martedì 28 giugno 2022

La Barca di San Pietro

" Mentre camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori.
E disse loro: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò. Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono. "

Matteo 4,18-22

Vocazione di Pietro e Andrea - Predella della Tavola della Maestà, 1308 -1311 - Duccio di Buoninsegna  - Galleria Nazionale d'Arte - Washington

Vocazione di Pietro e Andrea - Predella della Tavola della Maestà
1308 -1311
Duccio di Buoninsegna 
Galleria Nazionale d'Arte -Washington

Il 9 giugno del 1311 la Maestà, dipinta tra il 1308 e il 1311 da Duccio di Buoninsegna, viene posta sull'altare maggiore del Duomo di Siena.
Nel 1506 viene rimossa e nel 1771 la ritroviamo nella chiesa delle Carceri di Sant'Ansano a Castelvecchio di Siena dove è divisa in più parti, alcune delle quali sono state perse.
Nel 1795 i pannelli più grandi ritornano al Duomo di Siena per poi essere conservati in museo nel 1878 mentre le predelle e le cuspidi seguono altre vie.
Nel 1879 la Vocazione di Pietro e Andrea entra a far parte della collezione di Giuseppe e Marziale Dini a Colle di Val d'Elsa e nel 1886 è venduta a Robert Henry ed Evelyn Holford per essere esposta a Buckhurst Park nel Sussex.
Nel 1927 è acquistata dalla galleria d'arte Duveen Brothers Inc per poi essere rivenduta nel 1929 a Clarence H. Mackay.
Nel 1934 passa alla Fondazione di Samuel H. Kress che nel 1939 la dona al Museo Nazionale di New York.

Nella composizione della Vocazione di Pietro e Andrea, Duccio di Buoninsegna segue la tradizione bizantina, Gesù incoronato dall'aureola riccamente decorata occupa la parte sinistra del dipinto davanti a una roccia incrinata dal respiro gotico che si espande sul fondo aureo; con la mano destra protesa chiama a sé i due apostoli che nei loro abiti riprendono i colori della tunica di Cristo e, in una tonalità più tenue, del suo mantello, sono occupati a tirar su la rete della pesca miracolosa nel lago di Tiberiade in una barca dalla prua arricciata che sembra priva di peso come i pesci rimasti nell'acqua. Simon Pietro più prossimo a Cristo è a lui rivolto con la mano destra atta al saluto mentre l'attenzione di Andrea sembra essere assorbita più dal lovoro.

" Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi la sopravveste, poiché era spogliato, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso or ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», poiché sapevano bene che era il Signore. Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce. Questa era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risuscitato dai morti. "

Giovanni 21,1-14

Acqua sorgiva, albume e fiasco per la Barca di San Pietro

Acqua sorgiva, albume e fiasco per la Barca di San Pietro

Simone dall'ebraico שמעון/Šim'ôn - colui che ascolta, in greco antico diventa Σίμων/Simon; Gesù in aramaico lo chiama פטרוס/kêpā - roccia e in greco antico diventa Κηφᾶς/Kephas, lui è l'uomo che noi sulla scia di san Paolo conosciamo come Πέτρος/Pétros - Pietro, la πέτρα/pétra - pietra su cui si fonda la Chiesa cristiana che trova la sua massima espressione architettonica nella Basilica di San Pietro a Roma.
In Friuli, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino, Toscana, Veneto, il suo culto venne diffuso dai benedettini il cui ordine, uno dei primi a essersi formato, nacque nel 529 con la fondazione del cenobio di Montecassino voluto da san Benedetto da Norcia autore di quella regola monastica che fu adottata da molti altri ordini religiosi e da cui nasce il motto Ora et Labora - Prega e lavora.
In questi luoghi il mestiere di san Pietro, ai cristiani che lavoravano la terra, suggerì un rituale folkloristico che divenne lo spazio in cui poter riversare l'ansia cercando di ricevere presagi sul tempo che gioca un ruolo fondamentale sulla buona riuscita del raccolto fonte primaria e vitale di sussistenza; parliamo della Barca di San Pietro:
La notte tra il 28 e il 29 giugno, vigilia della Festa di San Pietro e Paolo patroni di Roma, si prendeva un fiasco di vetro trasparente e lo si riempiva con acqua sorgiva, si aggiungeva un albume d'uovo che a causa della sua densità, maggiore rispetto a quella dell'acqua, si depositava sul fondo e così preparato, il fiasco si poneva all'aperto esposto verso est in modo che potesse assorbire la rugiada fino al giungere dei primi raggi di sole.
La credenza popolare sosteneva che San Pietro soffiando all'interno del fiasco avrebbe dato le sue indicazioni sul tempo facendo assumere all'albume la forma della sua barca, se il 29 giugno le vele si mostravano spiegate san Pietro prevedeva tempo propizio, se invece le vele erano chiuse san Pietro annunciava tempo sfavorevole al raccolto. Il rito si estese coinvolgendo in seguito la Festa del 24 giugno in cui la barca del pescatore d'anime San Pietro fu " prestata " al Battista per divenire anche Barca di San Giovanni.
La Barca di San Pietro è una tradizione che per fortuna si cerca di mantenere in vita ancora oggi pur disponendo dell'attendibile comodità delle previsioni meteorologiche, e pur essendo consapevoli che il fenomeno è dovuto all'acqua che riscaldandosi, con il calore che proviene dalla terra, sale verso l'alto trascinando con se i filamenti dell'albume.
A chi volesse sperimentarare il rito, per non sprecare acqua e albume, suggerisco di riutilizzare il miscuglio per bollirci dentro la pasta o per preparare la pastella per la frittura.

Fiasco della Barca di San Pietro

Fiasco per la Barca di San Pietro 

" ... Il ricordo più spensierato della mia infanzia, a parte il Natale, è indubbiamente legato alle vacanze. A casa mia vigeva una tradizione. Si partiva il giorno dopo la festa dei santi Pietro e Paolo. Lo ricordo perfettamente, perché la notte prima, come ogni anno, mettevamo sulla finestra un vaso pieno d’acqua con tre albumi d’uovo per fare la barca di san Pietro, per me uno dei misteri più ostici da digerire dopo quello della Trinità. Bisognava aspettare tutta la notte. All’alba si tirava su la tapparella per vedere se era avvenuto il “miracolo”. Se l’albume si era trasformato in un veliero (sì, lo so che san Pietro in realtà avrà avuto una barchetta sfigatissima, ma per mia madre aveva un veliero), allora si prospettava un anno pieno di meraviglie, in caso contrario, era una tragedia. La mamma non era mai contenta del risultato: un anno mancava una vela, un anno ce n’erano sei ma mancava la barca, un altro ancora mancavano i remi ... "

L'altra parte di me
Alfonso Signorini

Domani mostrerò il risultato


29 giugno 2022

Ecco la Barca di SanPietro 

Fiasco della Barca di San Pietro

Barca di San Pietro

Veliero di San Pietro

Guardando il fiasco da quest'ultima angolazione mi si è stravolto tutto l'effetto ottico che avevo conquistato al primo impatto e ho visto l'umile e piccola barchetta di san Pietro nella parte destra della foto circondata dalla Niña, la Pinta e la Santa Maria di Colombo.

Lieta Festa di San Pietro e Paolo e tantissimi auguri a chi oggi festeggia anche l'onomastico!

Vi lascio il link se volete vedere i vari passaggi del rito: https://www.instagram.com/p/CfYaZp5AOpY/

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