" ... La più bella virtù dei popoli barbari, l'ospitalità, scompare affatto in quei celebri villaggi del Nilo, dove abbondano ciceroni, interpreti, albergatori e compiacenti mercurii. Nella Nubia invece, raramente frequentata dagli Europei , il tipo primitivo si conserva in tutta la sua semplicità. L'ospitalità, il disinteresse, e sopra tutto la sobrietà, sono virtù che sorprendono piacevolmente il visitatore di quelle ignorate contrade. Le capanne d'un villaggio nubiano s'aprono tutte allo straniero, le cui orecchie non sono più assordate dal continuo grido baksciseli, bakschisch (la mancia, l' elemosina) che Io perseguitavano |n Egitto. È difficile per un Europeo formarsi un' idea della sobrietà dei Nubiani. Abituati dalla miseria e favoriti da una naturale robustezza che sfida le privazioni e gli stenti, ignari d'altronde di tutte le delicature del vivere civile, essi domandano al più meschino nutrimento la forza di sopportare fatiche ...
... Con tre o quattro dozzine di datteri e poche gocce d'acqua putrefatta, un Nubiano scorterà i vostri cammelli nel deserto, camminando per dodici ore continue sotto un sole infuocato, colla testa ignuda e sopra un terreno di sabbie che brucerebbe le suole delle nostre scarpe.
La stessa vigoria che fa resistere i Nubiani alla fatica, li sostiene anche contro al dolore; e m'avvenne talvolta di vederne sopportare cento colpi di bastone con impassibile sofferenza e in uno sdegnoso silenzio. Da ciò possiamo formarsi un'idea del partito immenso che si potrebbe cavare da uomini siffatti, ove fossero retti da un capo intelligente e risoluto. Nè mancan essi d'una sufficiente dose d'ingegno naturale. Molte centinaia di Nubiani abbandonano ogni anno la loro patria, e si recano al Cairo, a Costantinopoli o nella Siria, per esercitarvi la professione di domestici; l' attività e fedeltà loro sono in que' paesi divenute proverbiali. L' agricoltura e le altre arti necessarie alla vita possono dirsi in Nubia affatto nell'infanzia: ogni famiglia non coltiva se non ciò che. le è assolutamente necessario per campare la vita e pagare i tributi al governo. I villaggi non constano che d' un piccolo numero di casolari, grossolanamente fabbricati in mattoni crudi; la sola porta e qualche rozza fessura nelle pareti servono a dar aria e luce all'unica camera dove s'accolgono confusamente uomini, donne, fanciulli e gli animali domestici. Non vi hanno moschee od oratorii, tanto frequenti in ogni paese maomettano, se non nelle principali borgate. In generale la religione musulmana non trova in Nubia che assai tiepidi credenti. Le cinque preghiere quotidiane sono quasi sempre dimenticate, e le abduzioni di precetto omesse ancor più di frequente per la preferenza accordata alle unzioni ... "
Viaggio in Egitto, nel Sudan, in Siria ed in Palesstina - 1850 - 51
Emilio Dandolo
" ... la più bella virtù de' popoli barbari, l'ospitalità, scomparve nella maggior parte de' villaggi del Nilo. Nella Nubia invece frequentata di rado dagli europei si conserva nella sua semplicità il primiero tipo: l'ospitalità e soprattutto la sobrietà sono virtù che sorprendono il visitatore di quelle ignorate contrade: le capanne d'un villaggio nubiano apronsi tutte allo straniero, le cui orecchie non assorda più l'incessante grido del bakscisch, ossia mancia, che lo persegue in Egitto ... "
Viaggio nell'Egitto e nell'Alta Nubia - 1859
Giuseppe Forni
" ... Quell'oasi abbondavadi uno splendore energico, che aveva messole sue grandi radici in terra d'Africa. Prendemmo la feluca e andammo a visitare un villaggio nubiano. Vedevo gli scurissimi indigeni scendere sulle loro piccole imbarcazioni le correnti quiete del Nilo, sfruttando con abilità, la debole brezza. E sulle rive, le palme stormire per il dolce vento.
La nostra barca era molto lenta, eppure si chiamava Concorde. Feci notare la cosa al nocchiere imbastendo una stentata conversazione in inglese e ci ridemmo sopra. Mi disse che il termine ' Nubia ' significava ' oro '. I nubiani, in genere, non usano né l'arabo, né l'inglese, ma hanno conservato la loro lingua.
Le terre in cui vivevano, a causa dell'aumento del livello dell'acqua provocato dalla costruzione della Diga Alta di Assuan, erano state sommerse. Moltissimierano i siti archeologici perduti per sempre. La gente, invece, si era trasferita sulle isole del fiume ... "
Sly - 1998
Banana Yoshimoto
traduzione Alessandro Giovanni Gerevini
I'm amazed at some of these house, colour, people and detail shots! Great images and fantastic post indeed!
RispondiEliminaCiao Sciarada m.a. ,la realtà di queste foto è impressionante,ottimo reportage
RispondiEliminaBeautiful photos that offer fantastic windows into a culture so different from my own. Good work.
RispondiEliminaSimple life can be so beautiful. I love the pictures. It looks like life has stood still for us to marvel at the beauty of the land of the Pharaohs.
RispondiEliminaThere are so many great elements in this post!
RispondiEliminaI love...
... the people. Especially the children!!!
... the colours and textures...
... the DONKEYS! How adorable!
So colorful, very nice.
RispondiEliminaHello Sciarada
RispondiEliminaI like this pictures....especially the children,
it's a very nice serie.
warm greetings from Holland.
Joop x
viaggi che risvegliano non poche riflessioni...decisamente bei viaggi fuori e dentro noi!! bellissime foto!
RispondiEliminaInteressante questo popolo nubiano che non conoscevo. Grazie Sciarada.
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