domenica 18 maggio 2025

Il lascito di un uccellino

Emoticon degli uccellini

Emoticon degli uccellini

Vi è mai capitato che un uccellino vi desse il buongiorno con un bacio, lasciando un emoticon sul parabrezza della vostra macchina?
A me si e a parte il dover ripulire, mi ha regalato un sorriso che volevo condividere. 
Ora qualcuno potrebbe pensare che si tratti di un bacio di m...., ma in fondo è una sperimentazione artistica temporanea.

Lieta domenica!

domenica 11 maggio 2025

Dolce, calda, avvolgente

Rosa rossa per Raggio di Sole

Una carezza
Dolce, calda, avvolgente
Raggio di Sole

Sciarada Sciaranti

Lieta Festa della Mamma Raggio di Sole da me e Sorellina!
Tantissimi auguri a tutte le mamme!

giovedì 8 maggio 2025

Habemus Leone XIV

8 maggio 2025 - Elezione di papa Leone XIV

8 maggio 2025 ore 18.07 le campane di San Pietro suonano a festa; alla quarta votazione, dal comignolo della Cappella Sistina, la fumata è bianca. 
Ore 19.16 annuncio dell'Habemus Papam, il cardinale statunitense Robert Francis Prevost agostiniano e missionario sale sul trono Pontificio con il nome di Leone XIV. 
Ha un sorriso dolce e mi auguro che porti la Chiesa Cattolica Universale sulla via dell'inclusività che sa accogliere con quell'apertura mentale ribelle che segue gli insegnamenti del Buon Pastore Gesù Cristo.
Nello stemma con a sinistra un giglio stilizzato bianco in campo azzurro atto a indicare la purezza e l'innocenza associate alla Vergine Maria, e a destra il sacro cuore di Gesù trafitto da una freccia sopra un libro chiuso in campo bianco, il suo motto: In Illo unum uno - Nell’unico Cristo siamo uno, dal commento di sant'Agostino al salmo 127. 

Stemma di papa Leone XIV

Buon lavoro papa Leone XIV

mercoledì 7 maggio 2025

Graffiti su tela di cotto

Oggi vi propongo due graffiti d'arte moderna, di rara bellezza, incisi su tela di cotto. 

Graffito su tela di cotto

Il primo si intitola: "Onde Anomale"

Graffito su tela di cotto

Il secondo "Arcobaleno sulla tempesta"

Monet - Sacro di Birmania

Sono di un grandissimo artista che già conoscete perché ve l'ho presentato nel passato recente in relazione alle critiche condizioni di salute in cui versava.
Si chiama Monet; i problemi al nasino, e agli occhi che ancora non sorridono, perdurano, ma le cose sono decisamente migliorate. 
Qui lo vedete sotto il letto dove si rifugia quando vuole stare lontano dalla confusione.

Vero che è bravo?

giovedì 1 maggio 2025

Lavoro, casa e salute

Lavoratori a Ostia

"... Io credo nel popolo italiano. È un popolo generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari. Non chiede quindi il paradiso in terra. Chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo ..."

Dal messaggio di fine anno 1981
Sandro Pertini

Lieto Primo Maggio

mercoledì 30 aprile 2025

martedì 29 aprile 2025

Le ragnatele di Anansi

Nelle Antille Olandesi,  Anansi, il dio ragno di cui vi ho parlato nei post linkati sotto, è conosciuto come il Ragno Nanzi, o Kompa Nanzi - Compagno Nanzi, e le sue storie prendono il nome di Kuentanan di Nanzi.

