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martedì 8 marzo 2011

Giornata Internazionale della Donna

Una leggenda metropolitana diffusasi dopo la Seconda Guerra Mondiale sostiene che la nascita di quella che oggi viene comunemente chiamata "Festa della Donna", risalirebbe all'otto marzo 1908, giorno in cui 129 operaie della fabbrica di camicie Cotton o Cottons di New York, in sciopero per rivendicare migliori condizioni lavorative, vennero chiuse dal loro datore di lavoro Mr. Johnson all'interno della fabbrica e persero la vita in un incendio che si sviluppò lì dentro, quindi per ricordare e onorare queste donne nacque la festa.

Tutte le ricerche fatte per convalidare questa ipotesi non trovano alcun riscontro nella realtà, non si è trovata traccia dell'esistenza della fabbrica Cotton o Cottons ed è possibile che questa storia possa aver preso origine dalla fusione di due eventi realmente accaduti: 

1 lo sciopero di 20.000 operaie newyorchesi della Triangle Shirtwaist Company di New York, che durò dal 22 novembre 1908 al 15 febbraio 1909, legato a rivendicazioni sindacali e

2 la tragedia in cui il 25 marzo 1911 nella stessa fabbrica la Triangle Shirtwaist Company di New York, a causa di misure di sicurezza insufficienti, morirono arsi vivi 146 operai, di cui la maggior parte donne immigrate. Gli operai, per paura che rubassero i tessuti o facessero troppe pause, erano stati chiusi a chiave, in una stanza dell'ottavo piano dell'edificio, dai proprietari Max Blanck e Isaac Harris , i quali pur trovandosi al decimo piano trovarono scampo senza però liberare gli operai intrappolati. Max Blanck e Isaac Harris subirono un processo che li vide assolti e come se non bastasse, ricevettero dall'assicurazione 445 dollari di risarcimento per ogni persona morta mentre le famiglie degli operai ne ricevettero soltanto 75.



Vigili del fuoco impegnati nello spegnimento dell'incendio alla fabbrica Triangle Shirtwaist Company



Le salme degli operai morti


Processione in onore degli operai morti

L'imput alla genesi di un giorno dedicato alla donna lo si scorge per la prima volta, in una delle consuete conferenze che il partito socialista di Chicago teneva ogni domenica al Garrikc theater e precisamente in quella presieduta dalla socialista Corinne Brown, svoltasi il 3 maggio 1908 e a cui fu dato il nome di "Woman's day", i temi trattati furono lo sfruttamento delle operaie da parte dei datori di lavoro: il loro basso salario e i massacranti orari di lavoro, il diritto di voto e le discriminazioni sessuali. 

Il passo successivo avvenne il 28 febbraio 1909 quando tutte le sedi del partito socialista americano dedicarono l'ultima domenica di febbraio alle manifestazioni per il diritto di voto alle donne. 
Il 26 e 27 agosto 1910, nell'edificio del movimento operaio al 69 di Jagtvej, nella Folkets Hus - Casa del Popolo (chiamata successivamente "Ungdomshuset") di Copenaghen, durante la seconda conferenza internazionale delle donne socialiste, "fu assunta come risoluzione" , una mozione per istituire una Giornata Internazionale della Donna in cui rivendicare i propri diritti, mozione citata da Clara Zetkin nel Die Gleichheit. 


Clara Zetkin

In Europa la Giornata Internazionale della Donna non ha uno sviluppo costante:


il 18 marzo 1911 giorno del quarantennale della Comune di Parigi, la Francia ha la sua prima Giornata Internazionale della Donna, che ripeterà organizzata dal partito socialista il 9 marzo del 1914.

Il 19 marzo 1911, l'Austria, la Germania, la Danimarca e la Svizzera hanno la loro prima Giornata Internazionale della Donna, secondo ciò che sostiene Aleksandra Kollontaj, in ricordo del 19 marzo del 1848 data in cui il re di Prussia dovette assoggettarsi alla rivolta del popolo promettendo ma non mantenendo tra le altre cose, anche il diritto di voto alle donne. In Germania venne poi ripetuta l'otto marzo del 1914.


Aleksandra Kollontaj

Il 3 marzo 1913 la Giornata Internazionale della Donna arriva per la prima volta in Russia, precisamente a San Pietroburgo dove il partito bolscevico partecipa con una manifestazione nella Borsa Kalašaikovskij, la polizia zarista però interviene ponendo fine alla manifestazione. Nel 1917 il 23 febbraio del calendario giuliano, l'otto marzo del calendario gregoriano le donne russe manifestano, chiedendo la fine della Grande Guerra in cui erano caduti circa due milioni di soldati russi, innescano così una serie di proteste che passano alla storia sotto il nome di " rivoluzione russa di febbraio " e portano alla caduta dello zar e a ottenere il diritto di voto per le donne; Il 14 giugno del 1921, in ricordo di questi eventi, durante la Seconda Conferenza Internazionale delle Donne Comuniste che si svolge a Mosca, si decide di fissare l'otto marzo " La Giornata Internazionale dell'Operaia ".

