Il fatto che voi vediate le stesse cose che vedo io e che con il vostro assenso confermiate che non ho, per nulla, per niente e per non sia mai le traveggole, mi riempe di soddisfazione; ma ora il gioco si fa più duro: riuscite a vedere l'anaconda mamma, il ramo che in orizzontale taglia la foto a metà, strisciare con ansia verso giù per cercare il suo piccolo e il piccolo, nell'angolo in basso a sinistra che, sotto le foglie verdi con una parte del corpo incurvato su una pietra, sale in direzione contraria per nascondersi dalla mamma?
Pagine
▼
mercoledì 9 aprile 2025
martedì 8 aprile 2025
Fraganza di fresie
"... Il sole inondava la stanza dalle due finestre esposte a est e affacciate sulla baia e una porta aperta dava sul giardino colmo di delizie e specialmente di fresie. La loro dolce e delicata fragranza pervase le narici estasiate di Mrs Wilkins. A Londra le fresie erano al di sopra delle sue possibilità; talvolta entrava in un negozio e ne chiedeva il prezzo solo per poterne prendere un mazzo e sentire il profumo, ben sapendo che poteva arrivare persino a uno scellino per tre fiori. Qui ce n’erano dappertutto, spuntavano in ogni angolo e tappezzavano le aiuole delle rose. Straordinario pensare di poter raccogliere intere bracciate di fresie. E con un sole stupendo. E indossando abiti estivi il primo di aprile! ..."
Un incantevole aprile - 2017
Elizabeth von Arnim
Traduzione Chiara Codecà
lunedì 7 aprile 2025
Passeggiata tra le fresie
" Si racconta che una sera un re che amava le piante, al ritorno da un lungo viaggio, decise di fare una passeggiata in giardino. Si ricordava di aver dato istruzioni precise ai giardinieri, tuttavia, scoprì con tristezza che i suoi alberi e arbusti, parecchi dei quali aveva piantato egli stesso dopo molto lavoro, stavano morendo. Angosciato, domandò loro cosa stava succedendo.
La Quercia gli disse che stava morendo perché non poteva essere così alta come il Pino. Il Pino in agonia si lamentava di non dare uva come la Vite. Sotto la pergola, la Vite moriva di rabbia perché non poteva fiorire come la Rosa; mentre la Rosa rimpiangeva di non essere forte come la Quercia.
Anche al re venne voglia di piangere.
Guardando verso l’angolo più remoto del giardino, vide che stavano crescendo moltissimi fiori, di tutti i colori e traboccanti di salute ed energia.
Il re si avvicinò alle Fresie che fiorivano più fresche che mai.
Domandò: «Com’è che crescete così floride lontane dalla fonte e probabilmente dimenticate dalla cura dei miei giardinieri?».
I fiori risposero: «Noi abbiamo sempre supposto che quando ci avete piantate volevate che fossimo Fresie. Se aveste voluto una Quercia o una Rosa, avreste piantato una Rosa o una Quercia. In quel momento abbiamo capito che il nostro modo di ringraziarvi della vita era essere le migliori Fresie che potevamo… E così abbiamo fatto»."
Le tre domande della felicità
Jorge Bucay
Traduzione Doria Irene Rindone
domenica 6 aprile 2025
L'ordine della Quinta Domenica di Quaresima
Gli intrighi della nostra Geltrude e di Livia vengono alla luce ed è con la festa della Quinta Domenica di Quaresima, in cui si esegue il rito della Velatio Crucis, che parte l'ordine d'arresto per la fattucchiera:
" ... Se le conseguenze che derivarono dall'arresto di lui fossero state men triste, vi sarebbe da rallegrare il lettore colla narrazione dell'esame fattogli e delle sue risposte; ma basti sapere che avendo confessato quanto eragli avvenuto; fu provato agevolmente che la sua padrona inviava alla Livia un'imagine per compiere un incantesimo. Ne fu quindi dato parte nella giornata al padre Egidii, Inquisitore generale del santo Uffizio di Firenze: il quale, passata la festa della domenica, ordinò l'arresto della Livia nel giorno di poi ... "
La Signora di Monza. Storia del secolo 17. Ed. illustrata -1840
Giovanni Rosini
Velatio Crucis
Diffusore con rosmarino
Per la religione cristiana il pentagramma simboleggia i cinque sensi, cinque delle gioie di Maria, cinque delle sue virtù e le Cinque Piaghe di Cristo, inscritto in un cerchio diventa un pentacolo e simboleggia l'amore di Dio che circonda i quattro elementi acqua, aria, terra e fuoco più lo Spirito.
