Lux frangit noctem
La vittoria invoco
Stella perseide
Sciarada Sciaranti
Martirio di san Lorenzo
1581-1582
Jacopo Negretti detto Palma il Giovane
Chiesa di San Giacomo da l'Orio - Venezia
" La Chiesa dedica il 10 agosto alla commemorazione di San Lorenzo, il martire arso a lento fuoco nel 258 d. C. durante le persecuzioni ordinate dall'imperatore Valeriano per essersi rifiutato di consegnare i beni della Chiesa affidategli, e dai cui occhi la tradizione vuole che scendessero lacrime incandescenti mentre subiva impavido il martirio, fedele al dovere e all'idea.
Tutti gli anni, in quello e nei giorni precedenti e successivi, piovonono dal firmamento, nelle notti tranquille, le « lacrime infocate di San Lorenzo » - nome simbolico con cui si è voluto rendere omaggio all'uomo morto sulla breccia, fedele alla parola data, vittima della forza bruta e della follia cieca che a tratti, contro questa o quella fede, si scatena sulla terra. Ma a simboli di questo genere, per quanto gentili, la scienza non può dar credito. Essa spiega ben diversamente le scintille luminose che solcano il cielo nelle sere tranquille di agosto. Pure a questa spiegazione si è giunti solo attraverso lunghe ricerche, e si è dovuti attendere il secolo XIX per trovarla.
Chi osservi attentamente queste scintille luminose che guizzano nel cielo, e le riporti su una carta stellare, noterà che provengono tutte da un determinato punto del firmamento. Questo punto si trova nella costellazione del Perseo non molto lontano dalla Stella Polare, e l'astronomia ha perciò battezzato Perseidi queste piccole masse minerali che piovono dal cielo sulla terra e che in linguaggio corrente si chiamano stelle cadenti.
I nostri antenati, che vivevano in campagna o in città male illuminate, e che avevano per il cielo stellato un interesse ben più diretto del nostro, ignoravano questa prosaica spiegazione delle « lacrime di San Lorenzo » : ma l'umo moderno, se è un appasionato delle meraviglie della natura, troverà materia di interessanti meditazioni anche in questa apparentemente banale spiegazione del fenomeno. Si tratta di milioni e milioni di minuscole pietruzze, che circolano come un immenso anello intorno alla sfera infuocata del sole: fenomeno già osservato come risulta da antiche cronache, nell'830 d.C., ma che, verosimilmente, era stato notato e studiato anche prima, giacché la terra si muove semprenella stessa orbita intorno al sole, e sempre nello stesso mese attraversa l'enorme anello costituito dai miliardi di pietruzze delle Perseidi, le quali a loro volta orbitano sempre nella stessa orbita intorno al fuoco centrale del cielo. Attraverso questo sciame di scintille, attraverso questa nube di corpi celesti, passa come un obice la terra.
Queste pietruzze, il cui peso medio non supera il grammo, sono, per se stesse, fredde e opache come qualunque sassolino che noi raccogliamo per terra.
Come avviene dunque che ci appaiano come scintille luminose, solcanti il cielo con una scia leggera che a volte dura qualche secondo? Esse diventano incandescenti nell'atto di entrare nell'involucro atmosferico della terra, dove loro massa microscopica abitualmente si consuma senza lasciare traccia di sé.
Occorre notare che la terra raggiunge nella sua orbita intorno al sole, una velocità di 30 km. al minuto secondo, superiore di migliaglia di volte a quella di un treno rapido. Con questa velocità, essa si lancia dunque incontro ai minuscoli frammenti stellari, i quali, librandosi nello spazio ad una velocità pure elevata entrano nell'atmosfera terrestre a una media di 7a km. al secondo - velocità 100 volte maggiore di quella di una palla da fucile. L'atmosfera non potendo scansarsi come facciamo noi per evitare un investimento, funge da respingente e frena il velocissimo moto delle Perseidi fino a far perdere loro velocità. Ne risulta in queste, per effetto di note leggi fisiche, un forte riscaldamento, e i corpuscoli diventano incandescenti come piccole « stelle cadenti ». In qualche caso, nello sciame di corpuscoli, si trovano masse di pietra di dimensioni maggiori: il corpo ci appare allora come una palla di fuoco (meteora). Sotto la pressione dei gas interni surriscaldati, la massa eslpode con una forte detonazione e lancia sulla terra i suoi frammenti...
