E guardai nella valle: era sparito
tutto! sommerso! Era un gran mare piano,
grigio, senz’onde, senza lidi, unito.
E c’era appena, qua e là, lo strano
vocìo di gridi piccoli e selvaggi:
uccelli spersi per quel mondo vano.
E alto, in cielo, scheletri di faggi,
come sospesi, e sogni di rovine
e di silenzïosi eremitaggi.
Ed un cane uggiolava senza fine,
nè seppi donde, forse a certe péste
che sentii, nè lontane nè vicine;
eco di péste nè tarde nè preste,
alterne, eterne. E io laggiù guardai:
nulla ancora e nessuno, occhi, vedeste.
Chiesero i sogni di rovine: - Mai
non giungerà? - Gli scheletri di piante
chiesero: - E tu chi sei, che sempre vai? -
Io, forse, un’ombra vidi, un’ombra errante
con sopra il capo un largo fascio. Vidi,
e più non vidi, nello stesso istante.
Sentii soltanto gl’inquieti gridi
d’uccelli spersi, l’uggiolar del cane,
e, per il mar senz’onde e senza lidi,
le péste nè vicine nè lontane.
tutto! sommerso! Era un gran mare piano,
grigio, senz’onde, senza lidi, unito.
E c’era appena, qua e là, lo strano
vocìo di gridi piccoli e selvaggi:
uccelli spersi per quel mondo vano.
E alto, in cielo, scheletri di faggi,
come sospesi, e sogni di rovine
e di silenzïosi eremitaggi.
Ed un cane uggiolava senza fine,
nè seppi donde, forse a certe péste
che sentii, nè lontane nè vicine;
eco di péste nè tarde nè preste,
alterne, eterne. E io laggiù guardai:
nulla ancora e nessuno, occhi, vedeste.
Chiesero i sogni di rovine: - Mai
non giungerà? - Gli scheletri di piante
chiesero: - E tu chi sei, che sempre vai? -
Io, forse, un’ombra vidi, un’ombra errante
con sopra il capo un largo fascio. Vidi,
e più non vidi, nello stesso istante.
Sentii soltanto gl’inquieti gridi
d’uccelli spersi, l’uggiolar del cane,
e, per il mar senz’onde e senza lidi,
le péste nè vicine nè lontane.
Nella Nebbia - Primi Poemetti - 1907
Giovanni Pascoli
Non posso negare che la nebbia mi fa paura ,certo le tue foto sono molto rassicuranti addirittura la rendono piacevole!!!!!!!!!!
RispondiEliminaThis looks like a forrest where Angels dwell :)
RispondiEliminala nebbia sa di mistero,mi piace molto,se non guido,una srena notte
RispondiEliminaMolto etereo. Oggetto difficile ma fotografato bene.
RispondiEliminaE' l'unica poesia che ricordo interamente a memoria.
RispondiEliminaGli scenari sono belli...ma per chi guida con la nebbia, per andare a lavorare, è tragico.
Que hermosas fotos, Sciarada, me recuerdan Sintra, muy cerca de Liboa en Portugal, bosques y carreteras de ensueño.
RispondiEliminaun saludo
Felisa
There's mist and mist. This one is beautiful, but when you meet a thick one on the road, it's not as good.
RispondiEliminaWonderful photos, Sciarada !
RispondiEliminaGoogle tranlating of your writin is not very good but I can understand this poetry.
I agree with my bloggerfriend Hpy. mist is not very good when we are driving.
Wonderful nature and trees! I love the angle of the photos of the tress, just great.
RispondiEliminaWish you a blessed day:-)
Beautiful images Charade, so atmospheric with the fog.Every one was a pleasure to look at.
RispondiEliminaMolto bello ! mi sembra un po freddo già !
RispondiEliminaFabulous pictures... I love seeing fog... We just returned from the mountains of KY. While there, we captured a great picture of the fog in the valley below us (since we were higher in the mountains). I'll post that on an upcoming blog.
RispondiEliminaBetsy
Que bello lugar, algo misterioso.
RispondiEliminaIncredible place, look perfect for a relaxing moment and excellent for a photographic session. In the hills Near Mexico City there is a very similar place, call it Desierto de los Leones. Saludos.
RispondiEliminaCharade Hi ! These shots of the woods in the mist are beautiful...!
RispondiElimina...la nebbia a volte sa rivestire l'anima che soffre nascondendola alle iniquità del mondo...le sue foto signora, parlano a coloro che sanno ascoltare...grazie di tanta sensibilità...abbraccio velato...
RispondiElimina...e tutto involve il bene mio grigia coltre di nebbia...
RispondiEliminaLa nebbia è nebbia, non può sfuggire la sua natura...
EliminaVedo la tua poesia e ne rilancio due mie...
RispondiEliminaCome se nebbia fossi
Lui ama la nebbia
e ad esso scriverò come se nebbia fossi
come se di me parlassi.
Descriverei il mio mondo
parlerei delle mie infinitesimali particelle
fatte d'acqua e d'aria.
Discorrerei di come sono densa e profonda tra il mio bianco puro
e la sua ombra più scura.
Ma c'è una cosa che la gente non sa
che oltre il mio abbraccio
che fa tremare più della morte
oltre il mio pericoloso gioco che copre
ciò che viene dopo.
Io sono viva!
E mi posso accendere di una luce tutta mia.
Ti posso far parlare con il vostro proprio profondo io.
Se soltanto lo si volesse.
Nascondendo il mondo che ci circonda.
L'inafferrabile, l'inespugnabile, il magico
io vi potrei far vedere
ma c’è bisogno che ci si fidi di me.
Delle mie fredde mani per farsi cullare,
e il mio respiro fatto di muschio e polvere
dentro la pelle ti deve arrivare
anche da vestiti, senza rabbrividirne.
Se si cerca una realtà, una logica, una risposta oltre ciò che dirò
nella mia spuma trasparente di certo non la si troverà, e solo dentro se stessi che si è nascosta.
E ora.. respiratemi
se volete toccatemi
se ci riuscite amatemi come solo pochi sanno fare.
Quei pochi non hanno mostrato fede
solo fra le pieghe e di un caldo corpo.
Afferratemi e trattenetemi
sapete posso divenire ciò che volete io sia.
Basta chiudere gli occhi.
Io non sono ne buona ne cattiva e solo lui può darmi un valore.
Solo chi crede nella mia magia.
La nebbia
La nebbia si avvicina al volgere della notte
portando con se gelo e morte.
Coprendo fittamente ogni cosa e facendo apparire
solo ciò che essa vuole.
Solo il sole schiaccia la nebbia
ma il sole non è presente.
La luna che è lì soggiace impotente sospinta indietro
da un recinto di stelle.
Le nuvole le cingono le vesti mentre ella piange mestamente
bagnando così l’orizzonte.
Morfeo alza le braccia in segno di resa
mentre l’alba e l’aurora gli danno il buongiorno.
Ora anche la nebbia si alza
e ritorna la luce
al comando del sole.
Asciugando così ogni lacrima della dolce luna chiara.
A cui teneramente bacia la mano
mentre essa sorrise soave
ora finalmente.
Mentre essa cala dormiente.
Ma che bel regalo hai fatto al mio blog, sono davvero molto belle le tue poesie e ricche di pathos; un ottimo rilancio il tuo. Grazie Anna, buona domenica!
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