Effervescenti
pulviscoli di giallo
il Sole stilla
© Sciarada Sciaranti
Il Sole dal magma incandescente delle sue viscere in effervescenti e diversificate tonalità di giallo dipinge un movimento ad arco che va da est a ovest e irraggia il mondo di energia.
P.S. Il testo sottostante risale al XV secolo ed è seguito da una trasposizione linguistica più attuale che nella traduzione automatica può facilitare la comprensione per chi non parla italiano.
Della natura di un giallo ch’è chiamato orpimento.
Giallo è un colore che si chiama orpimento. Questo tal colore è artificiato, e fatto d’archimia, ed è proprio tosco. Ed è di color più vago giallo; ed è simigliante all’oro, che color che sia. A lavorare in muro non è buono, né in fresco né con tempere, però che viene negro come vede l’aria. È buono molto a dipignere in palvesi* e in lancie. Di questo colore mescolando con indaco baccadeo*, fa color verde da erbe e da verdure. La sua tempera non vuol d’altro che di colla. Di questo colore si medicina gli sparvieri da certa malattia che vien loro. El detto colore è da prima il più rigido colore da triarlo*, che sia nell’arte nostra. E però quando il vuo’ triarlo, metti quella quantità che vuoi in su la tua prieta; e con quella che tieni in mano, va’ a poco a poco lusingandolo a stringerlo dall’una prieta all’altra, mescolandovi un po’ di vetro di migliuòlo*, perché la polvere del vetro va ritraendo l’orpimento al greggio della pietra. Quando l’hai spolverato, mettivi su dell’acqua chiara, e trialo quanto puoi; che se ’l triassi dieci anni, sempre è più perfetto. Guardati da imbrattartene la bocca, che non ne riceva danno alla persona.
palvesi* = Scudi rettangolari
indaco baccadeo* = Ottenuto per estrazione dell' indigotina dalla fermentazione delle foglie della Indigofera tinctoria, pianta di origine indiana appartenete alla famiglia Fabacee o Leguminoseuna
triarlo* = Triturarlo
migliuòlo* = Bicchiere stretto
Giallo è un colore che si chiama orpimento. Questo tal colore è artificiale, e fatto d’alchimia, ed è proprio toscano. Ed è di color più vago giallo; ed è somigliante all’oro, che color che sia. A lavorare in muro non è buono, né in affresco né con tempere, però diviene nero quando vede l’aria. È buono molto a dipingere negli scudi rettangolari e nelle lance. Di questo colore mescolando con indaco baccadeo, fa color verde da erbe e da verdure. La sua tempera non vuol d’altro che la colla. Di questo colore si medicina gli sparvieri da certa malattia che vien loro. Questo colore è inizialmente il più rigido colore da triturare, nella nostra arte. E però quando si vuole triturarlo, metti quella quantità che vuoi sopra la tua pietra; e con quella che tieni in mano, vai a poco a poco delicatamente a stringerlo dall’una pietra all’altra, mescolandovi un po’ di vetro di bicchiere, perché la polvere del vetro va ritraendo l’orpimento al greggio della pietra. Quando l’hai spolverato, metti su dell’acqua chiara, e trituralo quanto puoi; se lo triturassi per dieci anni, ( sarebbe ) sempre più perfetto. Guardati da imbrattartene la bocca, ( affinché ) non ne riceva danno la persona.
palvesi* = Scudi rettangolari
indaco baccadeo* = Ottenuto per estrazione dell' indigotina dalla fermentazione delle foglie della Indigofera tinctoria, pianta di origine indiana appartenete alla famiglia Fabacee o Leguminoseuna
triarlo* = Triturarlo
migliuòlo* = Bicchiere stretto
Giallo è un colore che si chiama orpimento. Questo tal colore è artificiale, e fatto d’alchimia, ed è proprio toscano. Ed è di color più vago giallo; ed è somigliante all’oro, che color che sia. A lavorare in muro non è buono, né in affresco né con tempere, però diviene nero quando vede l’aria. È buono molto a dipingere negli scudi rettangolari e nelle lance. Di questo colore mescolando con indaco baccadeo, fa color verde da erbe e da verdure. La sua tempera non vuol d’altro che la colla. Di questo colore si medicina gli sparvieri da certa malattia che vien loro. Questo colore è inizialmente il più rigido colore da triturare, nella nostra arte. E però quando si vuole triturarlo, metti quella quantità che vuoi sopra la tua pietra; e con quella che tieni in mano, vai a poco a poco delicatamente a stringerlo dall’una pietra all’altra, mescolandovi un po’ di vetro di bicchiere, perché la polvere del vetro va ritraendo l’orpimento al greggio della pietra. Quando l’hai spolverato, metti su dell’acqua chiara, e trituralo quanto puoi; se lo triturassi per dieci anni, ( sarebbe ) sempre più perfetto. Guardati da imbrattartene la bocca, ( affinché ) non ne riceva danno la persona.
Della natura d’un giallo ch’è chiamato risalgallo.
Giallo è un colore giallo che si chiama risalgallo. Questo colore è tossico proprio. Non si adopera per noi se none alcuna volta in tavola. Non è da tenere suo’ compagnia. Volendolo triarlo, tieni di quelli modi che detto ti ho degli altri colori. Vuole essere macinato assai con acqua chiara; e guardati la persona.
