Oestara o Ostara nome scelto nel 1974 da Aidan A. Kelly, "Alban Eiler - Luce della Terra" o ancora Eastre, Eostar e Eostre, sono tutti termini usati per indicare la festa dell'equinozio di primavera in cui si verifica il perfetto equilibrio tra la notte e il giorno, in cui si celebra il predominio che la luce prende sul buio, il risveglio, la rigenerazione e il rinnovamento della natura, è il momento della danza della fertilità, della nascita e della crescita sia fisica che spirituale, è il tempo dell'azione in cui i sogni che si sono progettati vengono realizzati.
I simboli di Oestara, tipici della Pasqua cristiana, sono la lepre, la cui fertilità si diffonde mentre corre libera per i campi e sfocia in una considerevole capacità procreativa e l'uovo emblema dell'Uovo Cosmico (vedi Omne vivum ex ovo) che custodisce al suo interno il fermento vitale insito nel tuorlo nutrito dall'albume e che aveva anche il potere di una piccola ricchezza per le donne contadine che lo vendevano a coloro che avevano esaurito le loro scorte alimentari consumate durante l'inverno.
Una leggenda del 1889 racconta che la dea Eostre durante una passeggiata trova un uccellino ferito e presa dalla compassione decide di trasformarlo in una lepre per permettergli di andare alla ricerca di una tana in cui potersi rifugiare per il resto dell'inverno, nella trasformazione però la lepre non perde la capacità dell'uccellino di fare le uova, così le dipinge con i colori dell'arcobaleno e le dona come ringraziamento alla dea che gli ha salvato la vita (vedi Il Coniglietto Pasquale).
A menzionare il termine Eostre per la prima volta è Beda il Venerabile in "De temporum Ratione" risalente al 725 d. C.
"Eosturmonath ( che indica il mese di Aprile in Gran Bretagna) ha un nome che è ora tradotto - mese pasquale - e che una volta era usato in onore di una dea dal nome di Eostre, che era celebrata durante questo mese.",
ma il culto di una dea con questo nome storicamente non è accertato ed è Jacob Grimm a consolidare la sua figura leggendaria nel 1835 in "Mitologia tedesca" dove sostiene che Eostre sia la derivazione di una certa dea Austro, la matrice che ne forma il nome "aus - aes" significa "est" ed è pertanto legata alla nascita del sole e al calore vitale che sprigiona.
Infine c'è solo da aggiungere che per tradizione l'erba sacra di Oestara è il trifoglio rappresentata con il simbolo della triscele e che durante il giorno dei festeggiamenti si possono trarre dei presagi sul futuro osservando il modo in cui la lepre corre nei campi e presagi sulla durata della fruttificazione della terra accendendo dei fuochi e notando per quanto tempo ardono, più è lungo il tempo in cui bruciano, più a lungo la terra elargirà i suoi frutti.
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© Sciarada Sciaranti
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Ampissima relazione sull'equinozio di primavera accompagnata da splendide immagini, ben fatto Sciarada!!!!
RispondiEliminaVery nice story ... please have a good week..
RispondiEliminaimmagini che rendono ancora più speciale la neonata primavera, complimenti
RispondiEliminaCiao, Sciarada !
RispondiEliminaJ'aime beaucoup la première image. C'est curieux comme le lapin est le symbole de Pâques dans plusieurs pays, Pas en France, C'est plutôt, l'oeuf, une cloche, ou la poule.
mi piace molto questo tuo escursus sul significato della primavera che avevamo un po perso
RispondiEliminaBellissima questa tua magica rappresentazione della primavera, tra miti e leggende legate alla Terra e ai suoi frutti.
RispondiEliminapiace !
RispondiEliminagrazie mille per tuo passegiata a Brussels !
ti auguro un super stupendissima primavera
anni
L'equinozio di primavera come l'equinozio in amore. Solo che in amore dovrebbe durare tutti i giorni della vita.
RispondiEliminaBuona primavera Scia:-)
Oggi auguro a te buona primavera cara Sciarada.
RispondiEliminaTomaso
Le immagini sono stupende!
RispondiEliminaSciarada ho faticato un po' a leggere i caratteri azzurri sul blu...
Baci
Bello e interessante il post e bellissime le cartoline d'altri tempi.Buona settimana!
RispondiEliminaHello Sciarada.
RispondiEliminaNow I understand why the symbolism related to the hare.
Bye