domenica 27 luglio 2014

Abuso

Abuso - Abate Cesare Orlandi

Abuso - Abate Cesare Orlandi

N.B. Dal commento delle amiche Ambra e Claudia mi sembra di capire che le digressioni poetiche rendano più complicata la lettura e la comprensione del testo, inizialmente provate a saltarle lasciandovi guidare dal colore della scrittura e anche dall'immagine che è il fulcro del post, forse risulterà più semplice, se così non fosse vi invito a dirmelo in modo che possa riformulare il tutto. Grazie ragazze! 

L'allegoria dell'Abuso nasce dal pessimo uso che gli uomini fanno dell'anima, del corpo e della fortuna concessegli dal Supremo Creatore; ha un abito a liste di svariati colori che indicano l'innumerevole varietà dei suoi crimini e il suo aspetto è deformato dall'empietà del suo agire; con un ghigno sorridente, senza riflettere e indolente, guarda il tempo che fugge e non torna più: 

" E pur le stolide* Alme* mal nate 
Ritrosa, o pigra tutte trapassano 
L'irrimediabile più viva etate*! " 
stolide* = Sciocche, stupide
Alme* = Anime
etate* = Età

Paolo Rolli 
Poeta - librettista

Si bea inerte nella sua gioventù, indifferente a quel che sarà:

" Sempre la solita storia? Già il chiaro mattino 
entra dalle finestre e allarga con la luce le strette fessure, 
e continui a russare quanto basti a smaltire il robusto 
Falerno*, mentre la quinta linea* è toccata dall'ombra. 
Ehi, che fai? Già da un pezzo la canicola infuriata cuoce 
le messi inaridite e ogni gregge è al riparo d'un ampio olmo, ..." 

" ... O meschino, e ogni giorno più meschino, a ciò siamo giunti? ... " 

" ... Imparate, o dissennati, a conoscere le ragioni delle cose; 
ciò che siamo, per quale vita nasciamo, il luogo 
assegnato, come e da dove aggirare lievemente la méta, 
la misura delle ricchezze, ciò cui è lecito aspirare, l'utilità 
della ruvida moneta serbata, quanto convenga donare 
alla patria e ai cari congiunti, chi volle dio che tu fossi, 
e quale il ruolo a te assegnato nella condizione umana ... " 

Falerno* = Vino prodotto in Campania 
quinta linea* = Si riferisce alla quinta linea della meridiana che segnata dallo gnomone, al 21 giugno, corrisponde alle ore 10.40, mentre al 21 dicembre, corrisponde alle ore 11.20, quindi, aiutati dai versi: " la canicola infuriata cuoce / le messi inaridite e ogni gregge è al riparo d'un ampio olmo," possiamo dire che il giovane di cui parla Persio, in estate si svegliava dopo le 10.40 del mattino. 

Satira III 
Persio 
Poeta satirico romano 

ignavo fin quando il tempo a disposizione incontrerà la fine, e il pericolo ignorato diverrà consapevolezza davanti al precipizio della vita sprecata, lasciando rammarico e pentimento al posto delle speranze naufragate:

" Benché d'Amor nel vasto Mare infido 
D'ogni giorno scorgessi infrante, e sparte* 
Su flutti galleggiare antenne, e sarte*, 
E di insepolte membra orrido il lido, 

E un fero* udissi lamentevol grido 
Di naufraghi infelici in ogni parte, 
Pur m'affidai senza governo, ed arte, 
Ove il Mar mi parca* tranquillo, e fido. 

Ma non si tosto* avea sciolto le vele, 
Che sorser congiurati a farmi guerra 
venti rabbiosi, onde mi tenni assorto. 

Sbigottito io gridava, a terra, a terra; 
Ma al franger di nemica onda infedele 
Ruppe mia fragil barca in faccia al porto. " 

sparte* = Sparse 
sarte* = Corde che nelle barche legano le vele alle antenne
fero* = feroce
mi parca* = Mi contiene
si tosto* = così veloce, rapido

Camillo Ranieri Zucchetti 
Poeta

L'abuso ha di fronte a sé un mendicante inginocchiato, e sprezzante con la mano sinistra getta in mare la sua ricchezza mostrando tutta la sua superbia che con capriccio sperpera ma non condivide, così scredita la sua nobiltà che disonora anche con l'arma che tiene nella mano destra, forgiata a scopo di difesa ma mossa con prepotenza per lo sterminio della specie umana a cui lui stesso appartiene: 

