sabato 6 dicembre 2025

Babbo Natale alla sorgente di San Nicola

Festa di San Nicola, sesta finestra del Calendario dell'Avvento del Focolare dell'Anima.

6 dicembre Festa di San Nicola - Natale Express 2025

L'emergere della figura di Nicola di Myra nel IV secolo è documentato da fonti agiografiche e liturgiche che consentono di seguire lo sviluppo del suo culto in tempo storico. Nelle prime narrazioni appare la notte come spazio di intervento caritativo, il dono elargito in segreto, la discrezione come cifra morale. Tali elementi configurano un modello di carità cristiana innovativo, caratterizzato dal rifiuto dell'ostentazione a favore di una solidarietà nascosta.
Parallelamente, nel mondo germanico tardoantico e altomedievale, non esiste documentazione scritta relativa ai suoi dèi. La religione germanica rimase infatti esclusivamente orale fino all'età carolingia e oltre. Il dio norreno Odino non entrò nella scrittura che con i poemi scaldici del IX secolo e successivamente, in forma più sistematica, con le Edda islandesi del XIII secolo, redatte da autori cristiani e questo lo rende una costruzione letteraria tardiva e mediata, priva di un'evoluzione documentabile paragonabile a quella del culto di Nicola.
Tra il VI e il IX secolo le Vite di San Nicola approfondiscono gli episodi esemplari del santo: l'aiuto alle tre fanciulle, il dono notturno dei sacchi d'oro, l'azione discreta volta a preservare dignità e onore. Questi racconti agiscono non solo come fondamenti del culto, ma anche come strumenti didattici che assumono una funzione sociale, educativa e morale. Intorno alla figura del vescovo si sviluppano pratiche popolari, come le offerte di cibo per il suo asinello, la distribuzione di dolci ai bambini, la rappresentazione dell'Episcopellus, che si integrano nel calendario liturgico; la notte di San Nicola diviene così un momento rituale legato alla memoria di un personaggio storico.
Nel mondo norreno altomedievale, per contro, non esistono attestazioni che associno Odino a pratiche di dono rivolte ai bambini o a festività invernali. Le fonti medievali presentano il dio come viandante sapienziale, dio della guerra, maestro delle rune e detentore di conoscenze iniziatiche, conquista e trasmette ai mortali saperi preziosi; sacrifica il proprio occhio per accedere alla sapienza di Mímir, ruba l'idromele della poesia per donarlo agli uomini, ottiene la conoscenza delle rune attraverso un duro sacrificio e la rivela ai viventi, accoglie nel Valhalla i guerrieri caduti meritevoli. Ma questi doni che elargisce hanno una palese natura simbolica e iniziatica, non materiale né festiva. Sleipnir, il suo cavallo a otto zampe, appartiene a una dimensione mitologica lontana da ogni dinamica di beneficenza o ludicità infantile.

San Nicola di Myra

Quando, tra il XVI e il XVII secolo, nei Paesi Bassi la figura di San Nicola assume la forma del Sinterklaas itinerante, Odino è ormai confinato alle tradizioni erudite e al folklore marginale. La tradizione nicolaiana, giunta nel Nuovo Mondo, subisce ulteriori trasformazioni, la sua presenza nella stagione natalizia prevede ora un doppio nome, la slitta, le renne, la dimora al Polo Nord; è un adattamento all'immaginario della cultura americana. Tutti questi elementi si sviluppano all'interno del quadro cristiano-europeo e non evocano influssi pagani.

San Nicola - Babbo Natale

Nel contesto romantico del XIX secolo si diffonde la tendenza a reinterpretare il folklore europeo. Jacob Grimm, nel Deutsche Mythologie del 1835, in modo sistematico, associa la Caccia Selvaggia a Wodan/Odino, ma senza alcun riferimento a doni o a festività infantili.

"Wodan guida la Caccia Selvaggia nelle notti, accompagnato da spiriti e anime dei morti."

Le opere di Mannhardt e Simrock proseguono su questo filone, rilevando eventuali tracce di antiche divinità nelle figure rituali dell'Europa germanica; ma quando Simrock menziona tradizioni in cui Wodan lascerebbe offerte davanti alle case, egli stesso riconosce che si tratta di folklore post-cristiano, non di religione germanica precristiana. Adalbert Kuhn, dal canto suo, ribadisce che i "doni" di Wodan consistono in abilità poetiche e conoscenze magiche.
Queste interpretazioni ottocentesche, più speculative che documentarie, hanno plasmato nel XX e XXI secolo la popolare idea di una presunta derivazione di Babbo Natale da Odino. Sul piano storico-filologico tale derivazione non trova riscontro, è semplicemente una retroproiezione romantica sulle tradizioni natalizie moderne che invece hanno una solida radice cristiana.
A ciò si aggiunge la teoria, anch'essa novecentesca, di un'origine sciamanica di Santa Claus, popolarizzata dalle speculazioni degli anni Settanta e Ottanta e sintetizzata criticamente da Ronald Hutton. 

