venerdì 17 gennaio 2025

L'ignis sacer e il maialino

Sant'Antonio Abate, come abbiamo visto in Vita Antonii, muore il 17 gennaio del 356 nel deserto della tebaide e viene seppellito in un luogo segreto che torna alla luce solo nella seconda meta del VI secolo, 561 circa, con la traslazione delle relique ad Alessandria d'Egitto; nel 670 circa, a causa dell'invasione araba, vengono trasferite a Costantinopoli e nell'XI secolo raggiungono il villaggio di La Motte aux Bois in Francia con Jaucelin di Châteauneuf, identificato come nipote di Gugliemo familiare di Carlo Magno, che durante un pellegrinaggio in Terra Santa le riceve in dono dall'imperatore Costantino IV. Le reliquie del santo vengono inizialmente interrate e tali rimangono fino al 1070, anno in cui il discendente di Jaucelin Ghigo di Didier Ghigodi per custodirle fa costruire una chiesa, che da al villaggio il nuovo nome di Saint Antoine Abbaye, diviene luogo di devozione e pellegrinaggio e dal 1083 "casa" di un gruppo del priorato benedettino di Montmajour.
Nel 1095 Gastone de Valloire riceve la grazia chiesta a sant'Antonio Abate per la guarigione del figlio dall'ergotismo, oggi sappiamo esser causato dall'ingestione di farine contaminate dalla Claviceps purpurea, e fonda la prima comunità di ospedalieri di Sant'Antonio Abate che nel 1297 con la bolla di Bonifacio VIII diventa Ordine dei canonici regolari di Vienne seguace della regola di sant'Agostino.
I Cavalieri Ospedalieri di Sant'Antonio Abate, che andranno a spargere i loro centri curativi lungo la via Francigena e si diffonderanno in Europa, per alleviare con il grasso l'ignis sacer, il fuoco sacro o ardente causato dal'ergostismo e dall'herpes zoster, ebbero il permesso di allevare a spese della comunità dei maiali che con un campanello legato al collo, per distinguerli dagli altri, circolavano liberamente nelle strade ed è così che il maiale entra a far parte dell'iconografia del santo, l'ignis sacer prende il nome di fuoco di sant'Antonio e li ritroviamo insieme nelle leggende che lo riguardano.

Sant'Antonio Abate - Miniatura del 1555 dal Libro delle Ore collezione Lescalopie - Biblioteca di Amiens

Sant'Antonio Abate
Miniatura del 1555 
Libro delle Ore collezione Lescalopie 
Biblioteca di Amiens

Lieta Festa di Sant'Antonio Abate!

2 commenti:

  1. Interessante questa storia.
    Non conoscevo il motivo del maiale presente nell' iconografia.
    Grazie mille per la spiegazione

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  2. Anch'io non sapevo perché Sant'Antonio fosse raffigurato con un maiale , ora è chiaro! Saluti.

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