sabato 21 dicembre 2024

Acqua d'inverno

" ... Poi l’ispido inverno, la stagione senile, si avanza con passo vacillante
o privato dei suoi capelli o tutti bianchi, se ne ha ancora ... "

Le Metamorfosi - Libro XV
Ovidio
A cura di Nino Scivoletto

Inverno - Le stagioni dell’anno - Cesare Ripa - Jean Baudoin - 1677

Il solstizio hĭĕmālis annuncia la stagione caratterizzata dalla trasformazione dell'acqua in ghiaccio in cui la terra finalmente riposa dopo l'ultimo raccolto, la stagione della vecchiaia che ormai incombe e nell'iconografia può essere rappresentata da un uomo o da una donna di una certa età che indossa un abito di pelle e di panno che la ripara dai rigori del tempo. 
Nelle Metamofosi di Ovidio è descritta così: 

" ... Un Vecchìo v'è, che ognun d'orrore eccede,
E fa tremar ciascun, che a luì pon mente;
Sol per traerso il Sol talvolta il vede,
Ei sta rigido, e freme, e batte il dente:
È ghiaccio ogni suo pel dal capo, al piede,
Nemmen brama ghiacciar quel raggio ardente,
E nel fiatar tal nebbia spirar suole,
Che offusca quasi il suo splendore al Sole ... "
 
Metamorfosi - Libro II
Ovidio
Traduzione Giovanni Andrea dell'Anguillara

Il suo aspetto è mesto, ha i capelli bianchi e il volto ricoperto di rughe a mostrare la stanchezza delle fatiche svolte durante l'anno per accumulare quell'abbondanza che ora imbandisce la tavola e di cui finalmente si può godere vicino al fuoco accogliente che come ci dice Orazio fa la guerra al gelo:

" Soratte or d'alta neve,
Ve', il capo erge canuto,
Al cui peso già stanco il bosco piega:
Chiusi in confin più breve
Stanno i fiumi, ch'acuto
Gelo tra sponda e sponda affrena e lega.
Dal pigro ormai ti slega
Verno, e al cammin ti serra,
E legne affastellando a lui fa guerra ... "

Le Odi - IX
Quinto Orazio Flacco
Traduzione Antonio Cesari - 1817

21 dicembre - Calendario dell'Avvento del Focolare dell'Anima

Il solstizio d'inverno che raggiunge l'apice e rappresenta il trionfo dell'oscurità si fa nunzio della nascita di Gesù Cristo, luce per eccellenza.

Lieto solstizio, lieto inverno, lieta attesa!

la  ventiduesima finestra del calendario l'apriremo domani nel blog di Graziana Attimi

P.S. Forse il 23 dicembre potrei avere qualche difficoltà ad attivare il link della finestra di mattina, se sarà così lo troverete attivo dal pomeriggio. 


Per ulteriori informazioni

domenica 15 dicembre 2024

La Capanna di Betlemme nella Terza Domenica d'Avvento

Candela della Terza Domenica d'Avvento

Nel diffusore scorze di pompelmo rosa

" ... Domenica Terza dell'Avvento...

... entri nella Capanna di Betlemme, e vedrà ivi da un Dio Bambino, nato espressamente per istruirci, aperta una scuola di disinganno, Dio ch’egli è, d’una Maestà incomparabile, potea pur nascere, se volea, tra le magnificenze più splendide: arbitro dell'universo, potea pur con un cenno fornirsi a dovizia di quanto può idearsi di grande, di prezioso, di ricco: Creatore di quanto s'ammira di vago, di piacevole, potea pur eleggersi una nascita di delizie ricolma, e di comodi? Eppure nulla di questo. Patimenti, povertà, abbassamenti, sono quei, che corteggiano la prima comparsa ch’ei fa tra noi... "

Padre Giuseppe Antonio Bordoni della Compagnia di Gesù - 1818

Lieta Terza Domenica d'Avvento!