"... Nel 1980 un giovane accademico, Rogan Taylor, avviò una nuova serie di speculazioni sulla figura di Santa Claus suggerendo che le sue caratteristiche derivassero in ultima analisi dallo sciamanesimo siberiano: vola nell'aria come uno sciamano, le sue renne ricordano gli spiriti delle renne delle tribù siberiane, le sue vesti sono rosse e bianche come i funghi allucinogeni Amanita muscaria che gli sciamani consumavano per entrare in trance, e scende dai camini come i siberiani che entravano e uscivano dalle abitazioni attraverso il foro del fumo. Egli ammise che 'non si potrà mai stabilire un legame certo tra il Santa Claus di Moore e lo sciamanesimo siberiano', ma ritenne 'più che appropriato che uno sciamano dirigesse il nostro intrattenimento natalizio'. L'ingegnosità della proposta gli valse una meritata popolarità, sebbene quasi esclusivamente al di fuori dell'ambito accademico ..." 

The station of the sun
Ronals Hutton
Liberamente tradotto da Me Medesima

Gli studi antropologici mostrano che gli sciamani siberiani non viaggiavano in slitta, non indossavano abiti rossi e bianchi, non assumevano abitualmente Amanita muscaria per il viaggio estatico, non portavano doni materiali, né interagivano fisicamente con le abitazioni durante le trance. Inoltre, non esiste evidenza che la cultura americana del primo Ottocento fosse a conoscenza del simbolismo siberiano.

" ... Allo stato attuale, l'immagine tradizionale olandese del San Nicola in abito rosso e barba, che vola nella notte invernale sul suo cavallo grigio con un sacco di doni e entra magicamente nelle case per riempire le calze dei bambini, si adatta molto meglio al moderno Santa Claus rispetto allo sciamano siberiano, vestito con un caftano di pelle animale ornato di immagini metalliche, che suona il tamburo e danza in trance per affrontare i nemici spirituali della tribù ..."

The station of the sun
Ronals Hutton
Liberamente tradotto da Me Medesima

Né Odino, né lo sciamanesimo siberiano offrono un fondamento storico plausibile per l'origine di Babbo Natale; la tradizione olandese di San Nicola, il modello letterario di Washington Irving e di Clement Clarke Moore rimangono le fonti storicamente fondate del suo sviluppo.
Per dimostrare un nesso culturale servono continuità temporale, trasmissione documentata, compatibilità semantica. La tesi "Babbo Natale = Odino" non ne soddisfa nessuna. In antropologia, le somiglianze quali vecchio saggio dalla barba lunga, viaggi celesti, animali straordinari, doni, si spiegano come archetipi universali e non come derivazioni. Babbo Natale e Odino possono anche condividere archetipi, ma hanno genealogie e funzioni diverse.

La festa di San Nicola - Babbo Natale

Quindi invece di rompere i …..... alla mia gente, perché non celebrate Odino con le sue caratteristiche originarie senza cercare di impossessarvi delle tradizioni cristiane? Forse è poco funzionale alla popolarità e volete partecipare alla festa senza nominare Gesù Cristo? Voi, che mirate a dissolvere la cultura cristiana che ci appartiene, siete convinti di essere furbi e festeggiate quando create danni, ma c’è chi è ben più furbo di voi e agisce sotto la soglia di percezione, si insinua in silenzio nel nostro tessuto sociale per sostituirlo, siate fieri perché gli state offrendo la mano senza trarne alcun beneficio; beata generosità!

Lieta festa di San Nicola/BabboNatale!

La settima finestra del Calendario dell'Avvento  la aprirà Elettra su Ad Maiora

4 commenti:

  1. Ho contato i puntini😊😊😍😍Buona Festa Sciarada! SEGUGIO

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  2. Hanno fatto i conti senza l'oste. Buona festa di San Nicola a tutti! Segugia

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  3. Grazie Sciarada, quest'anno mi sono dimenticata e persa questa bella iniziativa. Vi seguo qua e là e auguro a te e a tutti i partecipanti di questo speciale Calendario una buona continuazione di Avvento e buon San Nicola a tutti coloro che portano questo nome.
    sinforosa

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