Macchina del mondo - Cesare Ripa
La macchina del mondo è una donna che si appoggia a una roccia e indossa un abito diviso in balze:
la prima è di colore verde, tocca il suolo e la roccia, rappresenta il primo elemento, la terra con i suoi monti, le sue città e i suoi castelli;
la seconda è azzurra, tocca la roccia e ne fuoriesce, rappresenta il secondo elemento, l'acqua con le sue onde;
la terza è cerulea, non tocca la roccia, rappresenta il terzo elemento, l'aria con le sue nuvole su cui si erge la testa con i capelli che diventano le fiamme del quarto elemento, il fuoco attorno al quale si concentrano sette cerchi che indicano sette pianeti.
La macchina del mondo con la mano destra sostiene un uroboro, il serpente che si morde la coda, una sorta di autoscatto in cui si mostra mentre si nutre di sé stessa e in un ciclo continuo si muove dal principio verso la fine che al principio ritorna.
Moto perpetuo della vita.
RispondiEliminaSimbologia molto interessante
RispondiEliminapotessi scegliere non vorrei tornare al principio ma continuare a vagare e vagheggiare.
RispondiEliminabuon giorno