Marforio deve il nome alla sua originaria sede di collocazione nel Foro Romano, nella zona vicino l'Arco di Settimio Severo denominata erroneamente "Foro di Marte*" per la presenza del Tempio di Vespasiano ritenuto nel Rinascimento il Tempio di Marte Ultore* e conosciuta anche con il nome di Marfori o Marfoli - per la nobile famiglia Marfoli - Marfuoli che abitava nei pressi del Carcere Mamertino, oppure all'iscrizione presente sulla statua: "Mare in Foro", di cui oggi non si trova traccia, ma che è citata in un antico documento.
Foro di Marte* e Tempio di Marte Ultore*= Il Tempio di Marte si trova nel Foro di Marte che fa parte del Foro di Augusto distante dal Carcere Mamertino che è invece vicino al Foro Romano dove Marforio sembra esser raffigurato in un'incisione di Antonio Lafréry del 1550
Di tutte le Statue parlanti Marforio è la più colossale e la meglio conservata, fu trasferita nel cortile interno di Palazzo Nuovo in Campidoglio sede di un'ala dei musei Capitolini, dopo una serie di peregrinazioni:
nel 1588 per volere di Sisto V venne posta a piazza San Marco priva della sua originale vasca rotonda che dotata da Giacomo Della Porta di una nuova bocchetta a forma di mascherone, venne adibita ad abbeveratoio e poi nel 1816 venne installata alla base della statua dei Dioscuri con obelisco a piazza del Quirinale;
nel 1594, Giacomo Della Porta progettò di usare Marforio come decorazione per una sua fontana da addossare al muro di sostegno dell'Aracoeli in Campidoglio e ne commissionò il restauro a Ruggero Bascapè che le ricostruì parte del viso, il braccio destro con la mano che regge la conchiglia e il piede destro;
e nel 17° secolo per volere di Innocenzo X la statua fece un'altro giretto per il Campidoglio a causa degli sbancamenti necessari per la costruzione di Palazzo Nuovo dove fu posizionata a fine lavori nel 1679, su progetto di Filippo Barigioni che solo nel 1734, sotto Clemente XII, la inserì in una nicchia - prospetto.
Questa figura gigantesca della seconda metà del 1° secolo d.C., adagiata su un fianco rappresenta sicuramente una divinità marina o fluviale, secondo alcuni è il dio Oceano secondo altri l'allegoria del fiume Tevere e per altri ancora l'allegoria del Nera affluente del Tevere.
Marforio è il libero pensatore di pietra, spalla prediletta di Pasquino e quando le due fontane alimentate dall'acquedotto dell'Acqua Vergine che si trovano alle due estremità di piazza Navona, furono circondate da una cancellata, ironizzando sui costumi del tempo
Marforio disse:" Oh acqua infelicissima! L'hanno chiusa tra cancelli di ferro! " e
Pasquino rispose:" Non c'è da meravigliarsi era pura! "
Post dedicati al Congresso degli Arguti
3 Il Facchino
4 Madama Lucrezia
5 L'Abate Luigi
6 Il Babuino
OOoooh! Que bellezza!!!!
RispondiEliminaDue Baci!
Cara Sciarada come si fa a non rimanere stupiti di fronte e simili opere, i nomi non dicono niente, su questo sono molto ignorante, sai mi faccio delle domande che una risposta non la posso immaginare, come facevano molti secoli fa a creare simili statue, sicuramente erano degli artisti che il giorno d'oggi fanno queste statue con dei moderni macchinari, con questo non voglio dire che oggi non siano bravi, è difficile fare un paragone con quei tempi.
RispondiEliminaCara amica la ho un po' tenuta lunga per una semplice domanda.
Ciao e buona giornata amica.
Tomaso
Plus on avance dans les photos, plus la statue est colossale.
RispondiEliminaPost molto interessante e molto belle anche le foto dei dettagli. Simpatiche le battute sull'acqua fra Marforio e Pasquino :-)
RispondiEliminaCiao buona giornata un abbraccio
enrico
Una statua gigantesca e viaggiante. La sua storia mi è nota solo ora attraverso il tuo post e le magnifiche foto con le quali hai saputo dare il massimo risalto a Marforio.
RispondiEliminaEvviva!!Tutto pensavo tranne che partecipare ad una visita straordinariamente guidata!!
RispondiEliminaCiao Proff.S.A.
Mi è piaciuto molto soffermarmi sui particolari della statua che ci hai proposto.
RispondiEliminaCiao mia dolcissima"enciclopedia vivente".
E' un'opera d'arte stupenda e vive guardando il Marc'Aurelio a cavallo e i Dioscuri a Piazza del Campidoglio!!
RispondiEliminaDovrebbero poterla vedere tutti!
Ottima scelta, ti abbraccio.
Hello, Sciarada!
RispondiEliminaA beautiful and informative post! Amazing images!
Un pensierino per te, sul mio blog dei premi.
RispondiElimina❤♡
RispondiEliminaOlá!
Passei para uma visitinha.
Bom domingo!
Boa semana!
Beijinhos.
Brasil.
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Unas magnificas tomas en las que se puede apreciar toda la grandeza de la escultura.
RispondiEliminaUn abrazo
Sono fantastiche queste fotografie, brava!! felice inizio settimana a te...ciao
RispondiEliminaChe bel post istruttivo. Mai ero stata a Roma come in questo tour marmoreo, epico e filosofico.
RispondiEliminaFai delle foto molto belle. Mi sono innamorata di quel piede.
Un abbraccio.
Simona
Ottimo reportage complimenti Sciarada.
RispondiEliminaBuon mercoledi
Maurizio
...non è facile commentare ciò che ho letto e ho visto...a iniziare dal profilo di questa autrice, e artista...colma di interessi e conoscenza...qualcuno ha citato: enciclopedia umana. Ritengo che il paragone svaluti questo patrimonio femminile: Sciarada. Ciao e arrivederci. ps. ho apprezzato il tuo commento al quarto di quadrifoglio: la tua similitudine era il mio pensiero...
RispondiElimina...straordinario! A volte mi viene da pensare che Lei sia una prof. di storia antica...complimenti anche per le foto, dei click da vera professionista...abbraccio..
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