Pagine

domenica 12 giugno 2011

La Pentecoste

Conterai sette settimane; da quando si metterà la falce nella messe comincerai a contare sette settimane; poi celebrerai la festa delle settimane per il Signore tuo Dio, offrendo nella misura della tua generosità e in ragione di ciò in cui il Signore tuo Dio ti avrà benedetto.

Deuteronomio 16, 9-10

Il termine Pentecoste deriva dal greco antico "ἡμὲρα - heméra πεντηκοστή - pentekostè" che significa "cinquantesima giornata" e nella religione ebraica fa riferimento alla "Shavuot - settimane" la solennità che sette settimane a partire dal secondo giorno di Pasqua (gli ebrei festeggiano la Pasqua per otto giorni), celebra nel mese di Sivan*"la festa delle settimane - la festa della mietitura e delle primizie", il tempo del raccolto in cui si conclude la stagione che segue la Pasqua e  in cui si ricorda la rivelazione sul monte Sinai e il dono della Torah al popolo ebraico da parte di Dio.

" ... Conterete cinquanta giorni fino all’indomani della settima settimana ed allora presenterete al Signore un’offerta farinacea nuova (di frumento nuovo) ... "

Esodo 23,16

In tempi antichi le celebrazioni prevedevano delle offerte a Dio che consistevano in:
1 due pani lievitati preparati con il grano dell'ultima mietitura, i pani non potevano toccare l'altare perciò venivano sollevati davanti a esso e donati, uno era per il Sommo sacerdote e il secondo per gli altri sacerdoti che lo consumavano dentro i recinti sacri
2 due agnelli nati entro l'anno come simbolo di pace,
3 un capro per espiare i peccati 
4 sette agnelli perfetti, un vitello e due arieti.
I 49 giorni che precedono la Pentecoste fanno parte dell' Omer, in cui si osserva il lutto per gli eventi nefasti accaduti al popolo ebraico, lutto che si conclude il 33° giorno dell'Omer con la festa del "Lag Ba' Omer". La Pentecoste ebraica, conosciuta anche come "asereth o asartha - assemblea solenne", fa parte delle "Shalosh regalim - tre pellegrinaggi", tre feste caratterizzate per l'appunto dai pellegrinaggi.

Sivan* = Il nono mese del calendario ordinario ebraico che comprende i giorni che vanno dal 15 maggio al 15 giugno 

Discesa dello Spirito Santo 1545 - 1546 Tiziano Vecellio Basilica di Santa Maria della Salute - Venezia

Discesa dello Spirito Santo
1545 - 1546
Tiziano Vecellio
Basilica di Santa Maria della Salute
Venezia

Sulle fondamenta della Pentecoste ebraica nasce e cresce la Pentecoste cristiana che assume un significato diverso festeggiando la discesa dello Spirito Santo sugli uomini. Il termine Spirito dall' ebraico " רוח - ruach" che significa "aria - respiro - soffio - vento", rappresenta lo Spirito Santo di Dio che è la Terza Persona della Trinità.

La Pentecoste - Giotto - Cappella degli Scrovegni - Padova

La Pentecoste
di Giotto
1303 - 1305
Cappella degli Scrovegni - Padova


Nell'Antico Testamento lo Spirito Santo è:
funzione creante, perché partecipe alla Creazione
funzione generante, perché partecipe al rinnovo continuo del Creato
funzione conducente, perché partecipe alla guida del popolo

Per Isaia è portatore di sette doni:
Sapienza
Intelletto
Consiglio
Fortezza
Scienza
Pietà
Timore di Dio

Isaia 11, 2

Nel Nuovo Testamento per San Paolo è portatore di nove frutti:
"Il frutto dello Spirito invece è: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo. "

Galati 5, 22
Miniatura della Pentecoste - Beato Angelico

Miniatura della Pentecoste
del Beato Angelico
su un diurno domenicale
fine IV secolo - inizio V
Biblioteca Miceo Laurenziana - Firenze