A breve il reel dell'accensione della terza candela dell'Avvento


venerdì 13 dicembre 2024

La strenna di Santa Lucia

13 dicembre Festa di Santa Lucia e tredicesima finestra del Calendario dell'Avvento del Focolare dell'Anima, la storia di Nanna continua ...

13 dicembre - Calendariodell'Avvento del Focolare dell'Anima

La bella Rosetta nonostante sia sposata con Pietro è corteggiata dal carrettiere Gaudenzio che provoca in Nanna rancore e gelosia accecante, lei vuole bene al fratello Pietro, ma il sapore della vendetta per i torti subiti è più allettante di ogni altra cosa: 

" ... Appena fu giorno, Rosetta corse in cucina per vedere se Santa Lucia le avesse portata la strenna, e fece un chiasso da non dire per la scomparsa della pezzuola. Se ne lagnò con tutti. Quella perdita reale, le fece dimenticare il dono vagamente sperato.
- Oh, chi ha trovato la mia pezzuola? - andava gridando nel cortile. - Pacifico, se andate fuori, guardate se vi riesce di trovarmi la pezzuola lungo il viale- e s'avviava ella stessa a cercarla dall'altro lato nell'orto.
- Non vorrei che la riavesse subito da Gaudenzio, poi venisse a dirci di averla trovata, ed io non potessi smentirla - pensò Nanna. E si pose a fianco della cognata, per verificare che la pezzuola non si trovava.
Ma i suoi calcoli l'ingannarono. Aveva contato senza l'astuzia di Gaudenzio. Egli non era un cavaliere errante. Non pensò a tenersi quella pezzuola sul cuore, ad assorbire il profumo della donna amata.
Gli premeva di non suscitare scandali, di non destare il sospetto ch'egli fosse entrato nell'orto, di notte.
Quando le due cognate furono presso la siepe, Rosetta mise un grido:
- Ecco! È qui! - Nanna fu tutta scossa. Nella sua idea fissa, credeva di vedere Gaudenzio.
Vide invece la pezzuola, distesa sui rami della siepe.
Era sconfitta. Nessuno poteva dire chi l'avesse posta là. Se avesse dichiarato che era Gaudenzio non l'avrebbero creduto. Sarebbe stato rivelare inutilmente lo scherno del gomitolo di cui soffriva tanto.
- È Santa Lucia che t'ha fatta la grazia di toccare il cuore al ladro - suggerí Maddalena.
Nanna lasciò dire, e si propose di vendicarsi in altro modo.
- io non frapporrò altri ostacoli. Ma appena sarà nelle mani di Rosetta, allora parlerò.
Ci sarà la prova. Quel grullo di Pietro è tanto cotto della sua sguaiata di donna, che senza prova non
vorrebbe darmi retta.
La sera nella stalla non perdette una parola né uno sguardo di Gaudenzio. Egli teneva il broncio a Rosetta; ma era chiaro che Rosetta non ne capiva il motivo. Era tutta sorpresa. Gaudenzio, per dimostrarle meglio il suo risentimento, corteggiava Lucia.
- Vi ha portata la strenna la vostra santa? - le domandò.
- Non ho messo fuori il paniere - rispose la bimba, tra meravigliata e contenta di vedere quel gallo della checca occuparsi di lei, mentre la sera innanzi era stato galante con Nanna.
- Perché non l'avete messo? - domandò ancora Gaudenzio.
- Perché sapevo già che Santa Lucia non mi porterebbe nulla.
- È vero. Santa Lucia porta la strenna ai bimbi, e voi siete una giovane da marito.
Lucia sorrise e si fece rossa; un istinto di civetteria, da innamorata, le inspirò il desiderio di dire, o almeno di far capire, il vero motivo geloso per cui non aveva messo il suo paniere cogli altri due.
- Nanna e Rosetta sono piú grandi di me, e l'hanno pur messo fuori il paniere.
Aveva preparato senza volerlo la via al discorso cui mirava Gaudenzio. Invece di domandarle com'ella s'aspettava, perché lei sola non avesse fatto come le altre, le disse:
- Dunque Rosetta e Nanna l'hanno avuta la strenna?
- Síí! - gridò Rosetta - Bella strenna che ho avuto io! Mi hanno rubata la mia pezzuola.
- Ve l'hanno rubata? - ripetè Gaudenzio con piglio incredulo.
- Sicuro; e poi si sono ravveduti, e l'hanno lasciata sulla siepe dell'orto.
- Siete ben certa di non esser sonnambula, e non averla fatta andare voi stessa sulla siepe dell'orto?
— Ma che! Ho dormito tutta la notte d'un fiato.
Allora Gaudenzio si pose a scherzare su quel sonno profondo, come un uomo che non ci credesse. Era persuaso che Rosetta avesse respinto il suo dono, e se ne pigliava una piccola vendetta da amante offeso ripicchiando le parole di lei, e corteggiando la sorellina che era tutta rossa di gioia Rosetta si fece triste, e quella sera si coricò senza parlare a Lucia. Ella pure era gelosa.
