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martedì 12 dicembre 2023

Hospĭtālĭtās tra hostis e hospĕs

Dodicesima finestra del Calendario dell'Avvento del Focolare dell'Anima

12 dicembre - Calendario dell'Avvento del Focolare dell'Anima

"Aveva accettato di diventare un profugo, uno straniero: non per amore della vita, ma perché aveva capito che con la sua presenza le cicatrici degli altri sarebbero guarite meglio.
Tu non ti sentirai più uno straniero quando capirai che stranieri si è sempre... "

Enea, lo straniero - Le origini di Roma
Giulio Guidorizzi

Enea racconta a Didone del disastro a Troia, 1815 - Baron Pierre Narcisse Guerin - Louvre - Parigi - Francia

Enea racconta a Didone del disastro a Troia, 1815 
Baron Pierre Narcisse Guerin
Louvre - Parigi - Francia 

Straniero dal latino extrānĕus, definisce l'estraneo che entra in contatto con una comunità caratterizzata da una cultura differente ed è una parola strettamente legata al termine hostis derivazione di *hostipotis composto indoeuropeo, formato da *ghostis - straniero*potis - signore*, che inizialmente va a indicare il padrone, il signore che ha il potere di offrire l'hospĭtālĭtās a colui che viene da fuori con cui costituisce e mantiene un rapporto di reciprocità, ma la nascita della civitas determina con lo straniero lo sviluppo di una relazione che può essere caratterizzata dall'inclusione o dall'esclusione, per cui hostis assume una connotazione negativa che vede nello straniero il nemico che con le sue idee insidia lo status quo e cede al termine hospĕs la connotazione positiva che nello straniero riconosce l'ospite amico che si comprende, si accetta e si rispetta nonostante la sua diversità.
Il cristianesimo, che dal Medio Oriente giunge a Roma è uno straniero che nell'Impero Romano si muove tra hostis e hospĕs per poi ritrovare l'origine della sua hospĭtālĭtās che accoglie e si fa famiglia.

ghostis - straniero *potis - signore* = L'ipotesi etimologica legata a hostis e hospĕs è consolidata dal gotico gasts, dall'antico slavo gostĭ, e dal corrispondente gospodĭ  che indica il padrone, il signore, e dal  russo gospodín che ha lo stesso significato.

Opere di Misericordia - 1440 - 1460 - Affresco Ambito Parmense - Galleria Nazionale di Parma - Palazzo della Pilotta

Opere di Misericordia - 1440 - 1460 - Affresco Ambito Parmense - Galleria Nazionale di Parma - Palazzo della Pilotta

Opere di Misericordia - 1440 - 1460 - Affresco Ambito Parmense - Galleria Nazionale di Parma - Palazzo della Pilotta

Opere di Misericordia - 1440 - 1460 - Affresco Ambito Parmense - Galleria Nazionale di Parma - Palazzo della Pilotta

Opere di Misericordia - 1440 - 1460 
Affresco Ambito Parmense 
Galleria Nazionale di Parma - Palazzo della Pilotta 

Lieto giorno!

Domani ci ritroviamo nel mio blog con la tredicesima finestra che sarà gestita dal Golky

10 commenti:

  1. Mi ha interessata molto il tuo intervento sulla parola straniero. Penso che lo straniero cambi sempre qualcosa nella società che lo ospita, che lo si intenda amico o meno... e questo viene sentito come pericolo, tanto che al termine si dà spesso un segno negativo.
    Eroica Sciarada... brava e paziente.
    Ciao.

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  2. Vero! Il termine "straniero" può essere usato sia in senso positivo, che in senso negativo. Mi pare che, ai nostri giorni , questo termine venga usato più in senso negativo, lo straniero è visto come un pericolo da cui difendersi, piuttosto che come un amico da ospitare. Belli gli affreschi del Palazzo della Pilotta, ci sono stata. Saluti cari.

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  3. Mal comune mezzo gaudio, tutti stranieri nessuno è straniero.

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  4. Uno straniero chiamato zucchero si mischia con la straniera farina e poi arrivano altri chiamati lievito, uova, burro e mischiando formano una splendida torta. :)

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  5. Ricostruire il significato delle parole è importante.Mi piace considerare col termine straniero qualcuno che arriva,che non conosco ma che merita rispetto proprio perchè sconosciuto e non so cosa lo spinge ad arrivar a me.La curiosità che aiuta la conoscenza reciproca può portare solo ad un arricchimento,una integrazione nelle cose che conosciamo e che facciamo conoscere.La conoscenza reciproca come persone,può rendere più semplici i rapporti,piu facile e ricca la vita.Grazie sempre per i tanti spunti che ci dai e buon avvento.

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  6. Molto bello questo tuo approfondimento sul termine straniero, parola-propaganda di ben noti partiti politici. Se costoro riuscissero ad ampliare le loro menti ottuse, comprenderebbero quante e quali risorse potrebbero offrire “gli stranieri”. Ciao Sciarada.
    sinforosa

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  7. Forse il termine più importante da considerare è rispetto. Lo straniero deve essere rispettato ed a sua volta deve rispettare. Tutto deve essere reciproco.
    L'ospitalità è fondamentale perché ci siano le basi per una pace duratura.
    Ottimo questo tuo ricostruire le varie etimologie. Sempre interessanti ed istruttivi i tuoi post, grazie di cuore e notte serena Sciarada.

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  8. Lo straniero è un invitato ed è sempre benvenuto, rispetta le leggi dell'accogliente e viene rispettato, altra cosa sono i clandestini o gli schiavi trasportati da organizzazioni speculatrici o individui di religione islamica e per lo più terroristi che non vengono per integrarsi con la nostra civiltà ma per espandere la loro.
    Un caro saluto

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  9. Noi siamo stranieri per gli stranieri, arricchiamo e siamo arricchiti!!!!!! Bellissimissimo Sciary!!!!!!

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  10. Straniero, il diverso che può essere accolto o respinto, incluso o escluso. Alla base dell'inclusione c'èil reciproco rispetto, concordo pienamente con Pia

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