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mercoledì 31 ottobre 2012

Il Calendario di Coligny e Samhain, Ognissanti e Commemorazione dei Defunti

Nel novembre 1897 a Coligny, un comune francese del dipartimento di Ain, il signor Roux ritrovò in un pozzo una statua del dio Marte e 73 frammenti di una tavola bronzea risalente al II secolo d.C. su cui era stato inciso, in lingua gallica e caratteri latini, un antico calendario celtico lunisolare composto da 62 mesi complessivi ovvero: 


1 - ben cinque anni sinodici - lunari formati da 355 giorni ciascuno, distribuiti in 12 mesi di 30 giorni definiti MAT - fausti e 29 giorni definiti ANMAT - infausti, suddivisi a loro volta in due quindicine separate dalla parola ATENOVOX- di nuovo all'oscurità.

Il calendario di Coligny - Dettaglio

Ogni mese iniziava la notte della fase del primo quarto di luna, quindi la prima quindicina che comprendeva la fase del primo quarto di luna e il plenilunio veniva definita come il tempo della luce e l'ultima quindicina che comprendeva la fase dell'ultimo quarto di luna e il novilunio veniva definita il tempo dell'oscurità. 

Perciò non calcolano il tempo 
contando i giorni, ma le notti: 
le date natalizie, i principi dei 
mesi e degli anni sono contati 
facendo incominciare la giornata 
con la notte. 

De Bello Gallico VI - 18 
Caio Giulio Cesare

Il calendario di Coligny - Dettaglio

Nomi dei mesi del calendario celtico

Samonios - è composto da 30 giorni quindi un mese Mat - fausto
Dumannios - è composto da 29 giorni quindi è un mese Anmat - infausto 
Rivros - è composto da 30 giorni quindi è un mese Mat - fausto 
Anagantios - è composto da 29 giorni quindi è un mese Anmat - infausto 
Ogronios - è composto da 30 giorni quindi è un mese Mat - fausto 
Cutios - è composto da 30 giorni quindi è un mese Anmat - infausto 
Giamonios - è composto da 29 giorni quindi è un mese Mat - fausto 
Simivisonios - è composto da 30 giorni quindi è un mese Anmat - infausto 
Equos - che pur essendo composto da 30 giorni è un mese Anmat - infausto
Elenbiuos - è composto da 29 giorni quindi è un mese Anmat - infausto 
Edrinios  - è composto da 30 giorni quindi è un mese Mat - fausto
Cantlos - è composto da 29 giorni quindi è un mese Anmat - infausto

più

2 - due mesi intercalari di 30 giorni ciascuno,Quimonios e Sonnocingos inseriti ogni due anni sinodici e mezzo che servivano: 
a - per compensare il computo dell'anno lunare più breve di 11 giorni di quello solare che garantiva la corrispondenza annuale tra i mesi e le stagioni che altrimenti si sarebbe persa e ritrovata dopo un ciclo di 30 anni 
b - per vari calcoli astronomici relativi alla posizione della luna e del sole nel cielo che prevedevano a esempio il sorgere e il tramontare dei due astri, le fasi lunari e le eclissi 

E innanzitutto il sesto giorno della Luna, che segna per questi gli  inizi dei mesi, degli anni e dei secoli 
che durano 30 anni, giorno scelto perché la Luna ha già tutte le sue forze senza  essere a metà del suo corso. 