Quando la bimba fu addormentata stette a guardare a lungo quel visino gentile, ancora infiammato dalle emozioni della serata, e sorridente nel sonno.
Provò un momento di dispetto al vederla tanto bellina.
La domenica tornò Pietro, e la sera nella stalla disse che per tutta la novena di Natale non andrebbe piú a fare trasporti, e lavorerebbe nell'orto.
- Sarebbe ben meglio - disse Nanna, - che tu stessi a casa sempre.
 Perché? - domandò Pietro.
- Perché... perché... via il gatto i sorci ballano. -E gli occhi delle due cognate s'incontrarono. Rosetta, che aveva sulla coscienza la storia del paniere, e la speranza con cui l'aveva messo alla finestra, s'affrettò a parare il colpo.
- Sí; ne abbiamo fatte delle nostre questa settimana - disse al marito. - Nanna ed io abbiamo messo fuori il paniere per Santa Lucia.
- E Santa Lucia ha rubato la pezzuola di Rosetta - aggiunse Nanna.
- Ma l'ho riavuta, sai. Era sulla siepe dell'orto.
Pietro guardava sospettosamente le due donne. Capiva che Nanna aveva l'intenzione di accusare sua moglie. Ma di che? Forse aveva ricevuta una strenna? Egli domandò col cuore serrato:
- E cosa ci avete trovato nel paniere?
- Nulla - disse Rosetta - M'è rincresciuto assai di trovarlo vuoto.
- Cosa ti aspettavi di trovarci? Lo spillo della salumaia? - domandò Nanna con ironia.
Gaudenzio, che aveva scoperto studiando Rosetta ch'ella non sapeva nulla dello spillo dato e respinto, a quella parole di Nanna si confermò nel sospetto già concepito contro di lei.
Rosetta invece non indovinò la cosa, e colse l'occasione per insidiare al marito l'idea di quel dono.
- Lo spillo non me lo potevo aspettare - disse - perché Pietro era fuori.
- Ma che! - gridò Maddalena spaventata per la seconda volta da quel pensiero ruinoso. -
Quand'anche fosse stato qui, Pietro non avrebbe potuto fare una spesa simile.
- Che cosa ne sapete voi, se posso o se non posso? - rispose con impeto Pietro, a cui aveva fatto piacere il sentire che la moglie aspettava il gioiello desiderato solamente da lui. Ma dopo quella risposta si vergognò d'aver osato dir tanto, ed uscí dalla stalla.
Allora Gaudenzio prese il suo posto.
- A Novara - disse - per Natale si mette fuori dalla finestra una scarpa. Ed allora è il Bambino che porta la strenna.
- Io non metto fuori piú nulla - rispose Rosetta.
- Provate. Non avete udito, che Pietro non si sgomenta del prezzo di quello spillo? Date retta. Mettete fuori lo zoccolo. Chissà che lo spillo non venga. - E vedendo che le vecchie parlavano tra loro soggiunse a bassa voce:
- O dal vostro uomo, o da... Gesù bambino - concluse incontrando lo sguardo di Nanna.
Egli stava in guardia, ora che la sapeva informata di tutto; ma tuttavia persisteva a voler fare il suo dono a dispetto di lei. Faceva a fidanza sull'ambizione di Rosetta e sulle proprie attrattive.
- Si vede che le piaccio. Sfido! Accetterà lo spillo, ed inventerà una zia, una parente qualunque per dire che gliel'ha regalato, e per poterlo portare. Le donne sono tutte cosí. Un gioiello ed un bell'uomo, e addio virtú.
Nanna dal canto suo, aveva bisogno che quel dono si facesse, per servirsene di arma contro la cognata; e lasciava fare fingendo di non avvedersi di nulla.
- Sí - disse; - metteremo fuori i nostri zoccoli. Questa volta ci starà anche Lucietta. Lei che è piú giovane ci porterà fortuna.
Poco dopo uscí dalla stalla per andare a coricarsi. Pietro era seduto sulla trave nel cortile.
Egli le domandò:
- Si va a dormire?
- Io ci vado - rispose Nanna. - Non ho nessuno che mi faccia la corte io. - Ed entrò in cucina, e di là nel forno, poi nella sua stanza, lasciando il fratello con una spina di piú nel cuore.
Poco dopo la raggiunse Lucia che, dacché Pietro era a casa, dormiva con lei. La bimba era tutta esaltata da quell'idea della strenna.
- Gli zoccoli si distinguono meglio dei panieri - diceva. - I miei sono verdi; i tuoi sono neri lucidi; e quelli di Rosetta sono rossi a fiori gialli. Non si possono confondere ... "