" Nascendo il mondo, a loro* il Creatore 
diede solo la vita: a noi un'anima, 
perché da un mutuo amore fossimo costretti 
a chiedere e a prestare aiuto, 
a riunire in un sol popolo gli uomini dispersi, 
a uscire dall'ancestrale foresta 
abbandonando i boschi, dimora degli avi, 
a costruire case, unendo il nostro tetto 
al focolare altrui, 
così che la reciproca fiducia 
dei vicini rendesse più sicuro il sonno, 
a proteggere in armi il cittadino 
caduto o vacillante per grave ferita, 
a lanciare segnali con la medesima tromba, 
a difenderci con torri in comune 
e dietro porte chiuse da un'unica chiave. 
Ma ormai c'è più concordia tra i serpenti. 
Ogni belva risparmia quella 
che ha macchie simili alle sue: 
quando mai a un altro leone 
tolse la vita il leone più forte? 
in quale bosco un cinghiale è spirato 
sotto i denti di un cinghiale più grosso? 
In India la tigre vive in pace perpetua 
con altre tigri feroci e l'accordo 
regna persino tra gli orsi crudeli. 
Ma all'uomo non basta forgiare 
su scellerate incudini armi di morte 
(i fabbri primitivi, 
che ignoravano l'arte 
di modellare spade, 
si limitavano a fondere sarchi, 
rastrelli e sudavano su vomeri e zappe): 
vediamo popoli che per placare l'ira 
non si accontentano di uccidere, 
ma credono che petto, braccia e volto 
siano cibo e nient'altro. 
Se oggi vedesse queste infamie umane, 
cosa direbbe Pitagora, dove fuggirebbe? ... " 

loro* = Si riferisce agli animali 

Satira XV 
Giovenale 

Calpesta i libri da cui ha imparato le preziose scienze mettendole al servizio solo di sé stesso e dei propri interessi e le insudicia raggirando gli altri alla ricerca di una vana superiorità: 

" O tu, che gli anni preziosi, e l'ore 
Ne' vani studi consumando vai, 
E sol Tesoro nell'altre Età ne fai 
Pel breve acquisto di fugace Onore; 

Veggoti già per fama altrui Maggiore, 
Maggiore in merto: Ma d'acerbi guai 
Qual messe dopo morte al fin corrai, 
Se tardi apprendi a divenir migliore? 

Ascolta, ascolta: nell'estremo giorno 
Audrà 'l tuo nome in sempiterno oblio, 
E frutto avrai sol di Vergogna, e Scorno 

Ecco, diran le genti, il pazzo, il rio, 
che di sublime chiaro ingegno adorno, 
Tutt'altro seppe, che se stesso, e Dio ... " 

P. Gio Battista Costa 
Religioso Camilliano 

" Aveva Marsia Satiro in Frigia ottenuto dalla natura tale dolcezza nel suono, che i Pastori, e le Ninfe attonite e rapite lo ascoltavano. 
Fece egli di questo dono un pessimo uso, giacché credendosi ancora maggiore degli stessi Dei, ardì porsi al confronto con Apollo, che gli offeriva (offriva) celesti doni, se ceduto avesse. Non desistendo, dal Nume vinto, fu da esso vivo scorticato, e quindi in Fiume del suo nome convertito. " 

Metamorfosi - Libro 6° 
Ovidio 

Sciarada Sciaranti

28 commenti:

  1. Straordinario questo tuo post, Sciarada, dove congiungi parole e pensieri di uomini illuminati. Sicuramente non facile da leggere né da capire. Focus di tante splendide citazioni resta la stupidità umana che non sa usare con intelligenza quello che alla sua nascita ha avuto. Una simbologia più che mai attuale nella nostra società.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Ambra, hai sempre delle bellissime parole per me e ti ringrazio tanto; capisco quanto le digressioni poetiche possano complicare la lettura e davo per scontato che il colore diverso del testo potesse rendere più facile il filo del discorso !
      Un abbraccio e lieta settimana!

      Elimina
  2. Cara Sciarada, una serie di poesie satiriche che proprio non conoscevo per niente!!!
    Ciao e buon pomeriggio domenicale sempre sotto la pioggia.
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi auguro che siano state di tuo gradimento carissimo Tomaso; grazie e bellissima settimana a te con il ritorno del sole speriamo! :-)

      Elimina
  3. Ciao Sciarada!
    Non ne conoscevo nemmeno una e sono testi parecchio difficili e venirne a conoscenza è ottimo spunto per farne tesoro per cui ti ringrazio
    ora rileggo per bene con attenzione.Grazie amica
    Ti abbraccio forte,buona Domenica

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao mia carissima Claudia, il linguaggio usato è dei tempi andati, l'impatto non è facilissimo ed è necessario un po' di tempo a disposizione per riuscire ad entrare in un mondo così lontano e diverso dal nostro; come ti ho già detto sono io che ringrazio te, di cuore, per avermi fatto notare insieme ad Ambra questa difficoltà ! Ti abbraccio forte anche io e sorridente settimana!

      Elimina
  4. Quanto sapere sai...mia Diletta.

    Sono orgogliosa di te.

