mercoledì 25 luglio 2018

Valdrada, la città riflessa

Valdrada la città riflessa è la prima delle città e gli occhi, è legata dunque indissolubilmente all'immagine, all'apparire consono che si spinge in ogni suo angolo per proiettarne all'esterno anche gli aspetti più intimi, sorge sulle rive di un lago in cui si specchia e trova il suo doppio speculare, i suoi abitanti assumono un atteggiamento guardingo e inquietante che li incatena al controllo, la spontaneità non può lasciarsi andare, si irrigidisce e viene mortificata dalla consapevolezza di essere su un palcoscenico dove la manifestazione delle emozioni si deve educare per lasciar spazio alla " dignità speciale " di quel riflesso che vive nell'acqua con la sua instabilità, che nulla nasconde, che predomina, che diventa asimmetrico ed erige una valenza paradossale, che sottoposta al giudizio di chi osserva, confonde e muta l'originale cogliendone l'esatto contrario. Valdrada si contiene e nell'essere innaturale traccia la sua natura necessaria che ignora i bisogni di chi la abita; c'è da chiedersi se ne senta il peso; lei si impone un modus vivendi per rispondere all'altra sé che nel bene o nel male, nel positivo o nel negativo la dipinge sottosopra, le due si scrutano, non si riconoscono l'una nell'altra e non si amano.


Sciarada Sciaranti


Gli antichi costruirono Valdrada sulle rive d’un lago con case tutte verande una sopra l’altra e vie alte che affacciano sull’acqua i parapetti a balaustra. Così il viaggiatore vede arrivando due città: una diritta sopra il lago e una riflessa capovolta.
Non esiste o avviene cosa nell’una Valdrada che l’altra Valdrada non ripeta, perché la città fu costruita in modo che ogni suo punto fosse riflesso dal suo specchio, e la Valdrada giù nell’acqua contiene non solo tutte le scanalature e gli sbalzi delle facciate che s’elevano sopra il lago ma anche l’interno delle stanze con i soffitti e i pavimenti, la prospettiva dei corridoi, gli specchi degli armadi.
Gli abitanti di Valdrada sanno che tutti i loro atti sono insieme quell’atto e la sua immagine speculare, cui appartiene la speciale dignità delle immagini, e questa loro coscienza vieta di abbandonarsi per un solo istante al caso e all’oblio.
Anche quando gli amanti danno volta ai corpi nudi pelle contro pelle cercando come mettersi per prendere l’uno dall’altro più piacere, anche quando gli assassini spingono il coltello nelle vene nere del collo e più sangue grumoso trabocca più affondano la lama che scivola tra i tendini, non è tanto il loro accoppiarsi o trucidarsi che importa quanto l’accoppiarsi o trucidarsi delle loro immagini limpide e fredde nello specchio.
Lo specchio ora accresce il valore delle cose, ora lo nega. Non tutto quel che sembra valere sopra lo specchio resiste se specchiato. Le due città gemelle non sono uguali, perché nulla di ciò che esiste o avviene a Valdrada è simmetrico: a ogni viso e gesto rispondono dallo specchio un viso o gesto inverso punto per punto.
Le due Valdrade vivono l’una per l’altra, guardandosi negli occhi di continuo, ma non si amano.

Le città invisibili
Italo Calvino

6 commenti:

  1. "Vivono l'una per l'altra ma non si amano". Quanti tipi di Valdrada esistono? Ne ho due anch'io? E' possibile renderle ausiliarie l'una all'altra? Quante domande...
    Bel post.
    Ciao Patricia.

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    1. Tante sono le persone e altrettanto i tipi di Valdrada possibili; ausiliari solo se capaci di accogliere le zone d'ombra l'una dell'altra; il bello de Le città invisibili di Calvino sta nell'infinita mole di interpretazioni che offre per infiniti spunti di riflessione.
      Grazie Sari!

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  2. la valdrada che conosco io non vive per quella che si specchia nel cielo della sua anima. sa bene che si tratta di un sogno riflessivo. tuttavia è disposta ad assecondarlo. perché conosce la sua forza generatrice, la capacità di rendersi autonomo.
    buon giorno

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    1. Mi piace la valenza positiva e la consapevolezza della tua Valdrada che, in quanto legata a doppio filo all'immagine, può trasmettere allo spettatore esterno l'intuizione della differenza tra lei e la funzionalità del sogno riflessivo.
      Grazie Antonypoe per averci offerto un'ulteriore lettura, buona giornata a te.

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