Giallo è un colore giallo che si chiama risalgallo. Questo colore è tossico proprio. Non si adopera per noi se non qualche volta in tavola. Non è da tenere ( vicino ). Volendolo tritare, fallo nei modi che ti ho detto per gli altri colori. Vuole essere macinato assai con acqua chiara; e guardati la persona.
Giallo è un colore giallo che si chiama risalgallo. Questo colore è tossico proprio. Non si adopera per noi se non qualche volta in tavola. Non è da tenere ( vicino ). Volendolo tritare, fallo nei modi che ti ho detto per gli altri colori. Vuole essere macinato assai con acqua chiara; e guardati la persona.
Della natura di un giallo che si chiama zafferano.
Giallo è un colore che si fa di una spezia che ha nome zafferano. Convienti metterlo in su pezza lina, in su pria o ver mattone caldo; poi abbi mezzo miuolo, o ver bicchieri, di lisciva ben forte. Mettivi dentro questo zafferano; trialo in su la priea. Viene colore bello da tignere panno lino, o ver tela. È buono in carta. E guardi non vegga l’aria, chè subito perde suo colore. E se vuoi fare un colore il più perfetto che si truova in color d’erba, togli un poco di verderame e di zafferano; cioè, delle tre parti l’una zafferano; e viene il più perfetto verde in color d’erba che si trovi, temperato con un poco di colla, come innanzi ti mosterrò.
Giallo è un colore che si fa con una spezia che ha nome zafferano. Ti conviene metterlo sopra una pezza di lino, appoggiata su un mattone caldo; poi abbi mezzo miuolo, ovvero mezzo bicchiere, di lisciva ben forte. Metti dentro questo zafferano; trituralo sopra la pietra. Viene un colore bello per tingere un panno di lino, ovvero una tela. È buono in carta. E guarda che non veda l’aria, perché subito perde il suo colore. E se vuoi fare un colore il più perfetto che si possa trovare in color d’erba, togli un poco di verde rame e di zafferano; cioè, delle tre parti l’una zafferano; e viene il più perfetto verde in color d’erba che si trovi, temperato con un poco di colla, come innanzi ti mostrerò.
Giallo è un colore che si fa con una spezia che ha nome zafferano. Ti conviene metterlo sopra una pezza di lino, appoggiata su un mattone caldo; poi abbi mezzo miuolo, ovvero mezzo bicchiere, di lisciva ben forte. Metti dentro questo zafferano; trituralo sopra la pietra. Viene un colore bello per tingere un panno di lino, ovvero una tela. È buono in carta. E guarda che non veda l’aria, perché subito perde il suo colore. E se vuoi fare un colore il più perfetto che si possa trovare in color d’erba, togli un poco di verde rame e di zafferano; cioè, delle tre parti l’una zafferano; e viene il più perfetto verde in color d’erba che si trovi, temperato con un poco di colla, come innanzi ti mostrerò.
Della natura d’un giallo che si chiama árzica.
Giallo è un colore che s’chiama árzica; il qual colore è archimiato*, e poco si usa. Il più che si appartenga di lavorar di questo colore, si è a’ miniatori, e usasi più in verso Firenze che in altro luogo. Questo è color sottilissimo; perde all’aria; non è buono in muro; in tavola è buono. Mescolando un poco d’azzurro della Magna e giallorino*, fa bel verde. Vuolsi macinare, come gli altri colori gentili, con acqua chiara.
archimiato* = Ottenuto per procedimento alchemico
giallorino* = Giallo che contiene percentuali di piombo e stagno
Giallo è un colore che si chiama árzica; questo colore è alchemico, e poco si usa. Coloro che più usano lavorare con questo colore, sono i miniatori, e si usa più verso Firenze che in altro luogo. Questo è color sottilissimo; perde all’aria; non è buono in muro; in tavola è buono. Mescolando un poco d’azzurro della Magna e giallorino, fa bel verde. Vuole essere macinato, come gli altri colori gentili, con acqua chiara.
archimiato* = Ottenuto per procedimento alchemico
giallorino* = Giallo che contiene percentuali di piombo e stagno
Giallo è un colore che si chiama árzica; questo colore è alchemico, e poco si usa. Coloro che più usano lavorare con questo colore, sono i miniatori, e si usa più verso Firenze che in altro luogo. Questo è color sottilissimo; perde all’aria; non è buono in muro; in tavola è buono. Mescolando un poco d’azzurro della Magna e giallorino, fa bel verde. Vuole essere macinato, come gli altri colori gentili, con acqua chiara.
Il libro dell'arte
Cennino Cennini
Cara Sciarada, sapevo che esistevano diversi fiori gialli, ma non immaginavo fossero così tanti, belle foto!!!
RispondiEliminaCiao e buona giornata cara amica con un abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Che bello conoscere queste cose...e poi belli i fiori gialli!
RispondiEliminaStupende le immagini:-)
RispondiEliminaComplimenti per il sito e tanta fortuna. Un caro saluto dalle Terme di Levico, Celeste
Mi è piaciuto molto il tuo post, e poi amo il giallo, mi dà allegria.
RispondiEliminaUn abbraccio!
Beautiful flowers!! :D
RispondiEliminaSorrido in giallo.
RispondiEliminaPatrizia
Solo in giallo Patrì?
EliminaSole come oro in cielo.
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