" Il clinopodio - altri nomi sono cleopiceto, zopirontio ed ocimoide - assomiglia al serpillo: pianta legnosa ed alta un palmo, cresce nei terreni pietrosi e la disposizione circolare dei fiori lo fanno sembrare il piede di un letto. Si prende in pozione: cura slogature, fratture, stranguria e morsi di serpenti; lo stesso effetto ha il succo del decotto. "
Storia Naurale Libro XXIV
Plinio il Vecchio
Traduzione Marco Fantuzzi
Clinopodium vulgare, per la caratteristica conformazione dei fiori che ricordano i piedi arrotondati e levigati dei letti antichi, dal greco κλίνη/cline - letto e πóδιον/pódion diminutivo di πούς/pous - piede, più vulgus - volgo.
Calamintha clinopodium Moris, clinopodio vulgaris, clinopodium Caruel, satureja vulgaris (L.) Fritsch, anticamente betonica minore, clinopodio dei boschi, clinopidio volgare, consolida minore; menta de' greppi, menta senz'odore e serpillo senz'odore in Toscana; mentuccia a Bevagna in Umbria; trinchiu fausu in Sicilia; hierba capuchina in spagnolo; wood basil e wild basil in inglese; gemeiner wirbeldost in tedesco; clinopode, calament pied-de-lit e sarriette vulgaire in francese; perenne di origine euroasiatica appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, può raggiungere i 90 centimetri di altezza, il fusto eretto, quadrangolare e sparsamente ramificato è peloso; le foglie brevemente picciolate e di un verde intenso sono opposte a due a due, ovali, pelose, con il margine intero o leggermente dentato; i fiori porporini o bianchi con il labbro superiore bilobato sono raccolti in verticilli globosi; i frutti sono tetracheni con 4 nucule ovali, brune e con l'ilo bianco.
" Il clinopodio è una pianta, che produce le frondi simili al serpollo, sarmentosa, alta due spanne. nasce in luoghi sassosi. Rassembransi i suoi fiori à quei del marrobio, compartiti per distinti intervalli, simili nella forma loro à i piedi delle lettiere. Bevesi la herba, e la sua decottione à gli spasimi, alle rotture, à distillatione d’orina, e à i morsi delle serpi: provoca i mestrui, e parimente il parto. ma bevuta di lungo alquanti giorni stirpa fuori quelle spetie di porri, che li chiamano acrochordone. La decottione fatta bollire fin che cali la terza parte, ristagna bevuta il corpo, fatta con acqua, dove sia la febbre: ma altrimenti, con vino.
Due sono le piante, che da molti semplicisti ci dimostrano hoggi per il Clinopodio. La prima ha le foglie un poco maggiorette del Serpollo, e alquanto più larghe, i gamboncelli quadrati, e pelosi e i fiori purpùrei attorno al gambo, e in cima, come nel marrobio. La seconda poi ha le foglie lunghette; e appuntate in cima, e all'intorno leggiermente dentate, con certi fioretti piccioli e porporei, come piccioli balausti, i quali però per uguali intervalli abbracciano all'intorno il gambo. Ma parmi però che la prima più si rassomigli al vero Clinopodio, che la seconda; per rassembrarsi le sue foglie molto più al Serpollo, e perché i suoi fiori che sono nelle sommità de i rami, par pur che in alcun modo si possino assomigliare à i piedi, ò bafsmenti delle lettiere antiche. Il cbe mi haveva indotto à credere, che fusse quella pianta il legittimo clinopodio. Ma havendo gustata io dipoi l'herba, fui forzato à mutare opinione: Imperoche havendo molto bene avvertito, che il Clinopodio è composto di parti così sottili, che scalda, e disecca nel terzo ordine, e che bisogna, che quelle piante, che sono di consimile temperamento sieno acute al gusto, overamente amarissime; ne ritrovandosi veruna di queste qualità ne in questa ne in quell'altra pianta: io non ardirei hora d'affermare che veruna dì queste fusse il Clinopodio. Se ben à compiacenza delli studiosi di questa facultà io le ho poste qui amendue.
Di questo scrisse Galeno al VII. delle facultà de i semplici, così dicendo. Il Clinopodio ha virtù di scaldare, ma non di bruciare. É composto di sottili parti: e però è da giudicare, che sia calido, e parimente secco nel terzo ordine. Chiamano i Greci il Clinopodio Klinopodion. i Latini, Clinopodium. "
Dioscoride a cura di Pietro Andrea Mattioli
Utile alla medicina popolare per la cattiva digestione, le coliche e i disturbi gastrointestinali, allevia l'emicrania, lo stress e le affezioni delle vie urinarie, favorisce il sonno, le foglie fresche e le estremità fiorite si utilizzano in cucina per arricchire il cibo, le insalate, le salse e le tisane; immerse nell'acqua del bagno hanno un effetto deodorante e tonificante e... producono anche un colorante che tende al giallo e al bruno.
Contiene acidi fenolici, flavonoidi, oli essenziali, saponine, tannini e ha proprietà aromatiche, astringenti, cardiotoniche, carminative, diaforetiche, digestive, espettoranti, lenitive.
" Nomi. Gre. κλίνηπóδιον. Lat. Clynopodium. Ital. Clynopodio.
Forma. Produce le frondi simili al serpollo, è questa pianta sarmentosa, alta due spanne; rassembransi i suoi fiori à quei del marrobbio compartiti per distinti intervalli, simili alla forma loro à i piedi delle lettiere.
Loco. Nasce in luoghi sassosi
Spetie. E' di due sorti cioè primo e secondo
Qualità. Hà facoltà di scaldare, ma non però di brugiare. E' composta di parti sottili, e però è da giudicare, che sia calido, e secco nel terzo grado.
Virtù. Di dentro. Bevesi l’herba e la sua decottione à gli spasmi, alle rotture, alle destillationi d’urina, e à i morsi delle serpi: provoca i mestrui, e parimente il parto: ma bevuta di lungo per alquanti giorni stirpa fuori quelle spetie di bozzi, che ls chiamano Acrochordoni. - La decottion fatta in vino alla consumation della terza parte ristagna bevuta il corpo; ma se vi è febre con acqua. "
Herbario Novo
Castore Durante
Nel linguaggio dei fiori il clinopodio dei boschi è uno sconosciuto, ma può andare a comporre il mazzetto delle sette o nove erbe di San Giovanni, entrambi i numeri sono sacri.
N.B. Nei miei post i principi attivi delle piante, lì dove è possibile, sono elencati in ordine alfabetico e non in ordine di quantità perché lo scopo è informativo-storico e non medico.
Nessun commento:
Posta un commento