Il dominio del possente pelago nei tempi antichi riprendeva quando la primavera iniziava a placare le tempeste invernali, la cui furia era difficile da vincere anche per i saggi lupi di mare che ben sapevano governare le navi, ed ecco che con la buona stagione sotto le Pleiadi e il lieve soffio del Vento dell'Ovest Favonio* si delineavano i preparativi pratici e spirituali per assicurarsi un buon viaggio e un felice ritorno.
Favonio* = Zefiro per i greci, vento che spira da ponente in primavera diverso dal Ponentino che spira sempre da ovest, ma in estate.
Favonio* = Zefiro per i greci, vento che spira da ponente in primavera diverso dal Ponentino che spira sempre da ovest, ma in estate.
Scultura votiva in marmo di Luni conservata al museo delle Terme di Diocleziano di Roma, si ignora la provenienza, risale all'età imperiale e raffigura una nave sormontata da una base di colonna attica. Con molta probabilità fu dedicata da un marinaio al suo nume tutelare per ottenere un felice ritorno a casa.
" Chi per primo inventò la nave, solcò il mare profondo,
e con remi grezzi scosse le acque,
chi ebbe l'ardire di consegnare il legno* ai pericolosi soffi del vento,
mostrò con arte le vie che la natura nega.
Per la prima volta si affidò trepidante alle quiete onde,
costeggiando le spiagge seguite con rotta perfetta:
presto sfidò ampie insenature e lasciò la terra
e iniziò a spiegare le vele al dolce Noto*.
Ma quando poco a poco scorse il coraggio trascinante
e il cuore dimenticò la debole paura,
ormai libero invase il mare e tracciata la via dal cielo
dominò le tempeste dell'Egeo e lo Ionio. "
e con remi grezzi scosse le acque,
chi ebbe l'ardire di consegnare il legno* ai pericolosi soffi del vento,
mostrò con arte le vie che la natura nega.
Per la prima volta si affidò trepidante alle quiete onde,
costeggiando le spiagge seguite con rotta perfetta:
presto sfidò ampie insenature e lasciò la terra
e iniziò a spiegare le vele al dolce Noto*.
Ma quando poco a poco scorse il coraggio trascinante
e il cuore dimenticò la debole paura,
ormai libero invase il mare e tracciata la via dal cielo
dominò le tempeste dell'Egeo e lo Ionio. "
legno* = I marinai chiamavano legno la nave
Proemio al Libro I - Il ratto di Proserpina
Claudio Claudiano
Liberamente tradotto da me medesima
Complimenti Sciarada.
RispondiEliminaCara Sciarada, cosa dirti cara amica, solo complimenti.
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Lo dico che sei Unica..
RispondiEliminaHai una cultura immensa. E, anche per questo, ti rispetto.
RispondiEliminaCiao!
ma che bello! :-)
RispondiEliminaÈ sempre molto piacevole leggere i tuoi post.
RispondiEliminaGrazie.
Felice giornata, un abbraccio
enrico
Bravissima Sciary!!!!
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