" Come regine, le foglie si muovono gentilmente,
e le loro ombre obbediscono con naturale sincronismo.
A loro importerebbe di me se sapessero che sono qui, e le sto osservando,
e sto desiderando di poter danzare come loro? ... "
A loro importerebbe di me se sapessero che sono qui, e le sto osservando,
e sto desiderando di poter danzare come loro? ... "
Nel verde
Elisa
Immaginate di entrare in un bosco e di ascoltare la pioggia senza che una goccia d'acqua vi tocchi... quello che state udendo è lo stormire, il fruscio delle foglie che sospinte dal vento complice si esibiscono in tremule carezze di sorellanza, le foglie insieme sono trama e ordito nel tessuto che veste di vita gli alberi per poi trasformarsi nel mantello che ripara dal gelo Madre Terra.
La tradizione tibetana racconta che per purificare il proprio spirito si può entrare e camminare in un bosco indugiando in ogni suo sospiro per tre giorni e ogni giorno si può raccogliere una foglia, alla fine del percorso le tre messe insieme sveleranno un mistero. C'è un'ampia scelta su cui soffermarsi, le foglie possono essere bifacciali con una pagina adassiale superiore e una pagina abassiale inferiore non uguali, centriche ovvero aghiformi con un'unica nervatura centrale, equifacciali con le due pagine uguali, unifacciali con una faccia tubulare in cui i margini della pagina abassiale sono uniti.
La tradizione tibetana racconta che per purificare il proprio spirito si può entrare e camminare in un bosco indugiando in ogni suo sospiro per tre giorni e ogni giorno si può raccogliere una foglia, alla fine del percorso le tre messe insieme sveleranno un mistero. C'è un'ampia scelta su cui soffermarsi, le foglie possono essere bifacciali con una pagina adassiale superiore e una pagina abassiale inferiore non uguali, centriche ovvero aghiformi con un'unica nervatura centrale, equifacciali con le due pagine uguali, unifacciali con una faccia tubulare in cui i margini della pagina abassiale sono uniti.
Il loro portamento può essere appressato, eretto-patente, inflesso, obliquo, patente, resupinato, ricurvo, riflesso, risorgente, verticale.
La base può essere acuta, asimmetrica, astata, attenuata, auricolata, cordata, cuneata, decorrente, dilatata, irregolare, obovata, ocreata, ombelicata, ottusa, ovata, perfogliata, reniforme, rotonda, sagittata, tronca.
Il colore uguale sulle due pagine o diverso sulle due pagine.
La lamina cuoriforme, ellittica, lanceolata, obovata, ovata, romboidale, pennato composta, pennato lobata, palmata,
Il margine crenato, doppiamente crenato, dentellato, dentato, doppiamente dentato, dentato spinoso, eroso, festonato, liscio, ondulato, repando, seghettato, doppiamente seghettato,
e nella profondità di incisione il margine può essere bilobato, fesso, fido, lacerato, lanciniato, lirato, lobato, multipartito, partito, pennatifido, pennatopartito, pentalobato, roncinato, settato, squarroso, stipolato, sublobato, trifido, trilobato, tripartito.
Il picciolo amplessicaule, peduncolato, schiacciato, sessile, con guaina, con stipole.
La superficie coriacea, glabra, glabrescente farinosa, glutinosa, papillosa, perforata, puntata, tubercolata, verrucosa, viscida e se pelosa: arachnoide, barbata, canescente, cigliata, cotonosa, flocculosa, glandulosa, glutinosa, irsuta, lanosa, lanuginosa, lepidota, pubescente, scabra, setolosa, setosa, strigosa, tomentosa, villosa, viscosa.
I peli anfitrichi disposti in modo alterno sulle due pagine, goniotrichi disposti sugli angoli, olotrichi disposti regolarmente su tutta la superficie e poi adesivi, biforcati, cistolitici, digestivi, fascicolati, nettari, piumosi, pluricellulari, pubescenti, ramificati, sensitivi, sessili, spinosi, squamosi, stellati, stipitati, tomentosi, uncinati, unicellulari, urticanti.
