" ... Ma ecco che arrivò anche la santa Pasqua. Da parte dei superiori ci furono inviati un uovo e una fetta di pane bianco al burro a testa. Dalla città tornarono ad affluire al reclusorio le offerte.
Di nuovo la visita del sacerdote con la croce, di nuovo la visita dei superiori, di nuovo la minestra grassa di cavoli, di nuovo ubriacature e vagabondaggi: tutto punto per punto come già a Natale, con la differenza che ora si poteva già passeggiare per il cortile del carcere e riscaldarsi al solicello. C'era come più luce, più spazio che d'inverno, ma, in certo qual modo, maggiore era l'angoscia. La lunga, interminabile giornata estiva pareva farsi particolarmente insopportabile nei giorni festivi. In quelli feriali almeno era abbreviata dal lavoro ... "
Memorie dalla casa dei morti
Fedor M. Dostoevskij
Traduzione - Augusta Osimo Muggia
Resurrezione di Cristo - Pala Tornabuoni 1490 - 1498 - Domenico Bigordi Il Ghirlandaio e bottega - Gemäldegalerie - Berlino
Questa Resurrezione di Cristo nasce come retro pannello della Pala Tornabuoni realizzata da Domenico Ghirlandaio, per l'altare centrale della chiesa fiorentina di Santa Maria Novella, a partire dal 1490 e finita dalla sua bottega nel 1498 a causa della morte del pittore che avviene nel 1494.
La Pala non si trova più nella sua sede originaria, è stata smembrata in più parti e la Resurrezione oggi è conservata alla Gemäldegalerie di Berlino.
Cristo, avvolto in un tunica svolazzante (probabilmente realizzato dalla bottega) che ne indica il movimento, punta l'indice della mano destra verso il cielo dove presto ascenderà per sedere alla destra del padre mentre con la sinistra tiene il vessillo dei crociati, fluttua poggiando il piede destro arretrato su una nuvola e il sinistro in avanti per metà sulla nuvola e per metà sull'ala di un cherubino. Il sepolcro con i gradini riccamente decorati mostra sul fronte un festone su cui è appoggiato un pellicano che per la credenza popolare nutre la prole con i brandelli della propria carne e per questo è considerato simbolo del sacrificio Cristo; in un cartiglio, segue nella parte superiore, la scritta INRI - Iesus Nazarenus Rex Iudeorum. Ai lati quattro soldati romani, tratteggiati con grande cura dei dettagli nella totalità delle loro armature, realizzano quattro momenti diversi della fuga provocata dalla paura dell'evento miracoloso al quale stanno assistendo; in secondo piano a destra un soldato sta ancora a terra assonnato, quello in primo piano a sinistra è raffigurato nell'atto di alzarsi, quello di destra in primo piano scende i gradini e l'ultimo a sinistra in secondo piano è il più prossimo alla fuga. Sullo sfondo in un paesaggio dettagliato e dal gusto fiammingo a sinistrà le tre Marie procedono sulla strada che porta al sepolcro.
Auguro a tutti una serena Pasqua che sia in grado di aprire la strada della pace.
Grazie per i vostri auguri graditissimi e grazie per aver colto il mio affanno nella realizzazione di questi post non progammati in precedenza, non vi sfugge niente, siete grandi.
Per chi è interessato ai luoghi dove si trovano oggi i vari pezzi della Pala Tornabuoni:
Madonna in gloria tra santi - fronte, Santa Caterina da Siena, San Lorenzo - Alte Pinakothek - Monaco di Baviera
Resurrezione - retro - Gemäldegalerie - Berlino
Santo Stefano - Szépművészeti Múzeum - Budapest
San Pietro Martire - Fondazione Magnani Rocca - Traversetolo, provincia di Parma
San Vincenzo Ferrer e Sant'Antonino Pierozzi distrutti nel maggio 1945, nel'incendio della Flakturm Friedrichshain di Berlino
Per ulteriori informazioni
buona pasqua
RispondiEliminaCiao Sciarada,
RispondiEliminati auguro una buonussima pasqua e pasquetta e anche tutti i giirni a seguire
😉
Sempre belli e vivi i tuoi post che ridonano bellezza allo squallore della guerra
RispondiEliminaAuguri di Buona Pasqua