Risurrezione di Cristo - Messale Romano 1844 - Ambito romano - Ospedale di San Giovanni di Dio - Firenze
31 marzo 1918
Pasqua! Misericordia! Gli anni scorsi ricordo mi svegliavano le campane e quel din-don festoso mi rallegrava. "È Pasqua!" diceva Maria, e balzava dal letto e veniva a darmi un bacio e a farmi gli auguri, ancora in camicia da notte. E ci vestivamo e poi correvamo a fare gli auguri a mamma, babbo e tutti, rinnovando tante belle promesse di ubbidienza, operosità, bontà, che uscivano sincere in un giorno così bello, reso più fulgido dal sole d’aprile.
Pasqua, quanto diletto nel preparare le uova dipinte per i giochi, quanta letizia nell’abbigliarsi per la Messa solenne nella Basilica! Avevamo sempre invitati al pranzo di mezzogiorno i nostri padrini e tra un piatto e l’altro ed ai dolci si brindava allegri alla salute di tutti. Quanto erano felici babbo e mamma di averci tutti attorno a loro, di rimirarci vispi e sani, soddisfatti di quanto ci avevano dato.
Santi cari genitori miei, quanto sarete tristi ora! ora che l’avversità vi spinse lontani dalla casa! Dove siete? Quante lagrime sgorgheranno dai vostri occhi in questo dì! Ed Attilio? Ah, amare lagrime sono anco le mie! Amarissime sono perché riconosco di esservi causa di grande dolore! E volesse il Cielo che questa fosse l’ultima Pasqua di lagrime e di sangue!
Diario dell'occupazione austriaca del 1917-18 a Tesis
1995
Brigida Salvadori
Agnello pasquale in pasta di mandorle
Lieta Pasqua a tutti!
Più tardi il reel sull'accensione delle candele del Triduo Pasquale e della Risurrezione di Cristo
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