Le nervature possono essere basinervie suddivise in: parallelinervie, quinquenervie, rettinervie, trinervie, uninervie; oppure possono essere nervature criptonervie e ancora nervature retinervie suddivise in: campilodrome, curvinervie, palminervie, pedatinervie, peltinervie, penninervie, reticolate, ogni linea una storia da leggere, da decifrare con gli occhi dell'anima impregnata della saggezza di Madre Natura.
La base può essere acuta, asimmetrica, astata, attenuata, auricolata, cordata, cuneata, decorrente, dilatata, irregolare, obovata, ocreata, ombelicata, ottusa, ovata, perfogliata, reniforme, rotonda, sagittata, tronca.
Il colore uguale sulle due pagine o diverso sulle due pagine.
La lamina cuoriforme, ellittica, lanceolata, obovata, ovata, romboidale, pennato composta, pennato lobata, palmata,
Il margine crenato, doppiamente crenato, dentellato, dentato, doppiamente dentato, dentato spinoso, eroso, festonato, liscio, ondulato, repando, seghettato, doppiamente seghettato,
e nella profondità di incisione il margine può essere bilobato, fesso, fido, lacerato, lanciniato, lirato, lobato, multipartito, partito, pennatifido, pennatopartito, pentalobato, roncinato, settato, squarroso, stipolato, sublobato, trifido, trilobato, tripartito.
Il picciolo amplessicaule, peduncolato, schiacciato, sessile, con guaina, con stipole.
La superficie coriacea, glabra, glabrescente farinosa, glutinosa, papillosa, perforata, puntata, tubercolata, verrucosa, viscida e se pelosa: arachnoide, barbata, canescente, cigliata, cotonosa, flocculosa, glandulosa, glutinosa, irsuta, lanosa, lanuginosa, lepidota, pubescente, scabra, setolosa, setosa, strigosa, tomentosa, villosa, viscosa.
I peli anfitrichi disposti in modo alterno sulle due pagine, goniotrichi disposti sugli angoli, olotrichi disposti regolarmente su tutta la superficie e poi adesivi, biforcati, cistolitici, digestivi, fascicolati, nettari, piumosi, pluricellulari, pubescenti, ramificati, sensitivi, sessili, spinosi, squamosi, stellati, stipitati, tomentosi, uncinati, unicellulari, urticanti.
Le nervature possono essere basinervie suddivise in: parallelinervie, quinquenervie, rettinervie, trinervie, uninervie; oppure possono essere nervature criptonervie e ancora nervature retinervie suddivise in: campilodrome, curvinervie, palminervie, pedatinervie, peltinervie, penninervie, reticolate, ogni linea una storia da leggere, da decifrare con gli occhi dell'anima impregnata della saggezza di Madre Natura.
" Credo che il mondo
dovrebbe addentrarsi nel bosco
ascoltare con attenzione
le voci delle foglie.
Vedere i dettagli, le minuscole mappe
dei passi e a volte le macchie,
dovrebbe vedere che le foglie
hanno forma di lacrime. "
Il diario segreto di Laura palmer
Jennifer Lynch
traduzione Roberta Rambelli
Gelso rosso
meraviglioso questo post ♡.♡
RispondiEliminaLo sai che con le foglie ho fatto un'esperimento.
Mi piacerebbe condividerlo con te.
Ora metto il link...
https://www.annapiediscalzi.it/2018/01/i-tuoi-sentieri-insegnami-affinche-io.html?m=1
EliminaGrazie Anna per la condivisione, molto interessante il tuo esperimento e il riferimento ai Fibonacci, ho una grande passione per la sezione aurea.
EliminaCara Sciarada, credo che il bosco possa insegnare tante cose! prima di tutto rispettare la natura.
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Hai ragione grande Tomaso e io sono d'accordo con te, grazie, ricambio l'abbraccio e il sorriso!
EliminaMolto bello questo post. Grazie Sciarada, sei sempre grande per me. Ciao!
RispondiElimina... E tu lo sei sempre per me, grazie deliziosa Pia e ciaooo!
EliminaInteressante post! Ho visto recentemente un documentario sul "comportamento"delle piante che mi ha incuriosito e stupito.
RispondiEliminaSicuramente ci farò un post :-)
Felice giornata, un abbraccio.
enrico
Grazie carissimo Enrico, sono curiosissima di leggere il tuo, felice giorno! :-)
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