L'ora del tramonto è giunta per cui iniziano i festeggiamenti
" ... Camminavo perché tutti gli altri avevano corso o strisciato carponi e io ero deciso a portare una nuova dignità nel cimento.
Da lontano la casa appariva tetra e abbandonata, un cupo insieme di freddi grigi, verdi e blu, ma, via via che mi avvicinavo, cominciò a manifestarsi uno strano fenomeno. Le finestre, che dal marciapiede mi erano sembrate riflettere soltanto la luce della luna, si andavano accendendo di una luce più calda; i muri e il portico, prima cadenti, con l’intonaco scrostato e brutte chiazze di legno marcito, ora apparivano ben tenuti. Deglutii e aguzzai gli occhi. Mi ero preparato a un crescente senso di minaccia, ad ombre sempre più cupe. Quell’impressione di ordine, di calore, mi coglieva assolutamente alla sprovvista.
Quando raggiunsi i gradini del portico, il luogo era diventato assolutamente simpatico. Ora vedevo che la casa era in ottime condizioni, con un bell’intonaco d’un rassicurante color crema. Le finestre brillavano d’una luce inequivocabilmente allegra, arancione come la buccia d’una zucca, che faceva pensare a crepitanti caminetti pronti per rosolare gli squisiti “confetti d’ottobre”. Un poco stregonesco mazzo di pannocchie ornava la porta d’ingresso ed ero quasi certo di fiutare un profumo di zucchero e cinnamomo, fluttuante nell’aria fredda della sera.
Salii i gradini del portico, col fiato mozzo. Negli ultimi mesi mi ero immaginato molte terribili possibilità. Mai lontano dal mio pensiero era stato l’orrendo animale che si diceva la strega possedesse, ricoperto di squame, con lunghi artigli e ali dalle membrane trasparenti. Forse, avevo pensato, quella cosa piomberà su di me dai rami spogli della quercia e mi porterà via, mentre i miei amici urleranno impotenti sul marciapiede...
... Il vento soffiava più forte e i rami nudi degli alberi gemevano irosamente sopra le nostre teste. La cancellata sembrava lontanissima. Come mai ci mettevamo tanto a raggiungerla? Mi voltai verso la casa e la mia bocca divenne arida: era di nuovo grigia, vecchia e tetra, e l’unica luce che vedevo alle finestre era il freddo riflesso della luna. "
Il festino della strega
Gahan Wilson
Traduzione Paola Campioli
" ... Ai confini, dunque, della terra di nessuno antropologica, il dato primigenio, fondamentale, universale della morte umana è la sepoltura.
I morti del periodo musteriano vengono sotterrati; si ammonticchiano pietre sulle loro spoglie prestando particolare attenzione a coprire il viso e la testa. In seguito, pare, il morto viene accompagnato dalle armi, da ossa e cibo. Lo scheletro viene imbrattato di una sostanza color sangue. I cippi funerari sono lì per proteggere il morto dagli animali o per impedirgli di ritornare tra i vivi? Il cadavere umano ha suscitato emozioni che si sono socializzate in pratiche funerarie e questa conservazione del cadavere ha sempre implicato un prolungamento della vita. Il non abbandono dei morti presuppone la loro sopravvivenza ... "
L'uomo e la morte
Edgar Morin pseudonimo di Edgar Nahoum
Traduzione Riccardo Mazzeo
E con questo vi auguro un sereno Samhain, Halloween, Ognissanti e Commemorazione dei Defunti
Per ulteriori informazioni:
Il calendario di Coligny e Samhain, Ognissanti e Commemorazione dei Defunti
Le voci delle colline
" Il vero amore è per sempre "
La vigilia di Ognissanti è Halloween
Vigilia di OgnissantiLe voci delle colline
" Il vero amore è per sempre "
La vigilia di Ognissanti è Halloween
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