Ragnatela con ragno e insetto

"... Ai vecchi tempi, tutti gli animali volevano storie che portassero il loro nome, era l’epoca in cui le canzoni che cantavano il mondo venivano ancora cantate, l’epoca in cui si cantavano ancora il cielo, l’arcobaleno e l’oceano. Si era al tempo in cui gli animali erano uomini oltre che animali, quando Anansi il Ragno li prendeva in giro tutti, specialmente Tigre, perché voleva che tutte le storie portassero il suo nome.
Le storie sono come ragni, con lunghe zampe, e sono come le ragnatele in cui l’uomo finisce aggrovigliato, ma che se le guardi sotto una foglia, nella rugiada del mattino, sembrano tanto belle con quel modo elegante di collegarsi una all’altra, strette strette.
Come dici? Vuoi sapere se Anansi aveva l’aspetto di un Ragno? Ovvio che sì, eccetto quando aveva l’aspetto di un uomo. No, non è che mutasse sembianze. È solo questione di come la si racconta. Tutto qui ..."

I ragazzi di Anansi
Neil Gaiman
Scrittore, fumettista
Traduzione Katia Bagnoli

lunedì 28 aprile 2025

domenica 27 aprile 2025

Il ritorno dei gechi

La natura è in pieno fermento, gli insetti  pullulano e con loro... il ritorno dei gechi. 

Geco

 Sembra ben pasciuto.

sabato 26 aprile 2025

È il momento

Papa Francesco - San Pietro 27 marzo 2020

Papa Francesco - San Pietro 27 marzo 2020

"... È il momento di fare memoria onestamente, di recuperare le nostre radici. Quello che mi preoccupa, nelle proteste contro il razzismo nell’estate 2020, quando sono state abbattute molte statue di personaggi storici in vari paesi, è il desiderio di ripulire il passato. C’è chi vorrebbe che la storia fosse come la gradiamo oggi, e questo richiede che cancelliamo tutto ciò che c’è stato prima. Ma le cose stanno al contrario. Affinché ci sia una storia veritiera bisogna che ci sia memoria, perché essa ci obbliga a riconoscere e a rispettare le vie percorse, anche se sono lastricate di infamie. Se amputiamo la storia potremmo perdere la memoria, uno dei pochi antidoti per non ricommettere gli errori del passato. Un popolo libero è un popolo memorioso, capace di farsi carico della sua storia, senza negarla, e di trarne ottimi insegnamenti. 
Nel capitolo 26 del libro del Deuteronomio, Mosè dice agli israeliti che cosa dovranno fare una volta conquistata la terra che il Signore ha dato loro. Porteranno i primi frutti in offerta al sacerdote e faranno una preghiera di ringraziamento che ricordi la storia del popolo. La preghiera cominciava così: «Mio padre era un arameo errante». Seguiva una storia di vergogna e redenzione: i miei antenati sono andati in Egitto, lì hanno vissuto da stranieri e schiavi, ma il loro popolo ha invocato il Signore e sono usciti dall’Egitto fino a giungere in questa terra. 
La ignominia del nostro passato, in altre parole, è parte di ciò che siamo e di chi siamo. Se ricordo la storia non è per onorare gli oppressori di un tempo, ma per rendere omaggio alla testimonianza e alla grandezza d’animo degli oppressi. Ricordare la colpa altrui per proclamare la mia innocenza è molto pericoloso. 
Ovviamente coloro che hanno abbattuto le statue lo hanno fatto per richiamare l’attenzione sugli oltraggi commessi, e per negare qualsiasi tipo di omaggio a chi li aveva perpetrati. Ma quando giudico il passato con gli occhi del presente, nell’intento di depurarlo dalla sua infamia, corro il rischio di commettere altre ingiustizie e di ridurre la storia di una persona alle mancanze che ha compiuto. 
Il passato è sempre pieno di bassezze: basta leggere la genealogia di Gesù nei Vangeli, che comprende - come in tutte le famiglie - alcuni personaggi che non erano proprio stinchi di santi. Gesù non rifiuta né il suo popolo né la sua storia, li assume e ci insegna a fare altrettanto: non depura il passato dagli abusi, ma se lo addossa così com’è.
È vero che le statue sono sempre state abbattute, e soppiantate con altre, quando ciò che rappresentavano aveva perso di significato per la nuova generazione. Ma lo si dovrebbe fare creando consenso, tramite il dibattito e il dialogo, non con atti di forza. E nel dialogo l’obiettivo dev’essere quello di imparare da quanto c’è stato prima, piuttosto che giudicarlo nell’ottica dell’oggi. Dobbiamo guardare al passato con occhi critici, ma anche con  empatia, per capire perché la gente accettava come normali le cose che ora ci paiono orribili. E a quel punto, se c’è da chiedere perdono per errori istituzionali di quell’epoca, lo si fa, ma sempre tenendo presente il contesto di allora. Non è giusto giudicare il passato con l’ermeneutica del presente. 
Se anche in quell’epoca qualcosa era giustificato, non vuol dire che fosse corretto. Ma l’umanità si evolve, la nostra coscienza morale si sviluppa. La storia è quella che è e non come ci piacerebbe che fosse. Quando cerchiamo di demolire la storia reale per instaurare una realtà ideologica, è molto più difficile vedere ciò che il nostro presente richiede di cambiare per riuscire a procedere verso un futuro migliore ..." 

