In passato, a causa delle loro impellenti necessità di sopravvivenza, i contadini, come abbiamo visto, dai Giorni della Merla anelavano il ritorno della primavera tanto da anticiparla con i primi segni del disgelo che riscontravano in natura, l'inverno però, ieri come oggi, parafrasando un detto, più lo spingi fuori dalla porta e più entra dalla finestra, il suo spirito non ha nessuna intenzione di affievolirsi per un desiderio da realizzare e si mostra così:
Il tempo delle tazze di caffè, di cioccolata, di tè, degli infusi e delle tisane calde e ristoratrici, dei biscotti goduriosi e delle torte fatte in casa, delle minestre fumanti, dei camini scoppientanti, dei calzettoni soffici e delle coperte avvolgenti su accoglienti divani con morbidi cuscini e un buon libro mentre fuori piove, nevica e fa freddo, è ancora al suo apice nonostante le giornate si stiano allungando.
Lieta domenica d'inverno!
Buona domenica!
RispondiEliminaGrazie Olgica, lieto lunedì a te!
EliminaA Napoli si dice primma 'e Natale nu friddo né fame, doppo Natale friddo e famme
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