In risaia
Marchesa Colombi

Lieta Festa di Santa Lucia! 

giovedì 12 dicembre 2024

Il paniere di Santa Lucia

La storia di Nanna, con le tradizioni tipiche della vigilia della Festa di Santa Lucia, prosegue in questa dodicesima finestra del Calendario dell'Avvento del Focolare dell'Anima.

12 dicembre - Calendario dell'Avvento del Focolare dell'Anima

Nella stalla del cascinale tra Novara e Trecate, crocevia di giochi sentimentali controversi e di sensazioni che sfiorano la pelle, Nanna incassa un'ulteriore delusione:

" ... La sera del giovedí era il dodici dicembre. Pietro non era anche tornato. Quando egli era assente, la conversazione della stalla era sempre piú animata, perché Rosetta sfogava il suo umore chiacchierino ed allegro senza soggezione, e Gaudenzio le faceva la corte senza paura di suscitare dei guai.
- A Novara - disse Gaudenzio - la città è tutta in festa questa sera.
- Già - rispose la piccola Lucia ch’era stata a Novara un po’ di tempo colla Rosetta, da una sua zia erbivendola - È la vigilia di Santa Lucia. Sotto le arcate dei portici vi sono tanti banchi illuminati, con ogni sorta di chicchi, e Sante Lucie di zuccaro. E tutti i negozi hanno nella bacheca un mondo di belle cose. Ti ricordi Rosetta?
- Altro, che mi ti ricordo! Quell’anno che eravamo dalla zia abbiamo messo fuori dalla finestra il nostro panierino anche noi, e Santa Lucia ha portato la strenna.
- Ebbene? E perché non lo mettete fuori anche questa sera il paniere? - domandò Gaudenzio guardando sempre Rosetta negli occhi. - Chissà che Santa Lucia non passi di qui?
- Che! - disse la sposa. - Come volete che passi? Pietro non è a casa.
- E come c’entra Pietro con Santa Lucia?
- Oh, ci credete bene sciocche! - protestò Lucia. - Fino i bimbi di Novara dicono:
Santa Lucia Mamma mia Colla borsa del papà Santa Lucia la venirà
- Ah voi siete troppo smaliziata - disse Gaudenzio ridendo. - Lo metterà Nanna il paniere; lei ci crede ancora a Santa Lucia; vero, Nanna?
- Io credo tutto, sono una scema - rispose Nanna risentita.
- Eh sí! Scema voi! Ne sapete da menarci a scuola tutti - disse Gaudenzio, cui premeva di rabbonirla per indurla ad approvare la proposta dei panieri.
Nanna sorrise a quel complimento che le era fatto dinanzi a tanta gente. Gliene capitavano così di rado, che li gradiva anche quando le venivano per forza.
- Dunque lo metterete fuori il paniere? - insisté Gaudenzio.
- Non è per me che l’avete detto.
- L’ho detto per tutte e tre. Quello che fa una cognata lo deve fare anche l’altra.
- Oh per me... mi sprezzano tutti.
- Vuol dire che tutti vi amano. Chi sprezza ama.
- E poi se trovo il paniere vuoto?
- Date retta; non lo troverete vuoto. Santa Lucia mi ha fatto sapere che passerà dalla vostra finestra. Via, siate buona.
Neppure nei tempi andati Gaudenzio aveva mai parlato a Nanna con tanta deferenza; non l’aveva mai pregata così. Non l’aveva mai guardata con quegli occhi supplichevoli. Per la prima volta, dopo tanto tempo, non aveva l’aria di canzonarla. Tutti tacevano nella stalla. Tutti guardavano Gaudenzio e lei. Gaudenzio che la implorava, lei arbitra di farlo contento o di crucciarlo con un sí o con un no. Fu un momento di trionfo insperato per Nanna. Tutta la sua parte di vanità umana e di vanità di donna le si portò al cervello per suggerirle un mondo di speranze e d’illusioni: ed ella disse nel suo pensiero: - Chi sa?
