Il Natale è la festa più avvolgente e coinvolgente della cristianità tanto da affascinare anche chi cristiano non è, tra i suoi simboli più rappresentativi, oltre al presepe, c'è l'albero decorato che va a disegnare la venuta di Cristo. La Pasqua invece è la festa più importante, il fulcro, il cuore della religione cristiana che celebra la primavera ovvero la rinascita che segue il sacrificio della morte e l' albero che germoglia e si veste di nuove gemme, diventa l'Albero della Vita citato nella Bibbia :
" Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. "
Genesi 2, 9
" Ecco l'uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell'albero della vita, ne mangi e viva sempre! "
Genesi 3, 22
" Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. A chi vince io darò a mangiare dell’albero della vita, che sta nel paradiso di Dio "
Apocalisse 2, 7
" E in mezzo alla piazza della città e da una parte e dall'altra del fiume si trovava l'albero della vita, che fa dodici frutti e che porta il suo frutto ogni mese; e le foglie dell'albero sono per la guarigione delle nazioni. "
Apocalisse 22, 2
E si traduce nella Croce di Cristo
" Nell'albero della Croce tu hai stabilito la salvezza dell'uomo,
perché donde sorgeva la morte di là risorgesse la vita,
e chi dell'albero traeva vittoria, dall'albero venisse sconfitto, per Cristo nostro Signore. "
Prefazio dell' Esaltazione della Santa Croce
che viene magistralmente raffigurata a tempera e oro, da Pacino di Bonaguida, in una tavola cuspidata di stile francescano risalente al 1305 - 1310; commissionato dalle Clarisse del convento di Monticelli, il dipinto fu spostato nel 1531 in seguito al trasferimento delle suore in Via dei Malcontenti. Nel 1808, a causa della soppressione napoleonica degli ordini e delle corporazioni religiose, fu trasferito nella vicina Montedomini, dove fu ritrovato nel 1849; venne così portato alla Galleria dell'Accademia di Firenze che è la sua attuale sede.
L'opera riproduce figurativamente il Lignum Vitae, un libretto di meditazioni sull' Arbor Vitae Crucifixae Jhesu Christi - Albero della Vita Crocifisso di Gesù Cristo, scritto da Bonaventura da Bagnoregio.
Quest'Albero della Vita con connotazioni naturalistiche di carattere miniaturistico è riccamente decorato e complesso, si legge dal basso verso l'alto, da sinistra verso destra.
Si inizia con delle scene della Genesi:
A sinistra
La creazione di Adamo
La creazione di Eva
Dio indica ad Adamo ed Eva l'albero proibito
La tentazione di Adamo
Al centro
La collina del Golgota, che funge da radice dell'albero, da cui fuoriesce Bonaventura da Bagnoregio con il mano il Lignum Vitae.
A destra
Il peccato originale
Il rimprovero di Dio
La fonte dei quattro fiumi del Paradiso Terrestre
La cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre
Al piano successivo troviamo:
A sinistra
Mosè e san Francesco d' Assisi
A destra
Santa Chiara e san Giovanni Evangelista,
in mano tengono dei cartigli con scritture della Genesi, delle Lettere ai Galati, del Cantico dei Cantici e dell'Apocalisse.
