Per fare un salto nel passato e osservare il modo in cui erano considerate le donne, propongo un estratto di un libro del 1886 scritto da Oreste Bruni, un direttore di scuole femminili non privo di quei pregiudizi sulla natura femminile e maschile che infarcivano l'epoca in cui viveva; la sua mente, improntata sicuramente su un ragionamento che voleva essere equilibrato e giusto, era tesa, in buona fede ma in maniera limitata, alla ricerca di un'emancipazione e una dignità femminile che teneva in seria considerazione quelle differenze fisiche di genere che a suo avviso erano determinanti per creare i moti sensibili del cuore predominanti nel mondo delle donne e le energiche facoltà intellettive predominanti nel mondo degli uomini, caratteristiche che portavano alla logica conseguenza di una rigida, inflessibile e rigorosa diversificazione dei ruoli che non prevedeva alcun interscambio, ma spazi d'appartenenza e d'azione confacenti e delimitati; con questa visione il concetto di eguaglianza tra uomini e donne trovava la sua massima espressione nel condividere lo stesso scopo procreativo necessario alla razza umana, un'eguaglianza condizionata e parziale in cui i privilegi dell'uomo erano decisamente superiori a quelli della donna.
Sciarada Sciaranti
" La donna è insieme all'uomo l'opera più perfetta della creazione.
Ambedue, colla ragione che li distingue dagli altri animali, sono i padroni della terra. Ma la natura stessa, formandoli eguali in alcune cose, diversi in altre, ha voluto mostrare che nella vita ora hanno il compito comune, ora distinto.
Per conseguenza, mentre non ci dev'essere superiorità nell'uomo, perché ambedue sono necessari pel mantenimento della specie umana, e perché muniti ambedue di mente e cuore, pure ciascuno deve rimanersi nella cerchia in cui lo ha posto la natura.
Per la fisica costituzione l'uomo è più adatto a lavori faticosi, più pronto ad affrontare pericoli, a superare ostacoli; la donna più abile in tutto ciò che all'uomo possa recare compenso alle fatiche, più pronta alle privazioni, curatrice diligente di tutto ciò che appartiene alla casa, di tutto ciò che a questa si riferisce.
Dalla differenza di robustezza di fibra, di costituzione fisica, viene la differenza nelle facoltà mentali, nella sensibilità del cuore. Ma quanto meno nella donna è energico l'intelletto, tanto più potente è il cuore; e se l'uomo sopravanza la donna nel vigor della mente, la donna vince l'uomo nella bontà d'animo: E così che quest'insieme di forza e di gentilezza, di mente e di cuore deve resultare una stupenda armonia fra i due esseri, e l'umana specie deve essere delle opere create la più perfetta.
... Nello stato selvaggio, avendo il predominio la forza, è naturale che la donna sia schiava in tutto e per tutto dell'uomo. Ma a mano a mano che la società s'ingentilisce, diminuisce questa padronanza brutale e subentra la stima, l'amore. Seguitando così, si vede bene che dovrà venire un tempo in cui, dominando perfettamente la ragione, ognuna delle due parti si terrà nei limiti de' suoi diritti ed eserciterà quei doveri che tali diritti mantengono.
Allora l'uomo e la donna, uniti dai legami di quell'affetto che è il frutto della perfetta eguaglianza, riavranno il felice tempo dell'Eden... Che bella esistenza allora!
... Dunque che fare, perché quest'eguaglianza si ottenga per quanto è possibile a creatura umane, e rimanga stabilmente? - Bisogna che la donna essa stessa, faccia ogni sforzo per sollevarsi; bisogna che essa stessa si metta in grado di essere stimata quanto ne ha diritto; e questa stima a lei verrà immancabilmente, quando volenterosa ed energica adempirà a tutti i suoi doveri dal primo all'ultimo, sempre.
Per questo scopo essa deve riflettere seriamente alla vita che conduce, e da questa seria riflessione trarre le regole per proceder bene. E stia certa che, quando si sarà formata il carattere che ora, diciamolo con franchezza, le manca, l'uomo avrà per lei la dovuta stima, il dovuto rispetto non solo, ma su di lei norme esso stesso diventerà sempre migliore; perché, si dica quel che si vuole, l'uomo riceve l'impronta del suo carattere dalla donna, perché l'uomo, prima di essere adulto, è bambino, è ragazzo, e dalla mamma acquista le abitudini che costruiranno l'intera sua vita.
... Ci vogliono i fatti. E il fatto primo, principalissimo, lo ripeto, è che la donna invece di attendere il suo rialzamento dall'uomo solamente, cominci a rialzarsi da sé stessa.
Dunque avanti; si metta all'opra, consideri tutte le azioni della sua vita in tutti i tempi, in tutti i luoghi, esamini quali sono realmente buone, quali cattive; rifletta ai mezzi coi quali possa rialzare la sua dignità, si formi da tutto questo i suoi doveri e coll'energia di chi vuole e fortissimamente vuole, li metta in pratica.
La sua trasformazione avverrà senza fallo, e con questa avverrà la trasformazione della società intera. "
La donna - Capitolo I
Le nostre donne
Oreste Bruni
Auguro a tutte le donne di poter essere sempre sé stesse, di poter essere consapevoli delle loro capacità e del loro valore, Auguro a tutte le donne di poter seguire i moti del cuore e quelli della mente vivendo la vita che desiderano.
Donna in italiano dal latino domna, forma sincopata di domina - signora
Frau in tedesco - signora
Femme in francese - femmina
Mujer in spagnolo - moglie
Mulher in portoghese - moglie
Woman in inglese contrazione di wife man - moglie
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