena”
Croce: “Non possiamo non dirci in buone condizioni di spirito”
Picasso: “Va a periodi”
Lenin: “Cosa vuole che faccia?”
Hitler: “Forse ho trovato la soluzione”
Heisemberg: “Dipende”
Pirandello: “Secondo chi?”
Sotheby: “D’incanto”
Bloch: “Spero bene”
Freud: “Dica lei”
D’Annunzio: “Va che è un piacere”
Popper: “Provi che vado male”
Ungaretti: “Bene (a capo) grazie”
Fermi: “O la va o la spacca”
Camus: “Di peste”
Matusalemme: “Tiro a campare”
Lazzaro: “Mi sento rivivere”
Giuda: “Al bacio”
Ponzio Pilato: “Fate voi”
San Pietro: “Mi sento un cerchio alla testa”
Nerone: “Guardi che luce”
Maometto: “Male, vado in montagna”
Savonarola: “E’ il fumo che mi fa male”
Orlando “Scusi, vado di furia”
Cyrano: “A naso, bene”
Volta: “Più o meno”
Pietro Micca: “Non ha letto che è vietato fumare”
Jacquard: “Faccio la spola”
Malthus: “Cè una ressa”
Bellini: “Secondo la norma”
Lumiere: “Attento al treno!”
Gandhi: “L’appetito non manca”
Agatha Christie: “Indovini”
Einstein: “Rispetto a chi?”
Stakanov: “Non vedo l’ora che arrivi ferragosto”
Rubbia: “Come fisico, bene”
Sig.ra Riello: “Sono stufa!”
La Palisse: “Va esattamente nella maniera in cui va”
Shakespeare: “Ho un problema: va bene o non va bene?”
Alice: “Una meraviglia”
Dr. Zap: “Bene, la sai l’ultima?”
Verga: “Di malavoglia”
Heidegger: “Quante chiacchiere!”
Grimm: “Una favola!”

Il secondo diario minimo
Umberto Eco

Grazie Andrea e lieti sorrisi a tutti voi!

mercoledì 13 settembre 2023

Settembre tra cielo e mare

Mediterraneo in settembre

" ... Il settembre. È più feminino, più discreto, più misterioso. Pare una primavera veduta in un sogno. Tutte le piante, perdendo lentamente la forza, perdono anche qualche parte della loro realtà. Guardate il mare, la giù. Non dà imagine d’un’atmosfera piuttosto che d’una massa d’acqua? Mai, come nel settembre, le alleanze del cielo e del mare sono mistiche e profonde. E la terra? Non so perché, guardando un paese, di questo tempo, penso sempre a una bella donna che abbia partorito e che si riposi in un letto bianco, sorridendo d’un sorriso attonito, pallido, inestinguibile. È un’impressione giusta? C’è qualche cosa dello stupore e della beatitudine puerperale in una campagna di settembre. Erano quasi alla fine del sentiere. Certe erme aderivano a certi fusti così da formar con essi quasi un sol tronco, arboreo e lapideo; e i frutti numerosi, taluni già tutti d’oro, altri maculati d’oro e di verde, altri tutti verdi, pendevano in su le teste de’ Termini che parean custodire alberi intatti e intangibili, esserne i genii tutelari ... "

Il piacere
Gabriele D'Annunzio

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