Howea belmoreana
Non avevo previsto l'accesso al giardino segreto e invece il germoglio di un seme di girasole mi ha portata lì; davanti a un carosello di simboli da interpretare; davanti a un crogiolo naturale di figure geometriche: triangoli, rettangoli, rombi e trapezi; davanti a una fucina di forme: il calice e la spada, la bilancia o la freccia, maschere, strade, torce, trombe, cannocchiali e codici a barre, davanti a un ginnasio di V che si intersecano tra loro per replicare sé stesse.
V ventunesima lettera dell'alfabeto latino variante della U fino al 16° secolo e figlia della sesta lettera dell'alfabeto fenicio 𐤅 la wāw, l'uncino, il chiodo; nella cabala è la vau che governa il pensiero, è la levatura mentale che mette a fuoco, analizza e discerne, affine al segno del toro e al valore numerico 6.
V numero romano, il 5 che interrompe la percezione visiva dei primi quattro segni numerici per facilitare la lettura.
E per ora mi fermo qui ...
P.S. È graditissima la vostra interpretazione visiva personale.
Tanta roba c'è in quello che scrivi! Non riesco a dire oltre. Hai già espresso tantissimo tu. Sei stupenda.
RispondiEliminaLe meraviglie della natura dicono tutto spiegando ogni cosa ma siamo noi che il più delle volte non comprendiamo il contenuto più profondo
RispondiEliminaUn caro saluto
Giorgio