Naturalis Historia 
Plinio il Vecchio - XVI 

Il calendario di Coligny - Dettaglio

Sulla tavola di Coligny (oggi conservata nel Museo della Civiltà Gallo- Romana di Lione), che più che un calendario è un vero e proprio almanacco che ci fa capire quanto i celti fossero legati alla natura e alla ciclicità delle stagioni, due giorni dopo l'ultimo quarto di luna, nel secondo giorno della seconda quindicina di Samonios che non sappiamo con certezza se corrisponde al nostro maggio, al nostro novembre o ancora a un altro mese, si legge la scritta: Trinvx(tion) Samoni Sindiv(os) - Le tre notti di Samonios cominciano adesso; popolarmente la si associa alla festività di Samhain, l'unica citata delle quattro rilevanti, secondo le fonti medievali, per i celti che facevano parte di un ciclo cosmico chiamato Hnot - intreccio in cui uomo e natura erano uniti da un profondo vincolo di sopravvivenza. Una sorta di capodanno agricolo che James George Frazer nel 19° secolo collegò arbitrariamente alla Vigilia di Ognissanti/Halloween.  
L'iscrizione secondo l'etnologo Michel Lejeune potrebbe invece riferirsi alla festa delle 10 notti dedicata a Apollo Grannus registrata a Limoges in un'iscrizione latina del I secolo d.C.:
postvmvs dv[m]norigis f(ilivs) verg(obretvs) aqvam martiam decamnoctiacis granni d[e] s[va] p[ecvnia] d
I celti non hanno lasciato nulla di scritto, le loro tradizioni venivano trasmesse per via orale di generazione in generazione pertanto tutte le notizie che a oggi ci sono pervenute dipendono da testimonianze indirette. 

" I Romani posero fine a queste usanze, nonché ai sacrifici e alle pratiche divinatorie contrastanti con le nostre istituzioni. Così un uomo era stato consacrato agli dei, lo si colpiva alla spalla con una spada da combattimento e si divinava il futuro a seconda delle convulsioni dell'agonizzante. Non si praticavano mai sacrifici senza l'assistenza dei druidi: così talora uccidevano le vittime a colpi di frecce, o le crocifiggevano nei loro templi o, ancora, fabbricavano un colosso di fieno e di legno, vi introducevano animali domestici e selvatici di ogni tipo assieme a degli uomini e vi appiccavano fuoco." 

Geografia IV - 5
Strabone

Testimonianze, come queste, sulla pratica dei sacrifici umani da parte dei sacerdoti celti durante le cerimonie, sono servite ai detrattori di Samhain, che oggi cerca di sopravvive nell'aspetto folkloristico della festa cattolica di Halloween - Vigilia di Tutti i Santi, per renderla il palcoscenico preferito di alcune sette che sembra svolgano alcune pratiche veramente inumane. Samhain però è stata sganciata dal suo contesto storico in cui il concetto di vita e di morte non era certamente uguale a quello odierno, è stata privata della sua originale connotazione ed è stata demonizzata amplificando l'aspetto macabro che la snatura sotto i colpi degli abusi che in essa vengono perpetrati da una parte e non arginati dall'altra. 

Come dicendo messa il dì de’ morti, frate Giovanni della Vernia vide molte anime liberate del purgatorio.
Dicendo una volta il detto frate Giovanni la messa il dì dopo Ognissanti per tutte l’anime de’ morti, secondo che la Chiesa ha ordinato, offerse con tanto affetto di carità e con tanta pietà di compassione quello altissimo Sacramento (che per la sua efficacia l’anime de’ morti desiderano sopra tutti gli altri beni che sopra tutto a loro si possono fare) ch’egli parea tutto che si struggesse per dolcezza di pietà e carità fraterna. Per la qual cosa in quella messa levando divotamente il corpo di Cristo e offerendolo a Dio Padre e pregandolo che per amore del suo benedetto figliuolo Gesù Cristo, il quale per ricomperare le anime era penduto in croce, gli piacesse liberare delle pene del purgatorio l’anime de’ morti da lui create e ricomperate; immantanente egli vide quasi infinite anime uscire di purgatorio, a modo che faville di fuoco innumerabili ch’uscissono d’una fornace accesa, e videle salire in cielo per li meriti della passione di Cristo, il quale ognindì è offerto per li vivi e per li morti in quella sacratissima ostia, degna d’essere adorata in secula seculorum. 
A laude di Gesù Cristo e del poverello Francesco. Amen. 

I fioretti di SanFrancesco 
Anonimo 

18 commenti:

  1. un post veramente interessante,buona festa di Ognissanti

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  2. Super interessante, ottima recensione, amica.

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  3. Dolcissima, grazie per l'interessante ed esauriente pagina di storia...

    Mi hai chiarito le idee.

    Sul mio blog metterò il link di questo post.

