Il 30 gennaio è il secondo di quei Tre Giorni della Merla intorno ai quali si sono sviluppate tante leggende e a tal proposito Giovanni Agnelli nel 1894 ci dice che:
La favola della merla non sarebbe però, come vorrebbe lo Scartazzini, di dubbia esistenza, od una mera presunzione, essendo comunissima nella Lombardia. Nel milanese e nei territori finitimi il racconto della favola varia alquanto nella forma, nella sostanza però viene più o meno collimandosi trattasi di un atto di folle ed empia superbia. Al tempo in cui parlavano e bestie e piante e mesi, la merla, vedendo allungarsi i giorni e diminuire alquanto l'intensità del freddo, contenta di vedere fuori di pericolo i suoi merlotti, uscì cantando dal suo nascondiglio, e disse al mese di gennajo, il più rigido dell'anno: Adesso non ho più paura di te. Ma gennajo, adirato contro l'insolente, decise di farla pentire della sciocca proposizione, e quasi che non bastassero i due giorni che ancora gli rimanevano giacché si era ai 28 del mese, se ne fece imprestare uno da febbrajo, che rimase con 28 giorni, e così in questi tre giorni fece un freddo tanto crudo che la merla, per salvarsi, dovette rifugiarsi nei fumaiuoli, dai quali uscì nera. A proposito di questo imprestito fatto da febbrajo, che non ebbe mai più la relativa restituzione, si conserva ancora un dialoghetto vernacolo che in certi luoghi fa parte della Canzone della merla, di cui terrò parola in seguito esso si rammenta ogni anno dai crocchi, nelle sale, ai focolari, e nelle stalle; suona come segue:
Merla: Più non te temi , giannè
adess che i me merli i' ho levè.
Gennajo: Ah si ? Du gh'i' ho
vun l'imprestarò
bianca te se'
negra te farò.
Merla: Più non ti temo, o gennajo
ora che i miei merli li ho allevati.
Gennajo: Ah si? Due li ho
uno me lo farò imprestare,
bianca sei,
nera ti farò.
Per ulteriori informazioni:
Favole e tradizioni sempre belle e curiose
RispondiEliminaUn caro saluto
Anche dalle mie parti è arrivata la versione di Giovanni Agnelli ma sono tutte belle le leggende che spiegano l'inspiegabile.
RispondiEliminaCiao
I cambiamenti climatici uccidono uomini e tradizioni
RispondiEliminaChi ffa li conti senza l'oste, li rifà ddu' vorte.
RispondiEliminaDai, la merla bianca si confondeva con la colomba, meglio nera.
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