Lo Spirito Santo è detto "Paràclito" dal termine giuridico dell'antico greco "παρα κλητος - paracletos" che significa "chiamato appresso" e corrisponde al latino "ad-vocatus - avvocato" difensore, che soccorre e consola; viene simbolizzato generalmente da una colomba che emana lingue di fuoco,


ma anche da:
Acqua, il popolo ebraico fu salvato dall'acqua fuoriuscita da una roccia e attraverso l'acqua battesimale lo Spirito Santo dona nuova vita
Dito di Dio, che scrisse i dieci comandamenti e che Gesù usò per scacciare i demoni
Fuoco, attraverso il quale lo Spirito Santo trasforma le cose,si trova nel racconto della Pentecoste nei Vangeli
Mano, rievoca l'immagine dell 'imposizione della mano su un fedele che accoglie la discesa dello Spirito Santo su di sé
Nube luminosa, è come appare lo Spirito Santo nei racconti, di Mosè sul monte Sinai, dell'Annunciazione, dell'Ascensione e della Trasfigurazione
Vento, negli Atti 2, il giorno della Pentecoste, il vento dello Spirito Santo investì la casa dove erano riuniti gli apostoli
Sigillo, come unzione che rappresenta il valore definitivo dell'alleanza
Nella messa di Pentecoste, in chiesa dopo l'omelia, al Venit Creator Spiritus, per rappresentare la discesa dello Spirito Santo che si era manifestato agli apostoli con le lingue di fuoco, si fanno cadere dall'alto dei petali di rose sui fedeli ed è per questo che la Pentecoste è conosciuta come "Pascha rosatum - Pasqua rosata".

" ... Quando si riconosce che l’esperienza metafisica è al cuore dell’essere, i vari archetipi gravitano su di essa, e la fantasia tende a vederli nei petali delle rose, nelle corolle che forma la limatura di ferro intorno a un magnete, nella sabbia che i turbini di vento aggrumano in una «rosa del deserto». Un istinto intramontabile dalla Persia alle terre romanze e germaniche connette l’idea di perfezione alla forma della rosa; ne testimoniano le coccarde, i rosari, la corona dantesca dei beati, e nelle cattedrali le costolature convergenti sulla pietra di volta, che spesso è una rosa, nonché il gran rosone sopra il pronao ... "

Archetipi
Elémire Zolla

I paramenti sacri di colore rosso usati durante questa solennità, che simboleggiano l'amore dello Spirito Santo, l'hanno fatta conoscere come "Pasqua rossa" mentre le vesti bianche indossate
catecumeni che si facevano battezzare la vigilia di Pentecoste perchè non erano riusciti a Pasqua l'hanno identificata come "Domenica in bianco".

" ... Su
presto, qui, ora, sempre -
Una condizione di completa
semplicità (che costa
non meno di ogni cosa) e tutto
sarà bene e ogni genere di cose
sarà bene, quando le lingue di fuoco si incurvino
nel nodo di fuoco incoronato
e il fuoco e la rosa siano uno. "

La terra desolata - Quattro quartetti
Thomas Stearns Eliot
Traduzione Angelo Tonelli

© Sciarada Sciaranti



8 commenti:

  1. Grazie Sciarada per questo post completo e istruttivo, eccezionale il video di Benigni!!!

    RispondiElimina
  2. Come sempre un post accurato e dai contenuti profondi, vista anche la particolarità della Festa che hai preso in considerazione.
    Il bellissimo video di Benigni non fa che rimarcare in modo sintetico quanto hai espresso!
    Ciao Sciarada, un caro saluto.

    RispondiElimina
  3. Un "trattato" dotto e ricco di particolari. Ottima l'idea di accompagnarlo col video di Benigni!

    RispondiElimina
  4. Sciarada, ogni tuo post è sempre ben documentato e ben accompagnato dalle foto. Non conoscevo Benigni sotto l'aspetto che si vede nella video, forse perché alla TV passano per lo più le sue cose ridanciane. Brava. Buonanotte.

    RispondiElimina
  5. Cara Sciarada come sempre il tuo post è eccezionale, molto preciso con dati che ci insegnano a capire la festa, con la spiegazione storica e lo sviluppo attuale... con concetti chiari precisi.
    Il video è molto ispirato...

    Buongiorno! sia una splendida giornata per te, da vivere come un sogno, da sognare come la vita merita.

    RispondiElimina
  6. Beautiful images Charade and excellent historical text.
    Through posts like this we learn somthing new every day
    Have a lovely week.

    RispondiElimina
  7. Well researched post with deep meaning. I can tell that there has been a lot of work put into this one.

    RispondiElimina