    Ti abbraccio affettuosamente

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  4. Post molto interessante ed esaustivo. Buona giornata un abbraccio
    enrico

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  5. Ho letto con interesse: la mia conclusione mi vede concorde con te nel non demonizzare la festa di Halloween , bensì gli abusi che ne derivano. Per quanto mi riguarda sono cresciuta in una società in cui non si parlava di halloween , bensì si festeggiavano tutti i santi ( in casa mia per Ognissanti festeggiavamo anche l'onomastico di mio padre che si chiamava Santino ) e si commemoravano i defunti.... Erano giorni un po' tristi: ricordo che mia madre, per una settimana, teneva le foto dei nostri defunti sul comodino con una lucetta accesa: io,piccola, con un certo timore, ma anche con il dovuto accoramento, ogni giorno andavo a guardare quelle foto inviando un pensiero ad ognuna di quelle persone scomparse. A scuola, la maestra ci affidava, ogni anno, il compito in cui parlare della commemorazione dei morti..... Con tutto questo, voglio dire che non ho l'abitudine di pensare alla festa di halloween ... Ma i miei figli sono cresciuti in epoca diversa e , con i loro amici festeggiano halloween, ma con semplicità senza strafare e di certo non posso condannarli per questo.
    Grazie comunque mia cara di aver pubblicato un post così esauriente... Ci voleva. Un abbraccio

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  6. Ciao Sciarada grazie per questo istruttivo post.
    buon ognisanti anche a te

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  7. Un post molto interessante,grazie per averlo presentato,è bello ritornare qui,buona serata Sciarada.

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  8. Geniale e affascinante ricostruzione mitico-storica. Per i primi tre quarti della mia vita ho vissuto senza sapere cosa fosse né che esistesse Halloween, ma l'umanità e le società che la compongono sono perennemente in movimento, leggende, tradizioni e cultura si trasformano e si evolvono. Anche il Natale usava essere festeggiato col presepe, ora trovi ovunque solo gli abeti. non mi dispiace Halloween, soprattutto la tradizione simpatica e divertente del Dolcetto-scherzetto.

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  9. Dimenticavo di dirti che ho cercato di rispondere a Golconda.

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  10. imparo sempre qualcosa quando passo sul tuo blog

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  11. Complimenti per la interessantissima lezione che ho avuto il piacere di portare a mia conoscenza.
    Grazie per gli auguri che ricambio di cuore.
    Un caro saluto,
    aldo.

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  12. Interessante ed emozionante!
    Grazie cara Sciarada!
    Ciao e buona serata,Luci@

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  13. ....ciao Sciarada. Non so da dove iniziare. Sono ancora frastornato dopo questa coinvolgente lettura. Bè, prima lasciami dire con tutta sincerità, che neuroni geniali per raffinatezza, eleganza e cultura, albergano e si agitano qui. Mentre se prima non sapevo proprio cosa fosse Halloween, oggi grazie alla tua istruttiva e piacevole recensione, ho allargato la mia conoscenza. Aggiungo anche, che non solo la musica e la poesia possono provocare la scintilla dell'emozione, ma anche una bella prosa scritta con passione, dove si mescolano in un solo ciceone, gli ingredienti dell'arte suprema...brava e grazie! Ps.. ho colto con immenso piacere il tuo sapere sulla teoria musicale: rubato!...quando finirai di stupire?...un buon ognissanti anche a te..:-)

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  14. Non ne sapevo nulla, interessantissimo - una sorta di stele di Rosetta

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  15. Anche stavolta ho imparato tante cose nuove e interessanti. Grazie! :-)

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  16. Anch'io mi reputo cristiano anche se, forse solo per cultura ed origini. Credo in un'entità superiore e nella figura di un uomo/Dio eccezionale quale Cristo. Per il resto: la chiesa si è sforzata, in passato, di cancellare ogni conflitto festivo e celebrativo "appiccicando" sul calendario un evento cristiano così come ha edificato le sue chiese su luoghi sacri del paganesimo per "riconvertirli" adeguatamente. Quindi date e luoghi legati a tradizioni e pratiche ancestrali soppressi e riabilitati secondo etica cristiana. Non credo sia stata cosa buona. Ciao

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  17. Mi piace leggerti perchè continuo ad imparare in modo simpatico ed interessante!!
    Grazie davvero:))

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  18. Bellissimo Sciarada, letto con grande interesse.
    Ti abbraccio forte, ciao.

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