Ritorniamo a sognare
Papa Francesco

Arrivederci papa Francesco

venerdì 25 aprile 2025

Il miracolo della libertà

"Dopo venti anni di regime e dopo cinque di guerra, eravamo ridiventati uomini con un volto solo e un’anima sola. Eravamo di nuovo completamente noi stessi. Ci sentivamo di nuovo uomini civili. Da oppressi eravamo ridiventati uomini liberi. Quel giorno, o amici, abbiamo vissuto una tra le esperienze più belle che all’uomo sia dato di provare: il miracolo della libertà"

Norberto Bobbio

25 Aprile - Festa della Liberazione 2025 - Sciarada Sciaranti

Lieto 25 Aprile

giovedì 24 aprile 2025

L’uomo che porta nelle vene il sale

"... Nasceva in te la vita originale, 
 quando il cuor della terra alzava i monti;
poi scese a te col corso delle fonti
l’uomo che porta nelle vene il sale ..."

Oh mare!
Giovanni Cena

Subacqueo nel Mediterraneo

Subacqueo nel Mediterraneo

Subacqueo nel Mediterraneo

Subacqueo nel Mediterraneo

mercoledì 23 aprile 2025

Dies Natalis - Anno XV

Il 14 أربعة عشر - arbet eshr ha concluso il suo ciclo e la sua somma il 5 خمسة - khms, la stella a cinque punte, l'assenza di contesa dei pitagorici che vedono il matrimonio tra il femminile del due e il maschile del tre; i cinque sensi dell'Uomo Universale che si accostano al principio l'1 ١وَاحِد - wahed per costituire il 15 خمسة عشر - khmst eshr, la via della comunità, della famiglia e della comunicazione, l'energia creativa che si convoglia per raggiungere uno scopo. Il 15 è la Samekh - la colonna, il pilastro, il sostegno che sorregge ciò che si è piegato o è caduto con il 14; il suo glifo ס è un cerchio all'interno del quale non può entrare alcuna impurità, apre il סוֹד/sod - segreto e chiude il נס/nes - miracolo
Nella Bibbia è il riposo e la purificazione del quindicesimo giorno del primo mese per la Festa degli Azzimi e del quindicesimo del settimo mese per la Festa dei Tabernacoli. 15 è la somma delle lettere che formano la parola הוד/hod - la gloria, la maestà, la regalità dell'ottava sephirot, 15 gli anni di vita che Dio concede in più a re Ezechia, 15 i Salmi delle ascensioni, 15 gli anni di età che segnano il passaggio dall'infanzia all'essere adulti nell'islamismo, Il 15° giorno del primo mese lunare è la Festa delle Lanterne cinese, 15 gli anni in cui la Bella Addormentata cade in un sonno profondo, 15 gli anni che Robinson Crrusoe trascorre in solitudine prima di incontrare Venerdì sull'isola, 15 i giovani di un racconto di Mille e una Notte, 15 i minuti che formano un quarto d'ora, 15 i giorni che formano la metà dei mesi di trenta giorni, -15 i gradi che caratterizzano le temperature invernali estreme, 15 i lati di un pentadecagono. 
15 gli anni che compie oggi Anima Mundi.