... Oggi sappiamo dunque che le lacrime di San Lorenzo non sono altro che resti di nuclei di comete sciolte e che la materia di cui la cometa è composta, in seguito all’azione dissolvente del sole e degli altri grandi pianeti, si sparpaglia attraverso tutta l’orbita della cometa stessa. Quando la terra passa attraverso una parte di questa orbita, i frammenti diventano visibili sotto forma di stelle cadenti. Cosi è stato sciolto alla luce della scienza moderna l’enigma delle lacrime di fuoco di San Lorenzo; ma per gli spiriti pensanti questa nozione non è meno elevata e poetica dell’ingenua credenza del buon tempo antico. "
Le lacrime di San Lorenzo
Nel Giardino Di Dio - Bruno Hans Bürgel
Nota: San Lorenzo muore il 10 agosto del 258 d. C., 173 anni prima dell'inizio della cristianizzazione in Irlanda, la leggenda, da cui la cultura popolare ricava il legame con le stelle cadenti, narra che il santo subisce il supplizio della graticola attestato nel De Officiis ministrorum da sant'Ambrogio nel 390 d.C., 41 anni prima dell'inizio della cristianizzazione in Irlanda.
Ora, chi guarda in casa dei cristiani, punta il dito e ride, dovrebbe prima guardare in casa propria per ridere ancora di più.
Buona notte delle stelle cadenti a tutti voi e grazie agli Azzurri che hanno portato a casa 40 medaglie dalle Olimpiadi di Tokio 2020!
Chi non sa perdere rosica.
Luigi Samele, spada, argento
Vito Dell'Aquila, taekwondo (categoria -58 kg), oro
Elisa Longo Borghini, ciclismo prova in linea, bronzo
Odette Giuffrida, judo (categoria -52 kg), bronzo
Mirko Zanni, sollevamento pesi (categoria 67 kg), bronzo
Nicolò Martinenghi, nuoto 100 rana, bronzo
Thomas Ceccon, Manuel Frigo, Alessandro Miressi, Lorenzo Zazzeri 4x100 stile libero, argento
Diana Bacosi, skeet, argento
Daniele Garozzo, fioretto, argento
Maria Centracchio, judo (categoria 63 kg), bronzo
Rossella Fiamingo, Federica Isola e Mara Navarria, Alberta Santuccio, squadra femminile di spada, bronzo
Giorgia Bordignon, sollevamento pesi (categoria 64 kg), argento
Federico Burdisso, 200 farfalla, bronzo
Matteo Castaldo, Marco Di Costanzo, Matteo Lodo, Giuseppe Vicino, 4 senza di canottaggio, bronzo
Enrico Berré, Luca Curatoli, Aldo Montano, Luigi Samele, squadra maschile di sciabola, argento
Stefano Oppo e Pietro Willy Ruta, canottaggio doppio pesi leggeri, bronzo
Federica Cesarini, Valentina Rodini, canottaggio,oro
Gregorio Paltrinieri, nuoto negli 800 sl, argento
Martina Batini, Erica Cipressa, Arianna Errigo, Alice Volpi, scherma fioretto femminile, bronzo
Lucilla Boari, arco femminile, bronzo
Simona Quadarella, nuoto negli 800, bronzo
Irma Testa, pugilato, bronzo
Mauro Nespoli, tiro con l'arco, argento
Antonino Pizzolato, sollevamento pesi, bronzo
Federico Burdisso, Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, e Alessandro Miressi, nuoto staffetta 4x100 mista uomini, bronzo
Gianmarco Tamberi, salto in alto, oro
Lamont Marcell Jacobs 100 metri, oro
Vanessa Ferrari, ginnastica artistica specialità corpo libero, argento
Caterina Marianna Bant, Ruggero Tita, vela, oro
Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Jonathan Milan, ciclismo inseguimento su pista, oro
Gregorio Paltrinieri, nuoto 10 km di fondo, bronzo
Manfredi Rizza, canoa nel K1 200, argento
Massimo Stano, atletica 20 km di marcia, oro
Elia Viviani, ciclismo nell'omnium, bronzo
Viviana Bottaro, karate, bronzo
Antonella Palmisano, atletica marcia 20 km, oro
Luigi Busà, Karate, oro
Eseosa Desalu, Lamont Marcell Jacobs, Lorenzo Patta, Filippo Tortu, atletica staffetta 4x100, oro
Abraham Conyedo, lotta libera, bronzo
Le Farfalle Martina Centofanti, Agnese Duranti, Alessia Maurelli, Daniela Mogurean, Martina Santandrea, ginnastica Ritmica, bronzo