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giovedì 12 giugno 2025

Il sale nella borsa del pastore

" Il tlaspi è di due specie: una ha le foglie strette - sono larghe e lunghe un dito - rivolte verso terra, divise sulla cima; uno stelo alto un mezzo piede, ma non privo di rami, ... il seme è racchiuso in una sorta di pelta e ha l'aspetto di una lenticchia, se si eccettua il fatto che è spezzettato, da cui il nome. Il fiore è biancastro. Nasce sui sentieri e nelle siepi. Il seme, di sapore aspro, fa espellere la bile e la pituita dall'una e dall'altra via; la dose in cui va preso è di un acetabolo. In clistere fa bene anche alla sciatica; in pozione fa uscire il sangue. Provoca anche le mestruazioni, ma uccide il feto. "

Storia Naturale
Plinio il Vecchio
Traduzione Paola Cosci

La Capsella bursa pastoris; in cui il genere capsella indica in latino una cassa e in cui la specie, dal greco βύρσα/biursa latinizzato in bursa - cuoio, pelle più pastoris genitivo di pastor - pastore, deve il nome alla somiglianza delle sue silique cuoriformi alle bisacce dei pastori che contenevano il sale pastorizio che veniva somministrato alle pecore per regolarne l’equilibrio idrico e favorirne l’appetito; in origine  apparteneva al genere thlaspi, ma poiché nel 1792 il botanico Friedrich Kasimir Medikus si accorse che la pianta aveva delle caratteristiche morfologiche diverse dalle altre specie, come ad esempio la forma delle silique, la inserì in quello attuale, per cui thlaspi bursa pastoris è oggi un appellativo esclusivamente storico.
Quest'erba medicinale portata in quasi tutto il mondo dai padri pellegrini è legata alla leggenda medievale di un pastore, esperto conoscitore delle erbe medicinali, che salvò una giovane donna da un'emorragia uterina somministrandole ogni ora il succo della borsa del pastore che solitamente usava per le sue pecore, ed proprio per questa sua proprietà emostatica che la pianta sostituì i farmaci non reperibili durante la Prima Guerra Mondiale.
Le sue foglie dal sapore piccante quando sono ancora tenere vengono usate per insaporire le insalate, si aggiungono anche alle frittate, alle minestre e ai ripieni, e in infuso sono utili per regolare il flusso mestruale, mentre dai suoi semi, apprezzati molto dagli uccellini, si ricava un sostituto della senape e un olio edule.
Sconsigliato l'uso della pianta alle donne in gravidanza e in allattamento, a chi assume farmaci anticoagulanti o antiaggreganti, a chi soffre di ipotensione e a chi è ipersensibile ai suoi componenti.

Capsella bursa-pastoris - Foglie

"... Ma si sono imaginati alcuni, che una medesima cosa sieno il Thlaspi, & la Bursa pastoris; nondimeno per non essere le frondi sue simili al Thlaspi, come che sieno ondeggiate da banda, & non essere il seme, come lo scrive Dioscoride & Galeno, dimostra manifestamente essere non poca differenza tra amendue...

Ma essendo detto qui di sopra della Bursa pastoris, non essedone altra memoria appresso àgli antichi, dirò delle facultà sue quello, che ne trovo dai moderni. È adunque la Bursa pastoris frigida, secca, & stittica. Et imperò giova pesta, & impiastrata con aceto à i flemmoni, & alle erisipele. Conferisce la decottione sua fatta in acqua piovana insieme con piantagine, & bolo Armeno alla disenteria, & à gli sputi di sangue. Il succo salda le ferite fresche, & l'ulcere putride, che sono dentro all'orecchie. La decottione fatta di quella, & della persicaria ristagna sedendovisi dentro i mestrui. Vale à tutti i flussi del sangue, & impero fattone frittelle, & mangiata, ristagna i mestrui, & gli altri flussi. Mettesi ne ì cerotti capitali, & in molti altri unguenti ..."