E nel guardare in giro per assaporare quel momento di gloria, incontrò gli occhi di Lucia, intenti su Gaudenzio e su lei, con una velatura cristallina di lagrime.
Capí che la povera bimba era gelosa, e quel sentimento, che inspirava per la prima volta, finí di far perdere la testa a Nanna - Sí: metterò fuori il paniere - disse. E senza ragionarvi sopra, dimenticando i precedenti che l’avevano messa in sospetto contro la cognata, con tutta la cecità della vanità lusingata, si figurò di trovare il domani nel suo paniere la strenna di Gaudenzio.
Il carrettiere uscí di buon’ora dalla stalla. Aveva i suoi preparativi da fare. Nanna cercò di congedar presto le vicine perché l’impazienza la rodeva. Rientrata in casa disse alle due giovani:
- Mettiamo ciascuna la nostra pezzuola da collo sul paniere, perché Santa Lucia possa distinguer l’uno dall’altro.
Ma Lucia aveva il cuoricino gonfio! Non volle metter fuori il paniere.
- Non sono di casa - disse.
Lo posero Nanna e Rosetta all’unica finestra della cucina che dava sull’orto. Poi le due sorelle salirono coi vecchi, e si ritirarono nella loro stanza, e Nanna entrò anch’essa nella sua.
Ma depose soltanto il lume, poi uscí pian piano nel forno, che aveva una finestra accanto a quella della cucina, da cui era separata semplicemente da un uscio; e là, dietro le gelosie socchiuse, stette in agguato.
Non andò a lungo, che vide un’ombra avanzarsi cautamente fra le aiuole dell’orto, e riconobbe Gaudenzio.
Egli andò alla finestra dov’erano i panieri. Nanna, senza lasciare il suo posto d’osservazione, pose la mano sul chiavistello dell’uscio, ed aspettò stando in ascolto.
Due minuti ancora, ed udí il passo cauto di Gaudenzio che si allontanava. Aperse pian piano; uscí e si trovò sotto la finestra della cucina.
Alzò la mano al suo paniere col cuore palpitante. C’era un oggetto duro, sferico. Lo prese, lo guardò alla scarsa luce della finestra, palpò, trovò il filo. Era un gomitolo.
Era una satira atroce. Dipanar filo, nel gergo del paese, vuol dire rimaner zitellona.
In quell’oscurità, Nanna arrossí come una vampa. Se avesse avuto sotto mano quell’uomo, in quel momento lo avrebbe ucciso.
Toccò fremendo nel paniere della cognata, e sentí il fiore di filigrana.
Intanto Gaudenzio si allontanava pian piano traverso le aiuole.
Ella non prese tempo a riflettere. Ravvolse fiore e gomitolo nella pezzuola di Rosetta, e la spinse con impeto dietro il donatore insolente. Poi rientrò nel forno, e tornò a guardare traverso le imposte.
Gaudenzio stava fermo in piedi, ed osservava attentamente qualche cosa. Forse la pezzuola di Rosetta. Nanna provò un momento di amara soddisfazione. L’aveva fatto apposta a respingere i doni nella pezzuola della cognata. Egli li crederebbe respinti da lei, e gliene serberebbe rancore ... "

