sabato 31 luglio 2021

Lugnasad

Balor il Bailcbemnioch - Dai Colpi Possenti, re dei fomóire delle Insí Gall - isole Ebridi, assume il titolo di Birugderc - Occhio Malvagio perché da piccolo, mentre osserva un druido da un buco sul tetto, il fumo di una pozione che bolle nel calderone gli entra in un occhio e gli fa acquisire il potere di uccidere ogni uomo che guarda, per questo la palpebra viene dotata di una maniglia e nelle guerre viene aperta da quattro soldati per vincere il nemico. Lui è figlio di Dót, nipote di Nét, sposo di Ceithlenn Dai Denti Storti e padre di Ethné che fin dalla nascita è condannata a una vita solitaria a causa di una profezia che predice la morte di Balor per mano del nipote. La fanciulla controllata da 12 nutrici vive in una torre di vetro sull'isola di Tór Inis, cresce, passa il tempo guardando il mare, vede le curaig condotte dagli uomini e si fa un'idea di come sono fatti, di notte un ragazzo di bell'aspetto visita i suoi sogni e lei incosapevolmente si innamora.
Balor nel frattempo chiede all'artigiano Gobaun delle Túatha Dé Danann di Ériu di costruirgli un palazzo e lui lo edifica con l'aiuto di suo figlio il giovane Gobaun. Il palazzo è talmente bello che Balor non vuole che altri possano averlo uguale al suo e quando Gobaun e il figlio sono sulla cima del tetto decide di far togliere le impalcature che circondano il palazzo in modo che i due muoiano di fame, ma Gobaun inizia a distruggere piano dopo piano la sua opera e Balor che non ha intenzione di perdere quel capolavoro li fa scendere imponendogli di ricostruire ciò che è stato distrutto, Gobaun però sostiene che per poterlo fare ha bisogno di alcuni strumenti che si trovano in casa sua a Ériu, Balor non può lasciare che siano Gobaun o il giovane Gobaun a recuperarli e quindi manda suo figlio che seguendo le indicazioni di Gobaun giunge a Ériu, si incammina sulla strada che lo conduce a una casa con davanti un covone di grano, entra e vede un bambino con un solo occhio e una donna con una sola mano che gli dice che per prendere gli strumenti deve entrare in una cassapanca perché si trovano sul fondo, lui entra e viene bloccato all'interno dalla donna che invia un messaggio a Balor in cui gli dice che libererà suo figlio quando Gobaun e il giovane Gobaun torneranno a casa con il giusto compenso per il lavoro svolto, il re non può che accettare la richiesta e li lascia andare dopo essersi fatto dare il nome di un altro artigiano in grado di riparare il palazzo. Gobaun ritorna a Ériu e suggerisce al nuovo artigiano Gavidjeen Go di chiedere come compenso la mucca grigia che con una sola mungitura riesce a produrre tanto latte da riempire 20 barili. Gavidjeen Go si reca a Tór Inis, ripara il palazzo e ottiene la sua ricompensa, ma non la cavezza magica necessaria per non far tornare la mucca dal suo precedente proprietario. Kian figlio di Kontje è uno dei ragazzi che in cambio di una spada forgiata da Gavidjeen Go si assume il compito di controllare la mucca grigia, consapevole del fatto che se scappa lui perderà la vita. Un giorno durante il suo turno Kian figlio di Kontje non trova più la mucca, ne segue le tracce fino al mare e mentre capisce che è tornata da Balor si avvicina alla riva Mananáun mac Lir detto Figlio del Mare e con il suo corach porta Kian figlio di Kontje a Tór Inis; in cambio riceverà la metà di ciò che il ragazzo condurrà con sé al ritorno.
Nel regno di Balor non c'è il fuoco e Kian figlio di Kontje lo accende per cucinarsi qualcosa da mangiare, il gesto lo fa diventare fuochista e cuoco della casa reale.