Dioscoride a cura di Pietro Andrea Mattioli

La capsella bursa-pastoris (L.) Medik. 1792, borsa del pastore originaria dell'area mediterranea, appartiene alla famiglia delle Brassicaceae; bolsa de pastor o pan y quesillo in spagnolo, shepherd’s purse o mother’s heart in inglese, hirtentäschelkraut in tedesco, bourse à pasteur in francese, conosciuta popolarmente come borsacchina, capsella, erba borsa, erba di Giuda, erba raperina; raggiunge un'altezza di 10-50 cm., ha il fusto glabro, sottile, eretto e ramificato è contraddistinto dall'odore solforato che emette quando viene strofinato; le foglie leggermente pelose che da un verde chiaro virano a un verde scuro raccolte in una rosetta basale sono pennato-partite, lanceolate, con margini dentati o lobati, le cauline amplessicauli, alterne e sessili sono più piccole; i fiori raccolti in grappoli terminali hanno i sepali verdi, gli stami gialli e quattro petali bianchi disposti a croce, i frutti sono delle silique cuoriformi che a maturazione rilasciano dei piccoli semi ovali color nocciola aranciato.

Capsella bursa-pastoris - Fiori e frutti

"Nome. Ital. & Lat. Bursa pastoris. & herba cancri. Ted. Seckel Kraut, & Tescel Kraut. Franc. Bourse de pasleur. Pera pastoris lat.
Forma. Fà i fusti ritondi, alti un palmo & mezo, i rami sottili, che nella sommità s’allargano, le foglie vicine alle radici sono simili à quelle della verbenaca: ma quelle del fusto si rassembrano à quelle del Thlasi: Ha la radice sottile ,& bianca: fà i fiori nella sommità de i rami, bianchi, da i quali procedono certe siliquette schiacciate, che; rappresentano l’imagine d’un cuore, col seme dentro minuto: chiamasi Bursa pastoris perché la sua siliqua hà la forma d’una di quelle scarselle che portano i pastori.
Loco. Nasce quasi per tutto, massime presso alle strade, & vicin’à gli antichi edificij.
Qualità. E' frigida, & secca, & stittica, & astringente.
Virtù. Di dentro. La polvere delle foglie secche con vino rosso, ò con acqua piovana dove sia estinto l'acciaio, cotta Se bevuta ferma i flussi del corpo, & del sangue per urina, & riftringe i mestrui soverchi, & vale à tutti i vitij interni nel corpo. Et alle medesime cose vale l'Acqua stillante, bevuta per alquanti giorni. La decottion fatta delle foglie in acqua piovana con piantagine & bolo armeno vale alla dissenteria, Se allo sputo del sangue: Fattene frittelle con le foglie e mangiate ristagnano i mestrui, & altri flussi.
Virtù. Di fuori. Il succo messo nel naso ferma il sangue, che n'esce, & purga le ferite fresche. Dicono che tenendosi quest'herba in mano finche si riscaldi ristagna il flusso del sangue del naso, & delle ferite. ll decotto fatto di questa pianta, & della persicaria ristagna sedendovisi dentro, i mestrui. Pesta, & messa nelle scarpe, & à piedi nudi calcata giova al trabocco del fiele.

Herbario nuovo
Castore Durante

Contiene alcaloidi come burserina, colina e tiramina; carboidrati; glucosinolati come glucobrassicina, glucotropaeolina e sinigrina; flavonoidi come diosmina, esperidina, luteolina, quercetina e rutina; proteine; tannini come acido bursinico e tannini catechici; sali minerali come calcio, ferro, magnesio, potassio; Saponine triterpeniche come glicosidi solforati e saponine steroidee; Vitamina C - K;
ha proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, astringenti, cicatrizzanti, emostatiche, vasocostrittrici.

La borsa di pastore (thlaspi bursa pastoris cl. id.) Nasce da per tutto. È fornita debolmente del principio antiscorbutico. I semi son acri quanto quelli della senape.

Saggio sulle qualità medicinali delle piante della flora Napolitana e sulla maniera di servirsene per surrogarle alle droghe esotiche
Michele Tenore

Nel linguaggio dei fiori, la borsa del pastore rappresenta la protezione, la resistenza. l'umiltà e un rametto può andare a comporre il mazzetto delle sette o nove erbe di San Giovanni, entrambi i numeri sono sacri.

N.B. Nei miei post i principi attivi delle piante, lì dove è possibile, sono elencati in ordine alfabetico e non in ordine di quantità perché lo scopo è informativo-storico e non medico.

Per chi è interessato
Brucia con le coccole il legno di ginepro

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