In risaia
Marchesa Colombi

domenica 8 dicembre 2024

La Festa dell'Immacolata nella Seconda Domenica d'Avvento

Candela della Seconda Domenica d'Avvento

" Domenica seconda dell’Avvento

Correndo la fèsta dell’ immacolata Concezione della, santissima Vergine

Si rallegrino pure, che ben ne ban ragione i divoti di Maria, si rallegrino pure: questa eccelsa signora, al cui immacolato concepimento con ossequioso giubilo essi oggi applaudono... "

Padre Giuseppe Antonio Bordoni della Compagnia di Gesù - 1818

Diffusore con scorze di Limone

Diffusore con scorze di limone

Lieta Festa dell'Immacolata e lieta Seconda Domenica d'Avvento!

A breve il reel sull'accensione della seconda candela d'Avvento


giovedì 5 dicembre 2024

La Signora Babbo Natale guarda i suoi film

5 dicembre Calendariodell'Avvento del Focolare dell'Anima

Negli anni passati vi ho parlato di come è nata la figura della Signora Babbo Natale e di come nel corso del tempo si sia sviluppato il suo carattere. Dopo aver citato i libri in cui compare come protagonista, oggi, nella quinta e domani nella sesta finestra del calendario, completiamo il quadro con 12 film in cui appare in un ruolo secondario e raramente come personaggio principale: 
Santa Claus conquista i marziani - 1964
Nel primo,  Santa Claus conquista i marziani - Santa Claus Conquers the Martians del 1964, diretto da Nicholas Webster, la Signora Babbo Natale viene interpretata da Doris Rich.

Babbo Natale sta arrivando - 1970

Nel film d'animazione Babbo Natale sta arrivando in città del 1970, tratto dalla canzone Santa Claus Is Coming To Town, una bella insegnante dai capelli rossi che si chiama Jessica, doppiata da Robie Lester con il mais incantato fa volare le renne e diventa la Signora Babbo Natale sposando Kris Kringle, nel sequel del 1974 è Shirley Booth a doppiarla e nella trasposizione cinematografica del 2006  viene interpretata da Delta Burke.

La notte in cui salvarono il Natale - 1984

La notte in cui salvarono il Natale - The night they saved Christmas del 1984 diretto da Jackie Cooper a interpretare la Signora Babbo Natale è June Lockhart e il suo ruolo è quello di prendersi cura dei bambini che visitano il Polo Nord.

Babbo Natale: Il film - 1985

In Babbo Natale: Il film - Santa Claus: The movie del 1985 diretto da Jeannot Szwarc la Signora Babbo Natale ha un nome, si chiama Anya è interpretata da Judy Cornwell ed ha il merito di aver avuto l'idea di fare i regali ai bambini buoni.

L'incubo prima di Natale - 1993

Nel film di animazione L'incubo prima di Natale - Nightmare Before Christmas del 1993, diretto da Henry Selick, la signora Babbo Natale fa una breve apparizione in cucina mentre è intenta a preparare il cestino e la borraccia per il pranzo di Babbo Natale.

Signora Claus - 1996

In La Signora Claus - Mrs. Santa Claus del 1996, diretto da Terry Hughes, è Angela Lansbury a interpretare la Signora Babbo Natale, si chiama Anna, dirige il laboratorio di Babbo Natale e testa di persona il tragitto che suo marito seguirà la notte di Natale.

