venerdì 5 settembre 2025

Di afidi e formiche, eserciti e colonialismo

... gli afidi, che amano talmente la mia dolcezza interiore da rimanere immobili per ore e ore con il loro apparato boccale (del tutto simile a una vostra siringa) conficcato nei miei tessuti vegetali. Unacondizione piuttosto pericolosa per degli insetti piccoli, privi di armi e dolci come il miele...
... A questo punto sorge spontanea una domanda: come hanno fatto gli afidi a sopravvivere per milioni di anni nonostante questa schiera di nemici?
Per di più essi non possiedono - almeno così sembra - delle difese: non hanno artigli, né corna e neppure
pungiglioni. Tuttavia, come potrete notare ogni primavera, questi animaletti prosperano su noi rose e su tante altre piante e addirittura, secondo il parere di molti entomologi, la specie più dannosa alle colture agrarie appartiene proprio a un afide. Evidentemente questi insetti sanno difendersi e lo sanno fare molto bene, visti i risultati. Il problema - per voi uomini che vedete il mondo in modo molto diverso - è che usano dei metodi talmente differenti dai vostri da risultare invisibili.

Afidi

La loro principale difesa consiste nell’attenta selezione dei generi: guardando infatti una popolazione di questi insetti, si nota che è composta unicamente da individui di sesso femminile, i maschi non esistono. Gli afidi riescono comunque a mettere al mondo dei figli grazie a un processo chiamato “partenogenesi”, in cui le femmine possono fare figli da sole senza il bisogno di inutili maschi. La cosa è solo in apparenza strana, visto che nel mondo degli insetti è piuttosto comune, per esempio tra le vespe, le api, le formiche e le cocciniglie. Ma non finisce qui, anzi… I pidocchi delle piante non depongono le uova come fanno tutti gli insetti, ma partoriscono direttamente le loro figlie, proprio come i mammiferi. E non solo: la figlia appena nata è già incinta ed è pronta a mettere al mondo, dopo poche ore, un’altra figlia. In pratica, quando un afide diventa mamma, nel giro di poche ore si trasforma in nonna e bisnonna! Questo meccanismo prende il nome di “inscatolamento delle generazioni” e nella pratica si traduce in milioni e milioni di individui generati in pochissimo tempo. Infatti, tutti gli elementi della popolazione sono in grado di fare figli e tutti hanno una capacità riproduttiva straordinaria. Ecco quindi spiegato il motivo per cui un nostro bocciolo si riempie, in pochi giorni, di un grumo di afidi ammassati l’uno sull’altro. Ed è proprio questo il loro metodo di difesa: le legioni di nemici ne possono predare quanti vogliono, ma non riusciranno mai a frenare il loro impressionante tasso riproduttivo...

Afidi

... Per soddisfare il loro metabolismo, questi insetti sono costretti a suggere litri di questa mia sostanza povera di proteine ed esageratamente ricca di zuccheri. Ecco perché gli afidi devono eliminare gli zuccheri, e lo fanno attraverso una sostanza chiamata “melata”: un liquido appiccicoso e dolce che cade sulle foglie e sugli altri organi vegetali ricoprendoli con una sottile pellicola trasparente.
In natura, però, vale la legge per cui lo scarto di uno è una risorsa per un altro, e visto che l’avanzo degli afidi è dolce come il miele, figuriamoci cosa succede… Subito arrivano degli organismi affamati di zucchero! Le fumaggini, per esempio, sono dei funghi che sfruttano le sostanze nutritive della melata per crescere rigogliosi ricoprendo le mie foglie con una patina di muffa scura.
Ma prima delle fumaggini, ecco che giunge sulla vegetazione ricoperta da melata un popolo femminile ghiotto di zucchero e con un carattere belligerante... 

Afidi

... Sono le formiche...
... Con le antenne, le guerriere del prato tamburellano l’addome degli afidi succhiatori di linfa, che reagiscono emettendo una gocciolina di sostanza zuccherina che subito viene ingurgitata. Detto in altre parole: le formiche hanno imparato a mungere gli afidi!
La cosa ha un vantaggio anche per gli animaletti verdi, che ricevono una protezione di grande qualità: se per caso, infatti, arriva una coccinella, oppure una crisopa, o un parassitoide, o un altro predatore, esso verrà scacciato immediatamente dalle formiche a suon di mandibole.
Ma non è tutto: quando la mandria di afidi ha ormai esaurito il “pascolo”, cioè un getto della pianta, allora le formiche li prelevano con le loro mandibole e compiono una transumanza in miniatura: li trasportano sopra un altro organo vegetale ancora fresco e ricco di linfa elaborata.
L’amicizia tra questi due insetti continua anche con l’arrivo del gelido inverno: quando le temperature calano, le formiche prelevano gli afidi e li portano al di sotto della superficie terrestre, un luogo al riparo dagli agenti atmosferici ma anche dai potenziali nemici.


Voci della natura
Gianumberto Accinelli

Afidi

I fiori delle piante attaccate dagli afidi non si schiudono, appassiscono senza portare a compimento il loro ciclo vitale

Nel sottobosco delle relazioni utilitaristiche, poche alleanze sono tanto efficaci quanto quella che si consolida tra l'esercito degli afidi e l'esercito delle formiche. I primi, senza limiti, colonizzano e succhiano la linfa vitale delle piante privandole del loro vigore, i secondi li proteggono come mucche da mungere. Ma quando meno se l'aspettano arriva la coccinella, la rivoluzionaria che non ha eserciti e né strategie di conquista, non vuole costruire imperi, ricuce le ferite, non ha il bisogno di vincere, non gli importa, disorganizza il danno non per ideologia, ma per un istinto inversamente proporzionale; ripulisce e ricorda alle piante che la bellezza può tornare e che si può ricominciare a vivere.

1 commento:

  1. Grandi eserciti di donne in grado di esistere da sole. Piccoli eserciti di coccinelle (ladybug animale sempre al femminile) in grado di risanare la meraviglia della natura.
    Mi sa che il tuo post ha un messaggio subliminale che amo cogliere subito.
    La "ormai non piu rossa" amica di penna

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