Anima Mundi - Compleanno 2025

Grazie per questi 15 anni insieme!

martedì 22 aprile 2025

Volare su una coccinella

Coccinella su un letto di terra

Xenia - Oooh... Una Coccinella! Se fossi più piccola, le salirei sul dorso e volerei via con lei...

The Legend of Zelda: Twilight Princess
Videogioco

lunedì 21 aprile 2025

Il primo eroe ab Urbe condita 2778

Ha festeggiato la Pasqua e per raggiungere la Casa del Padre è andato via il Lunedì dell'Angelo alle 7.35, durante il 2778 compleanno di Roma. 
Ciao Papa Francesco

Papa Francesco

Chi per te primo, immensamente amata,
cercò la morte? Fu nella penombra
dei tempi, grande, lungo il Tebro, un pianto.
L’eroe Pallante era caduto. Offerse
l’àlbatro il bianco de’ suoi fiori, il rosso
delle sue bacche e le immortali frondi.
Gli fu tessuto il letto di quei rami
de’ tre colori, e furono compagni
mille al fanciullo nel ritorno a casa.
E fisi in quella bara tricolore
i mille eroi con le possenti mani
premean le spade; ed era in esse il fato.
Oh! ma che pianto fu così tornando
al vecchio padre! Era suo padre un vecchio
povero re, dalla silvestra reggia.
Fauno, il suo nome; ed abitava i sassi
del Palatino, tra le antiche selve
misterïose. E tu non eri, o Roma.
Anzi per il rupestre Campidoglio
eran macerie già muscose, e bianchi
ruderi sparsi si vedean tra i folti
cespugli del Gianicolo: rovine
di due città vinte dal tempo; ed ora
quelle rovine trite e sonnolente
empiva a volte del suo rauco augurio
lo stuol de’ corvi. E Fauno avea per reggia
una capanna piccola, coperta
di felci e stoppia. E guardie sulla soglia
avea due cani, che correndo innanzi
bandìan, lieti abbaiando, il suo ritorno.
Al re non tromba dividea la notte
buia in vigilie: gli diceva - È l’alba -
di sul colmigno il passero, e la rondine,
anche più presso, gliel garrìa dal trave.
E quindi il tempo portò via quel Fauno
e il suo dolore, e la caduca reggia;
e sul Palazio ignare le giovenche
pascevano, e la valle posta al piede
si mescolava d’un belar d’agnelli.
E se il pastore aveva udito un qualche
urlo di lupi, egli racchiuso il gregge
in uno speco, s’addormìa tranquillo.
Veniva allora, per le tenebre, una
lupa, e fiutava il chiuso lupercale.
E Fauno, il buono, nelle selve ombrose
cantava il canto delle foglie ai venti,
invisibile. E sulle antiche quercie
picchierellando senza fine il picchio
sacro contava gli anni tanti, gli anni
tardi a venire.

Il primo eroe - Inno a Roma
Giovanni Pascoli

Auguri Roma


Per ulteriori informazioni
La mattina della Prima Domenica di Quaresima

domenica 20 aprile 2025

I sacramentali della Domenica di Pasqua


Domenica di Pasqua

Per la religione cristiana il pentagramma simboleggia i cinque sensi, cinque delle gioie di Maria, cinque delle sue virtù e le Cinque Piaghe di Cristo, inscritto in un cerchio diventa un pentacolo e simboleggia l'amore di Dio che circonda i quattro elementi acqua, aria, terra e fuoco più lo Spirito.