    Baci

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie ed io lo sono di te Mio Dolce Sorriso, lo sai che io e te ci completiamo! :-)
      Ti auguro una settimana splendida come il tuo sorriso e ti riempo di baci!

      Elimina
  5. Ciao Sciarada!
    Dopo la rilettura e con accurata attenzione tutto è risultato molto più scorrevole,il senso è molto chiaro seguendo il tuo consiglio e aggiungendo l'intuizione è perfetto! Un post Eccellente
    Grazieeeee.Un bacio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Claudia grazie per essere tornata, sei carinissima e tanto disponibile; Un grandissimo bacio a te! :-)

      Elimina
  6. Sciarada, è bellissimo.
    Hai messo insieme pensieri di uomini appartenenti a colture e tradizioni diverse che in comune hanno il senso dell'onore nell'umiltà.
    Almeno così ho capito. Lo trovo strepitoso.
    Ne farai altri? Perché mi piace moltissimo! Baci.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Pia! Le digressioni poetiche sono un regalo per gli appassionati, volevano approfondire il tema dell'abuso che ha varie sfaccettature e la tua lettura ci sta più che bene! La storia di questi post nasce nel 2010 insieme al mio blog, nel senso che avevo cominciato a scriverli fin da subito, poi nel sistemare le etichette dei post inavvertitamente li ho cancellati tutti, adesso sono ancora alla lettera A e devo arrivare alla Z se continuerò a tener aperto questo spazio. Ricambio i baci e ti auguro una gioiosa settimana! :-)

      Elimina
  7. Volevo scrivere culture...acciderbolina!

    RispondiElimina
  8. Ammirato per le stupende, magistrali citazioni, un paradiso di cultura nella palude della superficialità di oggi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Costantino, sono davvero tanto contenta che le apprezzi, la nostra letteratura è di una ricchezza infinita che ha fatto scuola nel mondo; oggi si vive così velocemente che si ha poco tempo per fermarsi e farsi coinvolgere da queste poesie che a mio avviso donano molto all'interiorità, ma io le lascio qui a disposizione di chi quel tempo vuole prenderselo.
      Un abbraccio e bellissima settimana a te!

      Elimina
  9. Qua siamo di fronte all'eccellenza. M'inchino!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma sono io che m'inchino davanti alla tua presenza, grazie B.S. sono felicissima, mi hai fatto un regalo bellissimo!
      Ti abbraccio e ti auguro un settimana felice!

      Elimina
  10. Mia cara Sciarada.. un viaggio nell'abuso davvero ammirevole per il risultato che ne emerge.. le citazioni, la scelta dei poeti...un post da leggere con attenzione..notevole veramente! Mi inchino alla tua preparazione classica.... Buona giornata, Stefania

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao carissima Stefy e grazie!!!
      Per una che ama i simboli come me, il mondo classico è il paese dei balocchi dove si sgranano gli occhi per le meraviglie che scopri ad ogni passo che fai. :-)
      Un bacio e splendida settimana a te!

      Elimina
  11. In tutti i tuoi post riesci sempre a raggiungere l'eccellenza. Io penso che non sia affatto difficile seguire il filo conduttore di questo come di altri post. L'inserimento di poesie o citazioni arricchisce i concetti e completa i contenuti.
    Buon inizio settimana un abbraccio
    enrico

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Enrico, riesco solo a dire grazie, mi lasci senza parole!
      Il mio intento è proprio quello che hai spigato tu in modo eccellente! :-)
      Un abbraccio a te e allegra settimana!

      Elimina
  12. E' un post di straordinaria bellezza questo.
    Credo che ci sia tanta conoscenza, sapere e capacità di amalgamare diversi momenti e generi culturali con accenni e citazioni che coinvolgono in un viaggio dentro un concetto dell'abuso, argomento molto delicato e complicato.

    Non credo di essere troppo lusinghiero nel dire che questo è sicuramente tra i post più belli che io abbia letto nei 2 anni e più di blogger.

    Ciao Sciarada.
    A presto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pino, anche tu mi lasci senza parole, grazie di cuore; sono molto contenta che tu sia venuto a trovarmi, grazie anche per questo!
      Ciao, lieta settimana a te e a presto!

      Elimina
  13. La traduction ne me permet pas de bien tout comprendre, Dommage.
    Ciao Sciarada !

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Je suis désolé Claude, la traduction du poème avec google traducteur est toujours mauvaise. Bonne semaine à vous et un câlin!

      Elimina
  14. Cara Sciarada!!! è un ottimo inizio alfabetico e direi enciclopedico!!!.....complimenti sei molto brava a coinvolgere e ad erudire i tuoi lettori!! Buona serata!!!;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Carissima Intherainbow, sapessi quante sono le cose che io imparo da tutti voi con grande emozione! Ti abbraccio, ti ringrazio e ti auguro una settimana colorata come un arcobaleno!

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...