Kian trova la figlia di Balor - Illustrazione di Harold Robert Millar per Celtic myth and legend poetry and romance - Charles Squire - 1910

Kian trova la figlia di Balor - Illustrazione di Harold Robert Millar per Celtic myth and legend poetry and romance - Charles Squire - 1910

Durante una perlustrazione dell'isola, Kian figlio di Kontje vede la Tór Mór dove si reca Balor, si incuriosisce e possedendo l'abilità di aprire le serrature riesce a entrare e accende un fuoco che viene visto da Ethné che riconosce in Kian l'uomo che di notte visita i suoi sogni, i due si frequentano ed Ethné rimane incinta, partorisce e affida il bambino a Kian figlio di Kontje che lo porta via da Tór Inis insieme alla mucca con l'aiuto di Mananáun mac Lir detto il Figlio del Mare che torna sull'isola perché ha la capacità di sentire i pensieri di Kian figlio di Kontje. Ogni promessa è debito per cui visto che Kian figlio di Kontje deve dare a Mananáun mac Lir la metà di ciò cha ha condotto con sé e poiché un bambino non può essere spezzato in due, Kian figlio di Kontje affida suo figlio a Mananáun mac Lir detto il Figlio del Mare che gli assicura che farà di lui il più grande campione esistente al mondo e lo appella Dul Dauna - Ciecamente Ostinato

La lancia magica di Lugh - Illustrazione di Harold Robert Millar per Celtic myth and legend poetry and romance - Charles Squire - 1910

La lancia magica di Lugh - Illustrazione di Harold Robert Millar per Celtic myth and legend poetry and romance - Charles Squire - 1910

Dual Dauna cresce, diventa un campione e brandisce con abilità la sua spear lúin, spear - lancia e lúin da luisne - fiammeggiante/sfolgorante, che gli conferisce il titolo di Lámfada - Dal Lungo Braccio e che usa per uccidere il nonno Balor realizzando la profezia.

Mananaun in West Irish Folk-Tales di William Larminie - 1893

Mananaun in West Irish Folk-Tales di William Larminie - 1893

"Ora, Kian, figlio di Contje, sei sano e salvo a casa, e cosa mi darai per questo?"
"Non ho altro che il ragazzo, e non andremo a fare due metà di lui, ma te lo darò interamente."
"Ti sono grato. Questo è quello che volevo. Non ci sarà nessun campione al mondo buono come lui", disse Mananaun.
Questo è il nome con cui Mananaun battezzò lui il Dul Dauna.

Liberamente tradotto da me medesima

Pongo ora una nota: Nel "West Irish Folk-Tales" di William Larminie, che a quanto si dice raccoglie la millenaria tradizione orale della mitologia irlandese, pubblicato per la prima volta nel 1893, Dual Dauna è affidato a Mananáun mac Lir mentre nel " Cath Maige Tuired - La battaglia di Mag Tuired ", composto tra il IX e XI secolo d.C., redatto nel XVI secolo d.C. dagli amanuensi nei monasteri cristiani, Dual Dauna è affidato a Tailté/Tailtiu figlia di Magmór re di Spagna, sposa prima di Eochaid mac Eirc re dei Fir Bólg e poi di Eochaid Garb delle Túatha Dé Dánann.
Dual Duana è conosciuto come Lugh e in epoca vittoriana per evemerizzazione viene percepito come dio del sole assimilato al dio greco/romano Apollo a causa di un'ipotesi etimologica che deriva il nome dell'eroe dalla radice proto-indoeuropea leuk* che sta per luce lampeggiante, ma poichè la k proto-indeuropea non ha mai prodotto fonologicamente la g proto-celtica, i linguisti specializzati nelle lingue celtiche bocciano questa congettura che come abbiamo visto non trova riscontro neanche nei racconti mitologici; Lugh per la sua caratteristica di inventore delle arti corrisponde di più al Mercurio romano di cui parla Giulio Cesare:

" Il dio che onorano di piu è Mercurio: le sue statue sono le piu numerose; lo considerano l'inventore di tutte le arti, la guida degli uomini per le strade e nei viaggi, pensano che abbia la maggiore potenza nel lucro e nel commercio ... "

De bello gallico - Libro VI . 17, I
Caio Giulio Cesare
Traduzione Adriano Pennacini

Comunque sia Thomas H. Nally nel 1922 ci tiene a precisare che i personaggi del folklore irlandese non sono dei ma uomini.