Tavola di Pasqua

Il Mercoledì delle Ceneri abbiamo iniziato il percorso pasquale e attraverso la Settimana Santa iniziata con La Domenica delle Palme, in cui vengono benedette le palme e gli ulivi che diventano dei sacramentali, abbiamo raggiunto la Pasqua.

Can. 1166 - I sacramentali sono segni sacri con cui, per una qualche imitazione dei sacramenti, vengono significati e ottenuti per l'impetrazione della Chiesa, effetti soprattutto spirituali.

Codice di Diritto Canonico - Libro IV

Sepolcro vuoto

A Ayacucho, la città peruviana che ci ha accompagnati in quest'ultimo tragitto, la Domenica delle Palme si usa portare in processione anche dei rami di ginestra:

"... In prefettura e al mercato distribuivano le tradizionali palmette di Pasqua, provenienti dalla provincia di La Mar, nella Ceja de Selva. I fedeli camminavano per la città con il loro ramo di ginestra per la domenica delle Palme. Nella chiesa di Pampa San Agustín si preparava la processione del Señor de la Parra, che quella sera avrebbe sfilato con il suo grappolo d’uva per garantire la fertilità. Tutta la città era impegnata nella festa ...
... La domenica delle Palme, dopo la benedizione e la messa, Cristo entrò nella città di Ayacucho sui tappeti di fiori che abbellivano le strade. Per prima cosa fecero la loro comparsa centinaia di asini e di lama bardati di rami di ginestra e infiocchettati di nastri multicolori e campanelle. Gli abitanti che li conducevano facevano scoppiare petardi e mortaretti lungo il cammino, tra la baldoria generale. Davanti a tutti, su un vivace destriero, avanzava il «gran cerimoniere» della processione con la fascia bianca e rossa che gli attraversava il petto. La festa era stata annunciata e accompagnata da un plotone di cavalieri e amazzoni su cavalli bardati secondo le tradizioni locali, tra i quali il prefetto, il sottoprefetto, i mulattieri e i contadini che suonavano le corna di toro per festeggiare l’arrivo del Signore.
Il sostituto procuratore distrettuale era già tra il pubblico, accanto a un tappeto di fiori rossi e gialli che rappresentava il cuore di Gesù, attento a qualsiasi movimento sospetto, nervoso per i petardi della festa ..."

I delitti della settimana santa
Santiago Roncagliolo
Traduzione Irina Matilde Bajini

Diffusore per l'incenso bollito nel vino rosso

Diffusore con l'incenso bollito nel vino rosso

I sacramentali in quanto oggetti sacri destinati al culto divino devono essere trattati con rispetto.

Can. 1171 - Le cose sacre, quelle cioè che sono state destinate al culto divino con la dedicazione o la benedizione, siano trattate con riverenza e non siano adoperate per usi profani o impropri, anche se sono in possesso di privati.

Codice di Diritto Canonico - Libro IV

Albero di pasqua

E, quando non sono più utilizzabili e si decide di non conservarli, la tradizione vuole che vengano distrutti in modo dignitoso, spesso tramite combustione o anche per sepoltura.
A Ayacucho i rami di ginestra simbolo di umiltà e mestizia, di luce, speranza e rinascita si bruciano la Domenica di Pasqua.

"... Una delegazione si fermò a fianco della cattedrale, davanti al cortile del municipio, per depositare i rami di ginestra che sarebbero rimasti lì per una settimana per poi venire bruciati la domenica seguente ..."

I delitti della settimana santa
Santiago Roncagliolo
Traduzione Irina Matilde Bajini

Pastiera, Cudduraci e ovetti pasquali

Grazie Elettra!


Lieta Pasqua a voi tutti!

Il reel sulla Domenica di Pasqua, potrà vederlo solo chi mi segue su instagram e non per mia scelta. 

Per ulteriori informazioni
La mattina della Prima Domenica di Quaresima
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