" I Greci chiamano il porro nero, con altro nome, ballote. È una pianta ramosa, con i gambi angolosi, neri, rivestiti da foglie pelose più grandi e più nere di quelle del porro e graveolenti. È efficace contro i morsi dei cani: si fanno applicazioni con le sue foglie trita te assieme al sale; ugualmente, per i condilomi si applicano le sue foglie cotte nella cenere e avvolte in una foglia di cavolo. Col miele ripulisce anche le ulcere infette. "
Storia naturale - Libro XXVII
Plinio il Vecchio
Traduzione Paola Cosci
La Ballota nigra, dal greco βαλλωτή/Balloté deriva di βάλλω/Bállo gettare, respingere, rifiutare, scagliare per l'odore sgradevole che emana e dal latino niger - nero per il colore delle sue foglie essiccate, nell’antico Egitto era uno degli ingredienti per la preparazione degli antidoti contro i veleni vegetali.
In infuso o soluzione idroalcolica riduce lo stress; gli stati d'ansia e l'irritabilità provocati dalla fase premestruale e dalla menopausa, il suo gusto amaro va arginato però con l'aggiunta di finocchio, liquirizia o menta; allevia anche i sintomi dell'artrite e della gotta; in impacchi ha un effetto astringente sulla pelle.
" Il Ballote, il qual chiamano alcuni marrobio nero produce più fusti da una sola radice quadrati, neri, e pelosetti. Ha le frondi maggiori del marrobio, ruvide, e alquanto l’una dall’altra distanti, quasi ritonde, nere, di noioso odore, e simili all’appiastro. Tutti i suoi bianchi fiori circondano come ruota per distinti intervalli il fusto per intorno. E la virtù sua valorosa contra à i morsi dei cani, quando vi s'impiastrano le frondi insieme con sale. Fannosi sbasire le frondi in su la cenere calda, per ripercuotere le posteme del sedere: e purgano insieme con mele l'ulcere sordide.
Nasce il Ballote, overo Marrobio nero, il quale per lo suo spiacevole odore chiamano anchora alcuni Marrobio fetido, in su gli argini de i campi, e per le publiche strade, tanto simile alla melissa, overamente apìastro, che il suo fetido odore non lo manifestasse all'odorato, spesso ingannerebbe l'occhio in farsi ricogliere in in iscambio di quello. In Italia è per tutto notissimo, e chiamasi da chi Marrobiastro, e da chi Marrobio bastardo. Scrissene Paolo Egineta ( quantunque se lo tacesse Galeno ) al VII. libro, così dicendo. Il Ballote, il qual chiamano alcuni Marrobio nero, è acuto, e astersivo. Impiastrato con sale medica à i morsi de i cani rabbiosi. Chiamano i Greci ill Ballote, βαλλωτή o Melanprasion: i Latini Marrubium nigrum, e Marrubiastrum: i Tedeschi, Schuvartz andorn: li Spagnoli, Marroio negro: i Francesi, Marrubin noir. "
Dioscoride a cura di Pietro Andrea Mattioli
Ballota foetida L., Marrubium nigrum Crantz; Cimiciotta comune, Cimiciotto, Erba che spuza, Erba puzza, Erba t’la tajura, Erba verda, marrobio fetido, Marrubiastro, marrubio fetido, Marrubi selvadegh, marrubio nero, Marrubio selvatico, Marubio bastardo, Marrupiu nieddu, Marusciu, Ortica morta, Reddica morta; balota negra, marroio negro, e ortiga muerta in spagnolo; black angelica, black archangel, black horehound e fetid horehound in inglese; schwarznessel in tedesco; ballote noire, ballotte fétide e marrube noir in francese, originaria del bacino mediterraneo, appartiene alla famiglia delle Lamiaceae e può raggiungere 1.30 centimetri, il fusto pubescente con i peli piegati all'ingiù è eretto erbaceo nella parte superiore, legnoso e ramificato in basso; le foglie opposte e decussate, rugose e pubescenti, sono ovali con la base arrotondata o cuoriforme, apice acuto e margine crenato, i fiori riuniti in verticillastri sono tubulari, rosei con il labbo superiore peloso, intero, leggermente convesso e il labbro inferiore trilobato e glabro; i frutti sono composti da tetracheni con semi ovali e lisci che virano dal marrone al nero.
Contiene acido caffeico, acido clorogenico; betaine; diterpenoidi: 7-acetossimarrubiina, ballonigrina, ballotenolo, ballotinone, marrubiina; fenilpropanoidi; flavonoidi: apigenina, quercetina; glicosidi fenilpropanoidi; saponine; tannini.
Ha proprietà antiemetiche, antiossidanti, antispasmodica, astringenti, bechiche, colagoghe, emmenagoghe, espettoranti, ipnoinducenti, rilassanti, vermifughe, vulnerarie.
Non è tossica, ma è preferibile evitarla in caso di reflusso gastroesofageo, in gravidanza e allattamento.
Nel linguaggio dei fiori non è contemplato, ma può andare a comporre il mazzetto delle sette o nove erbe di San Giovanni, entrambi i numeri sono sacri.
N.B. Nei miei post i principi attivi delle piante, lì dove è possibile, sono elencati in ordine alfabetico e non in ordine di quantità perché lo scopo è informativo-storico e non medico.
Nessun commento:
Posta un commento