Tailté in The Aonac Tailteann and the Tailteann games - their origin, history, and ancient associations - Thomas H. Nally - 1922

Tailté in The Aonac Tailteann and the Tailteann games - their origin, history, and ancient associations - Thomas H. Nally - 1922

" A differenza degli assurdi mitologici dei e dee, a cui, per la voglia di più ideali stimolanti, gli antichi greci istituivano i loro giochi e dedicavano i loro templi, Tailté era un vero personaggio, un normale essere umano, dotato di attributi umani ordinari e alti risultati. Lei non era un impossibile mito, come Minerva, Giunone, Giove, o esseri immaginari di quel tipo. "

Liberamente tradotto da me medesima

Nel 43 a.C. tra il 9 e il 10 ottobre Munazio Planco su mandato del Senato romano fonda Colonia Copia Felix Munatia Lugudunum che nel 27 a. C. sotto Augusto viene eletta capitale delle provincie romane in Gallia, l'odierna Lione che in sostanza sta per Colonia l'Abbondante, la Fertile, la Munazio, La Collina/Dunum di Lugus/Campione, toponimo congeniale alla derivazione etimologica del nome Lugh.

Plutarco nella sua fondazione leggendaria dà questa versione:
" ... L'Arar è un corso d'acqua della Gallia celtica, così chiamato fino alla sua riunione con il Rodano 
 ... Nei pressi di questo fiume si alza un monte chiamato Lougdounoun; ha cambiato nome per il seguente motivo: Mômoros e Atepomaros, cacciati dal potere da Seseroneus, si stabilirono su questa collina, obbedendo ad un oracolo, per fondarvi una città. Quando scavavano le fondamenta, d'un colpo apparvero dei corvi, volando d'ogni lato, che riempirono gli alberi. Allora, Mômoros, esperto nei presagi, chiamò questa città Lougdounon. In effetti, nel loro dialetto, il corvo si chiama lougos e una collina dounon come scrive Clitofone nel libro 13 delle fondazioni urbane ... "

De fluviis - VI
Plutarco

Nel 12 a.C a Lugudunum fu eretto da Druso maggiore il Santuario Federale delle Tre Gallie e ogni anno, il primo di agosto, il Concilium Galliarum - Consiglio delle Gallie formato dai delegati delle sessanta nazioni galliche vi si riuniva in assemblea intorno all'altare consacrato ad Augusto e a Roma. Le celebrazioni prevedevano concorsi di eloquenza e poesia, giochi, processioni e sacrifici.

" ... Pochi sono oggi i dubbi sull'origine propriamente romana del culto e delle istituzioni del Santuario: non si crede più che questo culto si sia innestato su quello di un'eminente divinità autoctona, un dio Lug di cui sfuggono natura e caratteri. Le testimonianze degli autori antichi sulle origini del culto imperiale nelle province non lasciano ambiguità su questo argomento, e conosciamo con sufficiente precisione le circostanze della costruzione dell'altare di Lione. Dedicato a Roma e ad Augusto, sottopose i notabili gallici a una nuova ideologia, in un momento in cui gravava su di loro il peso di un nuovo sistema fiscale che li aveva spinti sull'orlo di una rivolta generale ... "

Galli e lionesi
Louis Maurin
Liberamente tradotto da me medesima

Louis Maurin con le sue parole dimostra in maniera perfetta come la mancanza di fonti storiche infici la possibilità di comporre il culto e il profilo di un oscuro Lugh che nel mito il primo agosto, nella festività di Lugsanad, celebra la madre adottiva Tailté morta allo stremo delle forze per aver spianato da sola un intero bosco da offrire alla coltivazione agricola. Il suo nome deriva dal toponimo di Tailtin, l'odierno paese Teltown della contea di Meath, e si rifà alla parola telediw di origine brittonica che significa bello - ben formato.

Buon Lugnasad!

Per chi è interessato


8 commenti:

  1. Prevedo tempi duri e mannaie metaforiche tra capo e collo, me sbaglio Sciarà? Torno. Patrizia

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  2. Da leggere e meditare con attenzione.
    Ciao Sciarada.

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  3. Rido e sorrido. Patrizia

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  4. Finalmente un articolo di informazioni appropriate e una apertura ai commenti senza account. Quando leggo le invenzioni dei celtisti ossessivi rimango basita. Martina

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