Ecco poi dodici rami su sei livelli con una colorazione alternata tra il verde e il giallo-arancio a cui sono appesi 47 frutti o medaglioni che raccontano la storia di Gesù Cristo con le sue virtù trascritte sulla lunghezza dei rami:
Primo ramo a sinistra
Incarnazione di Cristo
Daniele interpreta il sogno di Nabucodonosor dei quattro regni del mondo
Annunciazione, Visitazione
Natività di Gesù, Annuncio ai pastori
Secondo ramo a destra
Circoncisione di Gesù
Adorazione dei Re Magi
Presentazione di Gesù al Tempio
Strage degli innocenti e fuga in Egitto
Terzo ramo a sinistra
Battesimo di Cristo e Cristo nel deserto
Cristo tentato da Satana e angeli
Cristo ridona la vista al cieco nato e piscina probatica
Trasfigurazione
Quarto ramo a destra
Orazione di Cristo nell'orto di Getsemani, Cristo buon pastore
Resurrezione di Lazzaro
Entrata di Cristo in Gerusalemme
Lavanda dei piedi e Ultima Cena
Quinto ramo a sinistra
Giuda riceve il compenso per il suo tradimento
Orazione di Cristo nell'orto di Getsemani e Cristo sollecita i discepoli a vegliare e pregare
Bacio di Giuda
Morte di Giuda e cattura di Cristo
Sesto ramo a destra
Negazione di Pietro e Cristo davanti ad Anna
Cristo davanti a Caifa
Cristo davanti a Pilato e san Pietro
Flagellazione di Cristo e Cristo condannato a morte
Settimo ramo a sinistra
Cristo deriso e salita di Cristo al monte Calvario
Cristo inchiodato alla croce e soldati si contendono la tunica di Cristo
Crocifissione di Cristo
Cristo abbeverato di fiele
Ottavo ramo a destra
Morte di Cristo con la Madonna, san Giovanni evangelista e due soldati
Longino trafigge il fianco di Cristo con la lancia
Compianto sul Cristo morto, Dio Padre e due angeli mostrano la veste di Cristo macchiata di sangue
Cristo nel sepolcro
Nono ramo a sinistra
Discesa di Cristo al Limbo
Angelo della resurrezione e Noli me tangere
Cristo regge una verga fiorita e apostoli
Apparizione di Cristo risorto agli apostoli
Decimo ramo a destra
Ascensione di Cristo
Cristo seduto alla destra di Dio Padre con angeli e santi
Pentecoste
Cristo rimette i peccati agli eletti
Undicesimo ramo a sinistra
Resurrezione dei morti
Divisione degli eletti dai dannati (Giudizio Universale)
Caduta dei dannati
Incoronazione di Maria Vergine
Dodicesimo ramo a destra
Cristo circondato dalla Madonna, dagli Apostoli e da angeli
Cristo seduto alla destra di Dio Padre con gli apostoli
Cristo fons vitae
Sulla cuspide
Santi, Profeti e Beati sugli scranni e le schiere angeliche degli Arcangeli, Serafini, Cherubini, Legioni e all'apice a simboleggiare il 48° frutto che manca nel 12° ramo: il paradiso con la Madonna e Gesù Cristo in gloria seduti sui troni.
Sul tronco dell'albero
La crocifissione di Gesù Cristo con due rivoli di sangue che sgorgano dalle ferite ai piedi ed irrorano simbolicamente il Golgota sottostante.
Durante le festività pasquali l'Albero della Vita entra anche nelle nostre case e lo rappresentiamo con rami di ulivo benedetto la Domenica delle Palme, di melograno, di ciliegio, di albicocco, di pesco, di melo e di mandorlo, decorati solitamente con uova dipinte, pulcini, uccellini, coniglietti, pecorelle, farfalle, coccinelle, api, chiocciole, fiori, fiocchi e coccarde, e con tutto ciò che la fantasia suggerisce.
Nel 1945 Volker Kraft, a Saalfeld sua città natale, vide un bellissimo Albero di Pasqua e ne rimase talmente colpito che nel 1965, con la voglia di regalare la sua stessa emozione ai figli, decorò un piccolo albero di mele del suo giardino con 18 uova di plastica colorata che negli anni successivi aumentarono con la crescita dell'albero; Volker, sua moglie Christa e i loro figli nel corso del tempo usarono anche le uova vere svuotate dal contenuto e dotate di un piccolo listello per essere appese, alcune furono dipinte con tutti i colori disponibili in casa, alcune furono ricoperte da lavori all'uncinetto in diversi colori e modelli e su altre vennero attaccate le diapositive dei nipoti; sul tronco dell'albero dipinsero coccinelle e maggiolini, aggiunsero poi altri animali come tartarughe, pesci, maialini, piccoli topini e rane, la collina intorno all'albero fu disseminata di bulbi di croco creando un spettacolo gradevole che attirò l'attenzione della stampa, della radio e della televisione rendendo noto Volker Kraft come uomo uovo.
Buona Domenica delle Palme a tutti!
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