Lieta Quinta Domenica di Quaresima
Il reel sull'accensione della quinta candela potrà vederlo solo chi mi segue su instagram e non per mia scelta.
Per ulteriori informazioni
sabato 5 aprile 2025
Di agrumi, di rami e di cuori di luce
Nella foto lo vedete il cuore di luce in alto a destra? 💖
"Nel mese d'Aprile, quando sendo cessati li rigori del freddo, l'Aere è ben temperato, nel potar, che si fanno gl'Agrumi d'ogni sorte, si scelgono à bello studio da qualsivoglia Pianta, que'ramicelli, che sono più lissi, e più dritti, che non eccedino l'altezza d'un piede Questi di fresco ricisi in questa maniera si piantano, si raschia la scorza da basso due, o tre dita, se li taglia la cima, si distaccano li fiori, se ve ne sono, poi si cacciano sotto terra, che sia grassa, ben stagionata, come altre volte dicemmo, apparecchiata prima à questo effetto, ne si pongon lontano l'uno dall'altro più di due Piedi, e che non sopravanzi più di quattro dita.
Questi appigliati, vogliono esser spesso superficialmente zappatı, e con l'acqua ogni sera innaffiati, & espurgati in particolare dall'herbe nocive, & in questo modo coltivati,ſ s ſarranno Cedri, derivati da cotale spetie dopo il terzo Anno, e se Limoni, ò simili in capo di cinque Anni produrannomil frutto: questa regola però fallisce negl'Aranci, i quali per esser duri di legno, difficilmente s'appigliano, onde è di mestiere, à diseminarli, come già dicessimo, ò per hauerli più presto, d'inestargli sopra gl'Adami."
Il giardino de' fiori 1650
Agostino Mandirola
venerdì 4 aprile 2025
Il pellicano di zagara
Ora ditemi se questo fiore di zagara non assomiglia a un pellicano con la bocca aperta intento a ingoiare, accompagnandoli con la lingua, i pesci che ha catturato.
giovedì 3 aprile 2025
Il vento d'aprile
"... Stava acciambellata, gli occhi chiusi, forse sognava, e all'improvviso saltò con un balzo in avanti come un pallone calciato da un piede invisibile e abbaiò, all'improvviso, inseguendo il vento d'aprile che odorava di zagara. Certo stordiva, quel profumo, riempiva le narici, la testa, lo stomaco e accresceva la mia pigrizia come un buon pasto abbondante: ero seduto sul muretto del vicolo di casa e annusavo il vento che scappava inseguito dal mio cane ..."
La festa del ritorno
Carmine Abate
mercoledì 2 aprile 2025
L'incontro con un gatto fulvo
"... Si accorse di essere giunto in una piazza che non conosceva. Un gatto fulvo sbucò da un vicolo e, nel vederlo, si immobilizzò per qualche istante, osservandolo con sospetto. Quindi si voltò di scatto e tornò velocemente da dove era arrivato ..."
Il mistero di Abbacuada
Gavino Zucca
Ho incontrato questo meraviglioso gatto fulvo a cui mancava l'occhio e parte dell'orecchio sinistro; chi sa quale disavventura avrà dovuto affrontare per sopravvivere in strada.
martedì 1 aprile 2025
Il Pesce d'Aprile per il Baccalà
Tito Livio Cianchettini, sul finire del 1899 cedette a Filiberto Scarpelli "Il Travaso delle Idee", un settimanale umoristico con il motto, "Accidenti ai capezzatori", ispirato dall'attività dei contadini che per condurre gli animali al lavoro li imbrigliavano con la capezza.
Sul numero 13 del 31 marzo 1829 apparve un articolo sul Pesce d'aprile che vi ripropongo dopo 96 anni:
" Pompeo Baccalà era molto conosciuto nei principali alberghi delle più grandi città d'Italia a causa della sua professione di commesso viaggiatore che l'obbligava a soggiornare ora in un posto, ora in un altro.
