All'interno del manoscritto irlandese Ms Rawlinson B.502, risalente al XII secolo, è conservato un poema lirico composto nella prima metà del IX secolo e attribuito al leggendario capo dei Fianna: Fionn mac Cumhaill (vedi Le voci delle colline), il quale, attraverso l'arte poetica, spiega ad un suo sottoposto che uscire per rifornirsi d'acqua è ora possibile senza più alcuna difficoltà perché l'inverno si è concluso, il freddo è passato ed è finalmente sopraggiunta l'estate (Per i celti e i loro discendenti l'anno era diviso in due parti inverno ed estate - vedi Samhain , Beltane e Litha ).
1
" L'estate è venuta, esuberante, libera,
fa incurvare il bosco ombroso;
salta la cerva, veloce, sottile,
e liscio è il percorso delle foche.
2
Dolce canzone canta il cuculo,
induce a sonni lievi;
saltellano gli uccelli sulle placide colline
e balzano gli agili cervi grigi.
3
Il caldo ha invaso la tana del cerbiatto
e i cani lanciano grida armoniose;
la spiaggia sorride, bionda distesa
che inasprisce il rapido mare.
4
Suono di folli venti sulla cima
dal nero querceto di Drum Daill;
corrono levigate mandrie di cavalli
ai quali è rifugio Cúan Caill.
5
Il verde prorompe da ogni pianta,
frondosi i cespugli nel verde querceto.
L'estate è venuta, l'inverno è finito:
agrifogli contorti feriscono i cani.
6
Il merlo, erede del bosco spinoso,
canta vigorose melodie;
il mare selvaggio stanco si riposa
e salta il salmone screziato.
7
Il sole sorride su ogni terra
allontanando il brutto tempo.
Latrano i cani, i cervi s'aggruppano,
s'addensano i corvi. L'estate è venuta. "
-
1
Tánic sam slán sóer
díambi clóen cail cíar,
lingid ag* seng snéid,
díambi réid rón rían*.
2
Canaid cuí céol mbinn mblaith,
díambi súan sáim séim,
lengait éoin cínin crúaich
ocus dailm* lúaith léith.
3
Foss n-oss* rogab tess,
gáir dess cass cúan,
tibid trácht find fonn,
díambi lond ler lúath.
4
Fúam ngaeth báeth barr
dairi duib Drum Daill,
rethid graig máel múad,
díambi dín Cúan Caill.
5
Maidid glass for cach luss,
bilech doss dairi glaiss:
tánic sam. rofáith gaim,
gonit coin cuilinn caiss.
6
Canaid lon dron dord
díambi forbb caille cerbb,
súanaid ler lonn líac,
foling íach brec bedc.
7
Tibid grían dar cach tírm
dedlai lim fris-sil snom,
gárit coin, dáilit daim*,
for-berat brain, tánic sam.
Ag, daim e oss* = Sono termini che letteralmente si riferiscono alla mucca e al bue, ma nella forma poetica metaforica alludono alla cerva e al cervo:
dam allaid - bue della foresta
oss alta - bue che salta
Rón rían* = Letteralmente - percorso delle foche - è una locuzione che denota il mare, rafforzata da rìan che in termini poetici da solo indica sempre il mare.
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