martedì 5 dicembre 2017

Piazza Major di Lima

Se il mondo si guarda con gli occhi del cuore acquista un aspetto che è precluso a chi lo osserva con distacco e così con una prospettiva sentimentale Lima la città triste osservata da Hermann Melville e da me può diventare per alcuni la Perla del Pacifico e per altri ancora un gioiellino timido:

" Lima 5 dicembre 1904

Stimato amico
Lei mi chiede com'è Lima. A cosa assomigli questa mia cara città, che alcuni chiamano la Perla del Pacifico, o Città dei Re o Città Tre Volte Coronata, in onore a qualche storia antica che non ricordo. Mi chiede di parlarle di tutto ciò e a me viene in mente che il modo migliore per farlo sia immaginare che lei sia qui con me. O, meglio ancora: immaginare che siamo entrambi in cima al campanile della cattedrale. Dall'alto potrei indicarle man mano ciascuno degli angoli della mia città, le sue bellezze...
O meglio ancora: non mi ha detto che era appassionato di pittura? Immagini, allora, che io le dia le istruzioni per dipingere un paesaggio.
Questa splendida  vista del cielo di Lima, sempre caliginoso, cangiante, così propizio alle invenzioni e alle fantasie... Immagini, se lo desidera, che questo quadro lo dipingiamo insieme. E che, come tutte le tele in questo mio modo di dipingerlo, di aggiungere colori e strutture, ci sia qualcosa del ritratto che rappresenta me.
S'immagini per prima cosa un reticolato di strade e case  così perfetto che può tracciarle con squadre e quartabuono. Lo vede? Da lontano sembra la struttura di un alveare o l'intreccio di una grata. Basta però aguzzare un po' lo sguardo e a quel punto tutta la sua geometria si risolve in vita, in tetti e tende , in balconi istoriati, gli archi del municipio, la piazzetta di Dos de Mayo , il corso  del fiume Rìmac che si getta nell'oceano. Tutto ciò che scorge lì, ai suoi piedi, è la mia amata Lima. I suoi confini comprendono  come vede, una buona porzione di colline  e dintorni gialli. Un giallo dorato  e bellissimo che lei, caro amico, dovrebbe cerare con molto impegno sulla sua tavolozza ; perché non è quel giallo di malinconia e morte che domina le sue poesie, ma un giallo di vita, della tonalità del fuoco. Del colore del sole  che i nostri antenati inca adoravano tanto tempo fa.
Qui tutto, persino i colori, significano un'altra cosa.
Il mare? Non lo dipinga troppo vicino, per favore. Lo allontani ancora di qualche centimetro sulla tela, vale a dire due leghe abbondanti. La chiamano la Perla del Pacifico, è vero, ma è un nome ingannevole,  perché Lima è piuttosto un gioiellino timido, una gemma che si discosta un tantino dall'oceano senza azzardarsi a perderlo mai di vista, come se a un tempo temesse e desiderasse le sue acque. Lo dipinga d'azzurro, ma di un azzurro che, mi figuro, non sarà a sua volta l'azzurro dei mari di Spagna. E collochi, in lontananza, un porto, lo chiami il Callao e sparpagli nelle sue darsene qualche transatlantico; sauri enormi coperti di vapore e ferraglia, ma in certo senso belli perché a ben vedere sono loro che porteranno questa lettera a destinazione...
Più in là , in qualche punto dell'orizzonte , c'è casa mia, una delle molte ville di Miraflores. E forse è meglio così, che lei non possa vederla. Le ho detto che il modo in cui si guarda una città rappresenta l'anima di una persona: ma è altrettanto vero che una casa ha lo spirito di coloro che la abitano. E io mi sento così lontana dalle sue pareti...!
... Io per le mie passeggiate bramo una Lima diversa e sconosciuta. Perché, per continuare a dipingere il suo quadro, deve sapere,  mio caro Juan  Ramón che in alcuni margini della tela quel reticolato rigoroso del quale le ho parlato all'improvviso si confonde, si tortura, si riempe di incidenti, di sinuosità, di apprezzamenti, di sussulti. Sono i quartieri umili, e a me piace così tanto passeggiarci, camminare per quei vicoli sterrati dove nessuno deve dimostrare niente. Dove le persone si gridano le loro cose con parole semplici e vere e ci si può  fermare a osservare un tramonto o un fiore che cresce tra i mattoni senza essere disturbate. La mia anima assomiglia più a quei viottoli che non finiscono da nessuna parte;  a quei terreni pittoreschi da cui torno con l'orlo  dei vestiti sporco di polvere e la soddisfazione di aver vissuto qualcosa di reale, qualcosa di bello...
Guardi che segreti strani le confesso amico mio...!  "

Il cielo sopra Lima
Juan Gomez Barcena
Traduzione - Budetta E.