Per coloro che volessero sapere quale « articolo » Pompeo Baccalà presentasse ai suoi clienti, diremo che egli era commesso viaggiatore in transatlantici. La sua clientela era vasta ed affezionata, ragione per cui bastava che egli si presentasse, perchè la commissione fosse sicura.
- Buongiorno, caro chente. Ha bisogno di nulla? Sì, qualche cosa mì occorre - Benissimo. Osservi. Abbiamo un nuovo tipo di transatlantico, speciale della ditta; 36.000 tonnellate: 24 nodi all'ora; 6° scialuppe di seta... E così dicendo, Baccalà mostrava un campione di closso del mare, - No, - rispondeva, per esempio, il cliente - lo desidererei con la bandiera in cotone, perché il tipo economico non va di più. - Abbiamo per l'appunto il tipo B. che costa dici lire in meno cioè: soltanto: 36 854 620 lire. Una vera occasione. Sì questo mi va. Concludeva il commerciante. Me ne ordini, allora, una flotta e mezzo. E così, uno dopo l'altro, l'alacre Baccalà concludeva i suoi affari, guadagnandosi l'onesto pane quotidiano.
La sera del trentuno marzo, sotto un'acqua torrenziale, Pompeo Baccalà. arrivò a F.. e chiese alloggio, come d'abitudine, all'albergo del sospiro incatenato. n- Oh, buonasera, signor Baccalà. E' stato a mollo questa sera, eh?! Esclamò il direttore dell'albergo, andandogli incontro sorridendo. - Già rispose Baccalà, sono tutto un umido. Bah, vuol dire che adesso mi cambierò. Mi assegni la mia solita stanza.
Oh mi dispiace tanto - interruppe il direttore rammaricandosi. - La sua solita stanza questa sera è stata affittata a due sposi che verranno as occuparla per passarvi la loro notte di nozze. - Accidenti - disse, contrariato Baccalà. Sono fritto. Quella è l'unica camera veramente comoda. - Per questa sera, abbia pazienza. Le assegnerò la camera accanto che è la migliore delle disponibili. Va bene. Ma avendo due sposi nella camera accanto temo di passare la notte - pensò Baccalà - in bianco. Speriamo bene concluse e salì per raggiungere la propria stanza.
Poco dopo sentì picchiare all'uscio - Signor Baccalà, secco? - disse la cameriera, una bella ragazza livornese, entrando. - No, perché sono gia seccato! - rispose Baccalà alla livornese. - Scusi, volevo mettere in ordine tutto! - E così dicendo., la cameriera si pose a rassettare la stanza. - Povero signor Baccalà! Stasera sentirà che musica ci sarà nella camera attigua!... - Ed io invece... starò solo come un baccalà qualunque.
Il commesso viaggiatore in transatlantici si era da poco coricato, quando udì dei passi sulle scale. Poco dopo, gli sposi attesi entravano nella camera accanto trasformata, per l'occasione, in camera nunziale.
Baccalà attendeva da un momento all'altro di udire rumore di baci, paroline dolci, sospiri, scricchiolii... tutti quei rumori, insomma, che generalmente soglions udire in una camera di sposi la notte delle nozze. Passò un quarto d'ora, mezz'ora, due ore! Nulla ! La notte trascorse nel silenzio e nella calma più profonda. Soltanto un duplice russare che durò fino al mattino, turbò la quiete dell'Albergo del sospiro incatenato. Baccalà non sapeva spiegarsi il mistero di quel silenzio.
Il direttore dell'albergo aveva a bella posta dimenticato di prevenire Baccalà che i due sposini in questione, non erano freschi sposi, ma una coppia di vecchietti che avevano voluto celebrare le loro nozze d'oro, dormendo nella stessa camera d'albergo in cui cinquant'anni prima essi avevano trascorso la loro prima notte di nozze, la vera...
E così Baccalà, che stava sulle spine, guardando nel buco della serratura, si accorse alfine del pesce che il direttore dell'albergo gli aveva fatto per il il primo aprile, pesce che giriamo ai nostri lettori maliziosi, i quali speravano che questo racconto di Baccalà fosse salato, e invece, saranno restati di stucco fissi."
Chl
Il Travaso delle Idee
Lieto Pesce d'Aprile!