In questa sesta finestra del Calendario dell'Avvento continuiamo a conoscere la Signora Babbo Natale moglie di Babbo Natale alter ego di san Nicola del quale oggi si celebra la festa. Margaret Winship Eytinge, nota al pubblico anche con gli pseudonimi Madge Elliot, Bell Thorne e Allie Vernon, nel 1882 dedica alla Signora Babbo Natale una poesia sull'Harper’s Young People.
Mentre gli elfi sono indaffarati a confezionare pacchi e pacchetti " Mistress Santa Claus " prepara le prugne di zucchero, ripiene di uva, ciliegie, arance, fragole, pesche, petali di rosa, noci, panna, e spezie, affinché vengano inviate ai bambini che riceveranno i regali di Natale da suo marito.
Molto sapete sul vecchio Babbo Natale,
Ma niente, credo, della sua bonaria moglie,
E devo parlarvi di lei, cari, perché
Nell'addolcire la vita per voi, spende la sua.
È piccola e grassoccia, i suoi occhi sono marroni e luminosi,
E lei vive in una grotta piena di giocattoli,
Dove, con i suoi elfi domestici, da mattino a sera
È impegnata a lavorare per le ragazze e i ragazzi.
Sì, quasi trecento giorni all'anno
Non hanno mai una sola ora di inattività,
Perché ben sanno che ci sarebbero molte lacrime
Se dovessero mancare le prugne di zucchero il giorno di Natale.
E oh! E oh! Le prugne!
Alcune marroni, altre rosse e altre bianche
Come fiocchi di neve quando si posano per la prima volta;
Alcune con uva, altre con ciliegie,
Qualche pezzetto di arancia, qualche fragola,
Alcune che hanno il sapore di una pesca o di una rosa,
E alcune che racchiudono delicate noci;
Alcune ripiene di panna, altre di spezie,
E tutto così molto, molto bello.
E oh! E oh! Le prugne!
Quei piccoli elfi divertenti, buffi,
stipano le scatole e i tamburi,
Le borse, i cestini e gli scaffali;
Li ammucchiano in altezza sul pavimento,
Negli armadi li imballano per due miglia di lunghezza,
E quando non c'è più spazio per altro
Cantano una canzone allegra da elfi;
E la bella Signora Babbo Natale,
Con lo zucchero appiccicato ai pollici
E i piccoli di quella grande folla desiderosa
Di far sorridere le ragazze e i ragazzi
attendono con lei i giocattoli di suo marito.
E oh! E oh! Le prugne!
E ora, dolci cuori, quando arriva il buon Natale,
E accogliete i regali di Babbo Natale con un forte applauso,
Ricordate chi vi ha spedito le prugne di zucchero,
E donate un evviva alla Signora Babbo Natale.
Mistress Santa Claus - 1882
in Harper’s Young People
Margaret Winship Eytinge
Liberamente tradotto da me medesima
Le prugne di zucchero - Sugar plums venivano appese sugli alberi di Natale per poi essere gustate durante le feste, caratterizzarono il periodo natalizio tra il 17° e il 19° secolo e originariamente non erano delle prugne ma, dei confetti di forma sferica che ricoprivano semi di anice, finocchio, cardamomo, cumino, spezie varie, mandorle, noci e altra frutta secca. La preparazione di queste "prugne" veniva eseguita con la tecnica del panning e consisteva nel far colare lo zucchero liquido sui semi in modo che si formasse un guscio di vari strati, la loro realizzazione richiedeva una notevole quantità di tempo, acquisirono così lo status di un bene di lusso e nel 18° secolo era uso corrente indicare con il loro nome una pila di soldi e in negativo le tangenti.
Le ipotesi sulla possibile etimologia di queste prugne di zucchero, che in realtà non contenevano prugne, sono due, la prima risale al 14° secolo in cui il termine plumb era stato usato per la prima volta per indicare il verbo "immergere" e potrebbe spiegare l'immersione del seme nello zucchero; la seconda trova la sua radice nel 1780 anno in cui si attesta che la parola prugna designava qualcosa di desiderabile.
Oltre che da Margaret Eytinge le prugne di zucchero sono state citate precedentemente da Clement Clark Moore nel 1823 in " A Visit from St. Nicholas " ( Vedi la versione originale in San Nicola si veste da Babbo Natale ) e successivamente nel balletto del 1891/92 di Pëtr Il'ič Čajkovskij e Marius Petipa " Lo schiaccianoci " in cui la Fata delle Prugne di Zucchero, che noi conosciamo con il nome di Fata Confetto, presiede il Regno dei Dolci mentre attende il ritorno del suo principe.
Il libretto di quest'opera fu scritto ispirandosi al racconto del 1816 " Schiaccianoci e il re dei topi - Nussknacker und Mausekönig " di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann intrecciato alla favola di Natale del 1844 di Alexandre Dumas padre " Storia di uno schiaccianoci - Histoire d'un casse-noisette. ".
Lieta Festa di San Nicola
Per ulteriori informazioni:
Bello questo post,non conoscevo nulla della moglie di Babbo Natale.Ciao
RispondiEliminaChe simpatica la signora Babbo Natale, un pò grassoccia e sempre affacendata a preparare le prugne di zucchero, che dovevano essere buonissime, visti gli ingredienti !!! In pratica, non erano prugne, c'era solo il seme, avvolto nello zucchero !! Un post molto bello e interessante !! Saluti
RispondiEliminaQuando ero bambina, qualche famiglia attaccava biscotti ai rami dell'albero che era rigorosamente un vero abete. Mia madre non lo permetteva per via dell'igiene ma infilava poche caramelle alternandole con le arachidi che si lasciavano forare con molta disponibilità. Questa Finestra d'Avvento accontenta veramente tutti.
RispondiEliminaGrazie Sciarada.
Tradizioni interessantissime, sconosciute ai più e che conosciamo grazie te Sciaripedia!!!!!!!! Grazie!!!!!!!
RispondiEliminaCercherò con ostinazione nei negozi dalle mie parti le prugne di zucchero !
RispondiEliminaLa fantasia è funzionale all'arte, la tua bravura alla cultura di altissima qualità.
RispondiEliminaTi lascio un caro saluto
RispondiEliminaE anche con questa finestra ci fai iperdere in un mondo fantastico,con elfi e altri illustri personaggi delle nostre fantasie natalizie,per non parlare delle dolci prugne di zucchero.E le tante notizie e curiosità sono un invito a cercare sempre nuovi spunti e non accontentarci del già pronto e del già visto!
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