mercoledì 26 febbraio 2020

Del mangiar di grasso e del mangiar di magro

Se entrassimo nell'acquaforte di Valerio Spada risalente al 1653/1654, in un cammino che inizia dal basso, potremmo incontrare le maschere del Carnevale che satolle dal mangiar di grasso tra scherzi e divertimenti, giunte al Mercoledì delle Ceneri, lasciano il passo alla Quaresima del mangiar di magro, e inoltrandoci su i suoi quaranta gradini, tra giorni di rinunce e penitenze intervallati da bianche piattaforme che corrispondono alle domeniche, porgendo lo sguardo a sinistra e in alto ci inseriremmo nelle scene di vita di Firenze e della campagna circostante mentre volgendoci a destra potremmo osservare alcune scene della vita di Gesù Cristo. 

Carnevale, Quaresima e scene della vita di Cristo

La Quaresima
1653 - 1654
Valerio Spada

" Volendo la graziosa amorosa, e pietosa bennata, onorata, costumata et onesta madonna Quaresima sapere, vedere e provedere, scacciare, privare, annullare, fornire e bandire tante usanze, danze e ciance, tanti sonari, ballari e cantari, tanti errori, furori e romori, tante panzane, quintane e baccane, et in somma tanti disordini posti, proposti, composti dal pettardo, leccardo, infingardo Carnovale. Ordina, comanda, prohibisce aderisce, e sminuisce a ogni, e qualunque persona di che arte, parte, carte tanto terriero, come forestiero, così rotto, come intiero, sia chi esser si voglia, sia obligato sforzato e tirato a l'entrata onorata e garbata di sua magnificenza, eccellenza, potenza, che sarà Mercoledì mattina a bonissima ora riceverla con quell'onore, amore, fervore, gravità, maestà, dignità, che a sua signoria molto secchissima si conviene, et a furore populi si debba a suon di squille, d'anguille, d'arenghe, di sarenghe ranocchi e finocchi, di sardelle, frittelle de spinaci e pavaracci, acquadelle, tenchelle marinate e misaldate, cannelle, grancelle, cappe, sgombri, sfogli, passare, scardue, lucci, tenche, guovi sardoni lasche, testuggine, lumache, ostrighe, granci, uva secca, uva passa, pasta, castagne, noci, pomi, mandorle, fichi, ceci, cicerchia, fava, fagioli, lente, porri, agli, cipolle, insalata, lupini, scalogne, ravanelli, et in somma con ogni sorta di legumi, salumi e frittumi scacciare e percuotere il lupo sfondrato e prodigo di Carnovale per le spese, offese e contese che egli ha fatto in questo paese, e che debbia star fuori un anno, ò più ò meno secondo che piacerà a sua signoria molto distrutta, atteso che inviolabilmente vuole che si osservi.
Di più ordina è vuole che siano banditi tutti gli ontumi, carnumi e grassumi come sono porci, buoi, manzi, vitelli, castrati, agnelli, capretti, pecore, capre e becchi (eccetto i domestici), lepri, cinghiali, spinosi, caprioli, pavoni, galli, galline, capponi, anitre, oche, papari, fagiani, pernici, e quaglie (eccetto le lombarde), tordi, tortore, ortolani, beccafichi, franguelli, starne, storni, lodole, rondoni, passere, colombi, piccioni, gazze, merli e folighe, fanelli, cucchi e lardi e lonze, destrutti, persutti, salami, salcicce, cervellati, mortadelle, inducoli, teste, grugni, milze cervelli, e cervellati, trippe, coratelle, coste, cotiche, et panzette, etc.
Ancora si bandiscono l'uova, botirro, formaggio, ricotta, torte, sfogliate, zeladine, brofadelli, polpette, soffritti, tomaselle, brasuole, pottaggi alla francese, tortelli, frittate, ballotte, ravioli, parpadelle, et ogni sorte di brodetti grassi, e si comprende tanto quello che tiene, quanto quello che scortica ... "

Sbandimento di Carnevale
Libro di Carnevale dei secoli XV e XVI
raccolto da Luigi Manzoni


Buon Mercoledì delle Ceneri e buona Quaresima!

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