venerdì 15 dicembre 2023

Un dono per l'umanità

Quindicesima finestra del Calendario dell'Avvento del Focolare dell'Anima

15 dicembre - Calendario dell'Avvento del Focolare dell'Anima

Con la nascita della televisione in un'Italia che nasce cristiana e fonda e costruisce le sue tradizioni con il cristianesimo, piaccia o meno ai mistificatori fomentatori che vogliono rodersi il fegato, il fulcro dei festeggiamenti natalizi per chi non possiede ancora un televisore è il bar che offre la visione delle trasmissioni dedicate al Natale e agli auguri.
Nel 1956 in " Buon Natale ovunque tu sia", programma condotto da Emma Danieli e mandato in onda da un giovane cine-operatore che si chiama Ugo Gregoretti, al nostro Mario Soldati da Di Giacomo viene posta una domanda sul dono, oggetto, che come abbiamo visto l'anno scorso, è legato a doppio filo con l'ospitalità e gli auguri.

Mario Soldati - Buon Natale ovunque tu sia

Mario Soldati - Buon Natale ovunque tu sia

Mario Soldati e Di Giacomo - Buon Natale ovunque tu sia

Mario Soldati e Di Giacomo - Buon Natale ovunque tu sia

Di Giacomo - " Se lei avesse la possibilità di compiere una buona azione nei confronti di tutta quanta l'umanità, quale sarebbe il suo dono in questa notte di Natale?
Mario Soldati - Le confesso che è una domanda che mi confonde un pochettino, sì, io capisco benissimo ogni tanto si fanno di queste domande diciamo così fantastiche e quindi a una domanda fantastica si può anche dare una risposta altrettanto fantastica, ma vede qui stiamo toccando un tasto un poco delicato, ci riesce così difficile di fare del bene, di fare delle buone azioni, anche nell'ambito delle persone che ci sono vicine, insomma è così difficile anche fare soltanto il proprio dovere e lei mi chiede addirittura di fare una buona azione, di fare... di immaginare di fare una buona azione nei confronti di tutta l'umanità, beh, sa, è una parola... bisognerebbe essere un santo e neppure un santo, perché anche un santo per quanto grande agisce sempre nel cerchio di una parte dell'umanità, non di tutta l'umanità, bisognerebbe essere Gesù Cristo.
Di Giacomo - Ma per esempio, non so, i grandi inventori, non so, gli scopritori di nuovi farmaci?
Mario Soldati - Sì ho capito, lei pensa a Fleming, alla penicellina per esempio sì, la capisco, anche in questo caso, lei capisce non è sufficiente perché fortunatamente mica tutti in qualunque momento hanno bisogno della penicellina, ci sono tanti altri guai, tanti altri malanni, tanti desideri al mondo, no guardi, adesso che ci penso, nessuno, non soltanto io, nessuno potrebbe veramente dare una risposta a questa sua domanda, una risposta che non fosse sbagliata, guardi gliene do la prova: pensiamo a uno dei bisogni più vasti, più generali dell'umanità pensiamo al bisogno di lavorare, supponiamo che io le risponda così - quale sarebbe il dono nella notte di Natale a tutta l'umanità? - Supponiamo che io le risponda così: il dono è la possibilità per tutti di lavorare, ebbene, caro Di Giacomo facciamo una prova, signorina mi faccia un favore, guardi componga un numero al telefono...


Signorina - Ma che numero debbo fare, un numero che conosco?
Mario Soldati - Ma no, un numero che conosco, no signorina, un numero qualunque, un numero così a caso, faccia sei cifre a caso con dito indice, e lì, è proprio qui l'esperimento. Senta Di Giacomo questo è un citofono, guardi, non si potrebbe innestare sul telefono, così almeno tutti potrebbero sentire.