Lima nasce a Piazza Major nel gennaio del 1535, è qui infatti che viene posta la prima pietra per l'edificazione della città. Questa piazza è stata teatro delle vicissitudini della storia coloniale e repubblicana di cui anche l'aria è impregnata, ha ospitato il mercato, l'arena per le corride e la forca per le impiccagioni ed è circondata da imponenti costruzioni storiche.


Al suo centro si trova la fontana che nel settembre del 1651 prese il posto della precedente edificata nel 1578 dal viceré Francisco de Toledo per coprire il vuoto lasciato dal suo precedessore Diego Lòpez y Velasco che aveva spostato il patibolo lungo le rive del fiume. In cima vi era una palla che sosteneva una figura con uno scudo su cui era inciso il sigillo di Lima. La scultura venne sostituita nella nuova versione dall'attuale angelo con la tromba.


Sul lato occidentale si incontra il Palazzo del Municipio la cui costruzione viene completata nel 1944.


Su quello meridionale si incontra il Club di l'Unione.


e sul lato settentrionale il Palazzo del Governo completato nel 1938, residenza del Presidente.


Sul lato orientale il Palazzo Arzobispal in stile neo coloniale - accademico, sede dell'Arcivescovato completato nel 1922, all'interno si trova il museo religioso con quadri e mobili del XVI, XVII, XVIII secolo.


Segue la chiesa del Sagrario e la cattedrale intitolata a San Giovanni Apostolo e Evangelista inaugurata per la prima volta l'undici marzo del 1540 dal fondatore della città Francisco Pizarro e dedicata alla Gloriosísima Asunción de Nuestra Señora.  La chiesa divenne cattedrale nel 1541 con Papa Paolo III e la costituzione della diocesi promossa poi ad arcidiocesi nel 1546. Fu distrutta nel terremoto del 1609, in quello del 1746 e fu riedificata più volte assumendo un aspetto che contempla diversi stili architettonici, nel 1797 furono aggiunti i due campanili gemelli. Nel 1921 le fu conferito il titolo di " Basilica Minore ".


Ha tre portali in stile plateresco, quello centrale è detto Portada del Perdón ed è circondato dalle statue degli apostoli e del Sacro Cuore.


Nell'interno a tre navate è conservata la statua della " Nostra Signora dell'Evangelizzazione "  a cui nel 1988 Giovanni Paolo II dona la " Rosa d'Oro ", un rito della tradizione compreso nella liturgia stazionale romana con lo scopo simbolico di portare il profumo di Cristo al mondo. 


Cappella di Francisco Pizarro


Epigrafe commemorativa del monumento funerario di Pizarro


Stemma di Francisco Pizarro


Altare su un lato della cappella di Pizarro

A Piazza Major, chiamata anche Piazza delle Armi in riferimento alle esercitazioni dei militari che avvenivano in questo luogo, nel 1821 fu dichiarata da Josè de San Martin l'indipendenza del Perù, nel 1855 il presidente Ramon Castilla inaugurò il primo sistema di illuminazione e vennero assemblati i primi giardini.


Per chi non avesse visto il plenilunio del 3 dicembre scorso con la Superluna al perigeo.



7 commenti:

  1. Cara Sciarada, un grazie infinite di questo grandioso post, io purtroppo non mai visitato Lima, ma ne ho sentito parlare.
    Ora tu mi ai chiarito le idee di questa grande e storica città!!!
    Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  2. Bellissimo servizio dedicato alla città di Lima !! Io non l'ho mai vista, è una città ricca di storia e tesori artistici. Un saluto

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  3. Vuoi dire che Lima porta il peso del dolore che ha inflitto? Hai preso una navicella spaziale per fotografare il plenilunio? Mi inchino davanti a cotanta bellezza. E la Patri latita.

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  4. Bellissimi i palazzi, mortificati un pochettino dalla cappa che ingrigisce la vivacità dei colori!!!
    Luna incantatriceeeeeeeeeeeeee!!!

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  5. Roma è la meglio Sciarà.

    Patrizia

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  6. Ottime foto complimenti, poi la luna è stupenda..di piu.
    Maurizio

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