domenica 12 marzo 2023

Oculi mei semper ad Dóminum

Oculi mei semper ad Dóminum - Candela della Terza Domenica di Quaresima

Candela della Terza Domenica di Quaresima

La Terza  Domenica di Quaresima è conosciuta come
Oculi - Occhi dalla prima parola del primo verso dell'introito che apre la celebrazione:

Oculi mei semper ad Dóminum,
quia ipse evéllet de láqueo pedes meos.
Réspice in me et miserére mei,
quóniam únicus et pauper sum ego.

I miei occhi sono sempre rivolti all'Eterno,
perché egli è quel che trarrà i miei piedi dalla rete.
Volgiti a me e abbi misericordia, Signore,
perchè sono solo e afflitto.

Salmo 25, 15-16

Croce delle Domeniche di Quaresima

Croce delle Domeniche di Quaresima

È detta anche Domenica della Samaritana perché si rievoca l'incontro di Gesù con la samaritana presso il pozzo di Giacobbe
 
" Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio:
qui c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno.
Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi da bere».
I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi.
Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani.
Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva».
Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva?
Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?».
Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete;
ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna».
«Signore, gli disse la donna, dammi di quest'acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua».
Le disse: «Va' a chiamare tuo marito e poi ritorna qui».
Rispose la donna: «Non ho marito». Le disse Gesù: «Hai detto bene "non ho marito";
infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero».
Gli replicò la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta.
I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare».
Gesù le dice: «Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre.
Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei.
Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori.
Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità». 
Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa».
Le disse Gesù: «Sono io, che ti parlo».
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse: «Che desideri?», o: «Perché parli con lei?». 
La donna intanto lasciò la brocca, andò in città e disse alla gente:
«Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?». 
Uscirono allora dalla città e andavano da lui.
Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia».
Ma egli rispose: «Ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». 
E i discepoli si domandavano l'un l'altro: «Qualcuno forse gli ha portato da mangiare?».
Gesù disse loro: «Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. 
Non dite voi: Ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Levate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura.
E chi miete riceve salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché ne goda insieme chi semina e chi miete. 
Qui infatti si realizza il detto: uno semina e uno miete.
Io vi ho mandati a mietere ciò che voi non avete lavorato; altri hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoro».
Molti Samaritani di quella città credettero in lui per le parole della donna che dichiarava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto».
E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregarono di fermarsi con loro ed egli vi rimase due giorni.
Molti di più credettero per la sua parola
e dicevano alla donna: «Non è più per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo». "

Giovanni 4, 5-42

Acqua elemento della Terza Domenica di Quaresima

Diffusore con acqua e olio essenziale di garofano rosso per la Terza Domenica di Quaresima

Diffusore con acqua e olio essenziale di garofano rosso

Oggi i chicchi di grano benedetti si seminano in un piatto su uno strato di cotone inumidito e si lasciano germinare al buio, la sera del Giovedì Santo i germogli adorneranno l'altare della reposizione e le tavole pasquali.
In alcune regioni la semina viene eseguita il primo venerdì di marzo o il primo venerdì di Quaresima.

Chicchi di grano benedetti

Chicchi di grano seminati sul cotone per l'altare della reposizione del Giovedì Santo

Lieta Terza Domenica di Quaresima

A breve il reel dell'accensione della terza candela  e della semina dei chicchi di grano per l'altare della reposizione.


Per ulteriori informazioni

7 commenti:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...