Signorina - Buon Natale ovunque tu sia

Signorina - Buon Natale ovunque tu sia

Signorina e Mario Soldati  - Buon Natale ovunque tu sia

Signorina e Mario Soldati - Buon Natale ovunque tu sia

Mario Soldati 
- Pronto! Qui parla la televisione, senta...
Cuoco - Guardi che lei sbaglia, lei parla con le cucine.
Mario Soldati - Non importa guardi, mi ascolti bene...
Cuoco - non guardi non è il momento - Alba Nera per i due filetti -
Mario Soldati - Sia così cortese da ascoltarmi, guardi si tratta di un secondo, noi stiamo facendo qui una piccola inchiesta, lei dovrebbe essere così cortese da dirmi che cosa ne penserebbe come dono di Natale della possibilità di lavorare?
Cuoco - Senti Gigi se ti va di scherzare ti giuro che questo non è il momento, pensa che ho un pranzo di 100 coperti e in questo momento è venuto il maître a dirmi che sono 150, senti, ci sentiamo domani, se sarò ancora vivo.
Mario Soldati - Evidentemente si tratta di un cuoco, del cuoco di qualche grande albergo e ha creduto che io fossi un amico che gli fa uno scherzo.

Signorina e Di Giacomo - Buon Natale ovunque tu sia

Di Giacomo - Ora vorrei provare io a fare una telefonata.
Mario Soldati - Va bene ,speriamo che sia più fortunato.
Di Giacomo - Pronto, pronto qui parla la televisione.
Infermiera - Che ha detto?
Di Giacomo - Parla la televisione, buonasera, scusi se disturbiamo a quest'ora, stiamo facendo una piccola inchiesta telefonica.
Infermiera - Qui veramente...
Di Giacomo - Guardi, è questione soltanto di pochi secondi si tratta di rispondere a una domanda e cioè che cosa ne direbbe lei se questa notte come dono di Natale le venisse offerta la possibilità di lavorare
non saprei cosa dirle signore, scusi se parlo piano c'è della gente che riposa qua vicino.
No parli pure come vuole perché qui si sente benissimo... allora...
Infermiera - Veramente io il lavoro ce l'ho.
Mario Soldati - Le chieda così se è contenta del proprio lavoro.
Di Giacomo - Forse non è contenta lei del suo lavoro
Infermiera - Cosa vuole sono tanti anni, ormai ci sono abituata forse se potessi ricominciare, chiederei di fare un'altra cosa.
Di Giacomo - Allora non è contenta?
Infermiera - Ma no, no perché? Sono contentissima, penso che c'è tanta gente che sta peggio di me, semplicemente, cosa vuole, sarebbe troppo lungo spiegarle... e scusi devo interrompere, mi chiamano, buona sera.
Di Giacomo - Scusi il disturbo.
Infermiera - Buon Natale.
Di Giacomo - Scusi, buona notte e buon Natale.
Mario Soldati - Cosa ne pensa lei?
Di Giacomo - Probabilmente parlava da una clinica, però scusi Soldati ho l'impressione che stiamo andando un po' fuori strada con questa inchiestina telefonica, perché, perché proprio quelli che hanno più bisogno di lavorare, io penso che siano anche coloro che non hanno il telefono.

La piccola inchiesta continua nel bar della RAI e al rientro in studio Mario Soldati ha battuto a macchina la sua risposta e la legge:

Mario Soldati - Dunque, la domanda che lei mi ha fatto - un dono per tutta l'umanità? - è una domanda sbagliata, è una domanda sbagliata perché prende l'umanità come un'astrazione, come una massa omogenea, una somma di quantità uguali tutte l'une all'altro, mentre l'umanità è proprio il contrario, l'umanità è tanti individui tutti diversi l'uno dall'altro, diversissimi e che hanno quindi bisogno ciascuno di un dono diverso dall'altro, beh! Non c'è dubbio che la possibilità di lavorare è uno dei bisogni più comuni dell'umanità, ma abbiamo visto anche nel nostro piccolo esperimento che questo dono non sarebbe sufficiente, bisognerebbe augurare a ciascuno il lavoro che più gli piace, quel lavoro, e non un altro e a qualcuno persino la possibilità di non lavorare, ma vedete anche qui bisognerebbe subito precisare, non lavorare va bene, ma, ma, ma vivere come? Contentandosi di poco oppure no, ci sarebbero infatti mille sfumature in questo desiderio di ozio, una per ciascuno e guardi che si tratterebbe soltanto di una piccola minoranza, ma potessimo fare un'inchiesta colossale, nella maggioranza dell'umanità, tutti quelli che son ben contenti di lavorare, noi vedremmo senza dubbio che ciascuno accompagnerebbe la richiesta da un desiderio, un desiderio più o meno apertamente confessato di qualche cosa di particolare, di individuale riferibile soltanto a lui e a nessun altro forse esiste qualche altro grande motivo ancora più universale del lavoro, forse l'amore, ecco forse avremmo potuto dire, offriamo come dono di Natale il dono dell'amore, pensiamo un momento: è facile immaginarsi un'altra serie di telefonate come quelle che abbiamo fatto e fingendo questa volta di offrire invece del dono del lavoro, quello dell'amore. Signorina crede lei che avremmo delle risposte molto diverse?
Signorina - Non credo.
Mario Soldati - Quante persone risponderebbero che di amore ne hanno anche troppo, altri che lo vorrebbero in un modo e non in un altro, altri invece che non lo vorrebbero neppure, non lo vorrebbero affatto, qualche persona, lascio immaginare, qualche persona prenderebbe la nostra telefonata addirittura come uno scherzo di cattivo gusto, una beffa atroce, ci sarebbe forse sì un dono uguale per tutti, il dono di non aver più desideri, il dono dell'assoluta saggezza, allora saremmo tutti eguali, ma sarebbe come rinunciare alla vita, perché la vita è fatta di questi impulsi, è fatta di questi desideri, e sono appunto questi desideri che ci distinguono uno per uno, in individui tutti diversissimi l'uno dall'altro, dunque, dunque non esiste un dono per tutti, esiste un dono particolare per ciascuno e ogni uomo nel suo segreto sa benissimo quale sarebbe questo dono ed è questo, proprio questo dono e nessun altro che vorremmo nella notte di Natale poter fare a ciascuno.
Tanti auguri ! "

Buon Natale ovunque tu sia - Il dono -  Natale 1956


La sedicesima finestra verrà aperta domani da Sari nel suo ennecomenatale 

Mario Soldati e la Signorina - Buon Natale ovunque tu sia

6 commenti:

  1. Simpaticissimo dialogo , che ci riporta ai tempi andati, quando la tele era quasi un lusso !! Certo un dono uguale per tutti non c'è e, allora, auguriamo che ciascuno possa avere proprio quel dono che custodisce, segreto, nel cuore ! Buona giornata.

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  2. Concordo con Mirtillo: al tempo la rete era un lusso. Eppure sento questo dialogo e questa inchiesta molto attuale. Inseguire sempre i propri sogni è davvero un augurio che può andar bene per tutti. Il pensiero mio, Sorella, grazie a questo post, vola lontano, a quando per la prima volta vidi la televisione. Era un pomeriggio ed era la tv dei ragazzi in bianco e nero, che emozione e che ricordi. Andrei fuori tema. Mi fermo qui. Grazie e buon cammino di Avvento a voi tutti.

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  3. Ecco. Più chiaro di così. Doni sì ma più che altro desideri e poter vivere la propria vita nel migliore dei modi. Diversi per ognuno.
    Un bellissimo post ci hai regalato. Grazie di cuore Sciarada! Buona continuazione di Avvento.

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  4. Considero un dono,un bel dono,questo raccopnto chei hai condiviso:ci riporta in un altro tempo,forse anche un'altra umanità,ma per molti versi ancora attuale e ripetibile,se solo non ci sentissimo così tecnologici da considerare tutto vecchio e superato..Che ci sia sempre un sogno per ognuno di noi,un desiderio da coltivare,una speranza in qualcosa che può avverarsi.

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  5. Le prime trasmissioni televisive non avevano grandi effetti speciali come quelli di oggi, eppure la magia era più stupefacente.

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  6. Abbiamo perso la genuinità di quei tempi, sarebbe un dono recuperarla.

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