A domani

6 dicembre 2024

6 dicembre  Calendario dell'Avvento del Focolare dell'Anima

Sesta finestra del Calendario del Focolare dell'Anima

Babbo Natale 2 - 2002

In Babbo Natale 2 - The Santa Clause 2 del 2002, diretto da Michael Lembeck, la Signora Babbo Natale si chiama Carol Newman è interpretata da Elizabeth Mitchell e inizialmente fa la preside in una scuola, dopo aver sposato Babbo Natale, in Babbo Natale 3 - The Santa Clause 3 del 2006 si dedica al ruolo di moglie di Babbo Natale e aspetta un bambino. 

Fred Claus - 2007

In Fred Claus del 2007, diretto da David Dobkin, si chiama Annette ed è interpretata da Miranda Richardson.

Arthur Christmas - Il Figlio di Babbo Natale - 2011
 
Nel film di animazione Artur Natale - Arthur Christmas del 2011  invece si chiama Margaret è doppiata da Imelda Staunton e fa la moglie efficiente di Malcom-Babbo Natale e la madre di Artur. 

Cronache di Natale 2 - 2020

Nelle Cronache di Natale - The Christmas Chronicles del 2018, diretto da Clay Kaytis è interpretata da Goldie Hawn, fa una piccola apparizione alla fine del film mentre nelle Cronache di Natale 2 - The Christmas Chronicles 2  del 2020, diretto da Chris Columbus, assume il ruolo di strega bianca e pratica la magia popolare.

Uomo Grasso - 2020

In Uomo Grasso - Fatman del 2020, diretto da Ian Nelms e Eshom Nelms, si chiama Ruth è interpretata da Marianne Jean-Baptiste, convince   Babbo Natale ad accettare un contratto di lavoro con il governo per la fabbricazione dei giocattoli e ... uccide un sicario.

Davide e gli elfi - 2021

In Davide e gli elfi - Dawid i Elfy del 2021, diretto da Michal Rogalski, è interpretata da Monika Krzywkowska è una donna alla moda che spinge Babbo Natale a condurre uno stile di vita salutare e parte insieme a lui per aiutare un elfo di nome Albert fuggito dal polo Nord.

Buona continuazione d'Avvento!

La settima finestra verra aperta da Elettra nel suo blog Ad Maiora

domenica 1 dicembre 2024

Lo spillo d'argento della Prima Domenica d'Avvento

L'11 novembre ne Il dì di San Martino abbiamo incominciato a conoscere Nanna, grazie alla scelta del Golky che nel Calendario dell'Avvento 2024 ha voluto inserire la storia di questa mondina novarese immersa nella stagione natalizia, e affinché si potessessero tratteggiare gli episodi salienti della sua vita per la prima volta in 11 anni la finestra dell'uno dicembre si apre su Anima Mundi. 

 Lieta Prima Domenica d'Avvento!

1 dicembre - Calendario dell'Avvento del Focolare dell'Anima

Uno spillo d'argento, il desiderio di possederlo, la prima domenica d'Avvento, uomini, donne, il cuore che batte sentimenti e emozioni, il raduno festivo nella stalla e i tiri mancini spremono dinamiche rivelatrici per Nanna:

" ... La prima domenica di dicembre alla messa cantata, la moglie del salumaio di Trecate, che era una giovane sposa, comparve in chiesa con un magnifico spillo d’argento in filigrana puntato nel velo. Figurava un ramo di gelsomini, ed era montato sopra un gambo a spirale, in modo che tremava ad ogni movimento del capo. Fu una grande agitazione fra le donne. L’angelo che portò al Padre Eterno il resoconto di quella messa, ebbe a riferire una quantità di distrazioni e peccati di desiderio. Il nono comandamento pesò quel giorno sulla coscienza di tutte le donne dai quindici anni ai cinquanta. Tutte avevano desiderato lo spillo della salumaia.
La sera nella stalla, non si parlò d’altro. Pietro non era là. Aveva dovuto partire nel pomeriggio della domenica per giungere la mattina del lunedí a prendere un grosso carico di materiali da fabbrica, da condurre alla chiesa di Galliate, che allora era in costruzione, e piú tardi crollò, prima d’esser finita.
Gaudenzio c’era, l’immancabile. Egli pure aveva osservato lo spillo, ed anche la salumaia, che in quanto a grassezza non aveva nulla da invidiare ai generi del suo commercio. Trovava che quello spillo, tremolante come una gelatina, le stava molto bene.
- Che gioia di marito dev’essere quel salumaio! - esclamò Rosetta. - Se Pietro mi regalasse uno spillo così, lo mangerei a baci.
- Pietro non può fare simili spese, - disse Maddalena.
- Quanto può costare quello spillo? - domandò Gaudenzio.
- Da quindici a venti lire.
- Eh! Un uomo che vuol bene davvero ad una donna non bada a venti ed anche a cinquanta lire per accontentarla.
Gaudenzio sparò questa bomba di generosità guardando fisso Rosetta negli occhi come per dire: - Io sarei capace di spendere cinquanta lire per voi.
Era il suo bisogno di mettere i punti sulle i. E li pose troppo chiari. Nanna capí. Ed anche Lucia, nella sua semplicità, capí che in quello sguardo c’era un commento al discorso.
Ma lei, povera bimba, non pensava che il commento potesse riguardare personalmente Rosetta, che aveva già marito. Uno sguardo d’amore e d’intelligenza rivolto a sua sorella doveva alludere a lei. Gaudenzio le faceva un po’ la corte e faceva la corte a Rosetta perché combinasse un matrimonio fra loro. così aveva inteso onestamente le cose quella testina di sedici anni. Per lei era come se avesse udito Gaudenzio dire a Rosetta:
- Io lo pagherei anche cinquanta lire lo spillo per la vostra sorellina.
Nell’uscire dalla stalla non seppe resistere al bisogno di espansione che è tanto prepotente in quell’età e in quei sentimenti. Ella domandò a Nanna:
- Ce l’ha l’innamorata Gaudenzio?
- Che! Potrebbe non averla? Un bel giovane così! - rispose Nanna acremente.
- E chi è? - tornò a dire con voce insinuante la piccina.
- Oh, io non dico nulla. Si vedrà. Se saranno rose fioriranno - e seguendo il suo pensiero crudele, soggiunse - e colle spine anche.
Ma la ragazza non fece caso di quella parola e continuò ad interrogare come la spingeva la curiosità appassionata:
È della nostra stalla? Dimmi soltanto se è della nostra stalla - Sí. È della nostra stalla. Ed è a lei che porterà il fiore. Oh, s’hanno a vedere di grandi cose qui.
Lucia salí a coricarsi presso la sorella, coll’animo pieno di speranza. Ella aveva interpretato tutto il discorso di Nanna in suo favore. Le ironie non avevano trovato la via nel suo animo sincero, e si teneva certa che la donna amata era lei, e che lei avrebbe lo spillo.
Passarono i primi giorni della settimana. Pietro tornò la sera del lunedí e ripartí il giovedí all’alba. Udí egli pure tutti i parlari delle donne sullo spillo della salumaia. Capí che la sua sposa lo desiderava ed avrebbe voluto dirle: - Io te lo porterò.- Ma ebbe soggezione della mamma, del babbo, della sorella. Gli pareva di udire i commenti che si farebbero alle sue spalle:
- È innamorato come un ciuco della sua donna. Fa tutto quello che piace a lei. Butta i denari dalla finestra per accontentarla.
Egli arrossí a quel pensiero per la sua dignità d’uomo. Avrebbe voluto dare a Rosetta lo spillo, ma segretamente, o in una maniera che giustificasse quella larghezza ... "

In risaia
Marchesa Colombi
...Continua il 12 dicembre


Nel pomeriggio il link del reel sull'accensione della prima candela dell'Avvento

Candela della Prima Domenica d'Avvento

Nel diffusore scorze di clementine

Domani 2 dicembre apriremo la seconda finestra del calendario nel blog Attimi di Graziana

Per seguire la storia di Nanna:


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