giovedì 14 aprile 2022

Di Giovedì Santo

" ... Era il giovedì santo.

I drappi neri e la cotonina nera, sbiadita dal lungo uso, gettavano ombre livide nella chiesuola, di solito così piena di luce, di aria e di campestre gaiezza.
Fuori, la campagna risplendeva: gl’insetti ronzavano; i passeri annidati sotto il cornicione della chiesa cinguettavano allegramente; e le rondini appena arrivate dai lidi lontani, parea che avessero mille cose da raccontarsi; mille osservazioni curiose da comunicare l’una all’altra.
Anche nella chiesa era un bisbiglio sommesso, un biascicamento di orazioni miste a sospiri. Le donne che si erano confessate la sera innanzi aspettavano l’ora della comunione.
Alcuni chierici finivano di adornare il sepolcro nella cappella laterale. In sagrestia, altri chierici si vestivano, preparavano gli oggetti per la prossima funzione ... "

Tre donne 
1891
Beatrice Speraz

L'ultima cena - 1303-1305 circa - Cappella degli Scrovegni - Padova

L'ultima cena - 1303-1305 circa - Cappella degli Scrovegni - Padova

L'ultima cena e la lavanda dei piedi negli affreschi di Giotto, tratte dal Vangelo di Giovanni, si svolgono in una stanza caratterizzata da un baldacchino, con sopra due uccelli, che mostra la cura dei dettagli delle decorazioni cosmatesche e incornicia l'interno in cui predomina l'essenzialità con il focus centrato sugli apostoli in una prospettiva leggermente in diagonale e rialzata che delinea la loro posizione; accurati i ricami dell'apostolo che mantiene il centro in entrambi i pannelli.
Nell'ultima cena sono tutti colti in un'espressione attonita e interrogativa dovuta all'annuncio del tradimento, Giovanni l'Evangelista si appoggia sul petto di Gesù come se volesse sprofondare nel suo cuore per attenuare il dolore che prova e Giuda si riconosce ponendo la mano* nello stesso piatto del Signore con cui va a disegnare una sorta di tau francescana spezzata.

mano* =  Il rito del נטילת ידיים/netilat yadayim prevedeva di lavarsi le mani prima di toccare il pane servito a cena, preparato con uno dei grani quali avena, farro, frumento, orzo coltivato o orzo selvatico, e quando si intingeva un boccone di cibo, ad eccezione della frutta, in un liquido come acqua, miele, olio

Lavanda dei piedi - 1303-1305 circa - Cappella degli Scrovegni - Padova

Lavanda dei piedi - 1303-1305 circa - Cappella degli Scrovegni - Padova

Nella lavanda dei piedi, che racconta l'antico rito cultuale con cui gli ospiti venivano accolti dai servi del padrone di casa nel passaggio della soglia dal fuori al dentro, Gesù si fa Servus servorum Dei/Servitore fra i servitori di Dio, con umiltà purifica dalle impurità e frantuma la distanza tra la divinità e l'umanità, è circondato dagli apostoli, alla vita si è legato il lentíon/panno di lino, le maniche della tunica sono rimboccate ed è in ginocchio su una gamba, davanti a sé c'è il catino dell'acqua e con la mano sinistra tiene la caviglia di Simon Pietro che non condivide la sottomissione del suo Signore e toccandosi la testa con la mano discute con lui:  

Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: "Signore, tu lavi i piedi a me?". 
Rispose Gesù: "Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo". 
Gli disse Pietro: "Tu non mi laverai i piedi in eterno!".
Gli rispose Gesù: "Se non ti laverò, non avrai parte con me".
Gli disse Simon Pietro: "Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!".
Soggiunse Gesù: "Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti".
Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: "Non tutti siete puri".

Giovanni 13 - 6,11

I due si guardano intensamente negli occhi e Gesù ha la mano destra alzata in segno di benedizione.
Vicino a Simon Pietro si trova Taddeo che aspettando il suo turno cerca di pulirsi il piede tra l'alluce e l'illice con l'indice sinistro. Alle spalle di Gesù Giovanni l'Evangelista che tiene con la mano destra il contenitore dell'acqua che sfiora le vesti di un apostolo, forse Andrea, intento a slacciarsi i calzari; sullo stesso lato sinistro, dietro Giovanni, Giuda riconoscibile dall'aureola senza raggi* e dal colore del brandello dell'abito che si intravede sopra l'aureola di "Andrea". 

aureola senza raggi* = Le aureole originariamente dorate, in rilievo e raggiate per gli apostoli tranne quella di Giuda, con una croce che aveva un tocco di rosso quella di Cristo, si sono annerite con il tempo.  

Per ulteriori informazioni

2 commenti:

  1. Minuziose e puntuali ricostruzioni,che aiutano a capire meglio i riti.La pittura che integra i vangeli interpterandolie rendendoci plasticamente mondi ,usi sentimenti.Grazie Sciarada e auguri per una Pasqua di serenità,per quanto possibilie.

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