Il 12 marzo del 1922 la Giornata Internazionale della Donna fa la sua comparsa in Italia sostenuta dal Partito Comunista Italiano che la pone la prima domenica successiva all'otto marzo. Facendo un salto nel tempo arriviamo al settembre del 1944 quando le donne del PCI (Partito Comunista Italiano), del PSI (Partito Socialista Italiano), della Democrazia del Lavoro, della Sinistra Cristiana e del Partito d' Azione fondano l'UDI (Unione Donne in Italia) e insieme, l'anno successivo, organizzano la Giornata Internazionale della Donna in data 8 marzo 1945. La fine della Seconda Guerra Mondiale permette nel 1946 di organizzare in tutta Italia (anche se non era ancora una ricorrenza nazionale) la Giornata Internazionale della Donna ed è in quest'anno che da un'idea di Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei, compare il suo più famoso simbolo, la mimosa, che fiorisce nel mese di marzo e rappresenta il rinnovamento e la vittoria. 


Teresa Noce


Rita Montagnana


Teresa Mattei

Gli anni cinquanta non rappresentano un buon periodo per la Giornata Internazionale della Donna, la distribuzione della mimosa e del mensile "Noi donne" pubblicato dall'UDI, sono visti come un gesto "atto a turbare l'ordine pubblico" e la proposta di legge presentata in parlamento nel 1959 da Giuseppina Palumbo, Luisa Balboni e Giuliana Nenni, non ottiene alcun esito positivo.


Giuseppina Palumbo


Giuliana Nenni

La Giornata internazionale della donna dell'8 marzo 1972 in cui le femministe gridano i loro slogan: "tremate tremate le streghe son tornate" - "donna, donna non smettere di lottare, tutta la vita deve cambiare" - "l’utero è mio e lo gestisco io", organizzata a Campo de' Fiori a Roma e sostenuta dall'attrice americana Jane Fonda viene repressa dalla polizia a colpi di manganelli.
Le Nazioni Unite dichiarano il 1975 come "Anno Internazionale delle Donne" e da quell'anno riconoscono l'8 marzo come "Giornata Dedicata alla Donna" . 

Nel 1977 proclamano una " Giornata delle Nazioni Unite per i diritti della donna e la pace internazionale" che riconosce l'importanza della donna nella vita civile e sociale, impegnata attivamente a promuovere la pace.


Manifestazione 1977


Repressione della manifestazione 1977


Buona Giornata internazionale della Donna a te Raggio di Sole, a te Elettra e a tutte voi! 

Festeggiamo con un sorriso, ricordando le nostre nonne e le nostre madri, che hanno combattuto in prima linea, affinché oggi, noi, con le nostre figlie e le nostre nipoti potessimo godere dei nostri diritti, che anche se spesso vengono violati ESISTONO!

Porgo un augurio a tutte quelle donne che ancora non sono libere e vivono la loro vita nella sofferenza!

11 commenti:

  1. approvo pienamente questo tuo post, ci sono donne che partecipano e festeggiano questa giornata ma non sanno l'origine...
    Un bacio

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  2. Bellissimo post Sciarada, approvo in pieno.
    L'origine di questa giornata in parte lo conoscevo, sta di fatto che per le donne, ottenere un qualunque riconoscimento è sempre stato travagliato, osteggiato, a volte represso...
    Ben venga questa giornata,che a mio modo di vedere dovrebbe essere ogni giorno, per tutto l'anno!

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  3. Questo è veramente un post che tutti dovrebbero leggere, sono sincero tutto questo è la prima volta che lo leggo, si ho sentito parlare vagamente di tanti sacrifici che la donna fa e ha fatto nel passato...
    Grazie cara Sciarada di questa documentazione.
    Buona giornata con un abbraccio forte.
    Tomaso

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  4. Post eccezionale!!!!!Sei una colonna della verità ,auguri gran donna!!!!!!!

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  5. Sciarada, post eccellente!

    testimonianze vere e complete.
    Ti ammiro tanto Donna!

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  6. Ciao, son passato un momento per ringraziarti di aver commentato tanto generosamente i miei versi.
    Simpatico il tuo blog e molto "incisiva" la presentazione di te stessa.
    A rileggerti presto...

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  7. Ciao Sciarada... bellissimo post, come sempre... solo, spero che non me ne voglia, se ti correggo una piccola mancanza sulla tua cronologia:

    8. marzo 1857. le operaie tessili di New York sono uscite sulle strade, protestando contro le condizioni disumane di lavoro e per paghe troppo base. La polizia le aveva scacciate, però due anni dopo avevano organizzato il loro primo “sindacato femminile”.
    ....poi dopo arriva la protesta dell'anno 1908. -> "pane e rose" (sarebbe il motto della protesta, dove il pane simbolizzava la sicurezza economica, e le rose la miglior qualità di vita).

    Ecco qui la loro canzone Bread and Roses:
    http://www.youtube.com/watch?v=oYRcCa-ddOo

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  8. Per Ziamame
    Cara amica mia, io non te ne voglio assolutamente, troppe sono le mancanze di questo post, come ad esempio il non aver citato:
    1 Madame Keralis che nel 1789 in Francia chiese all'Assemblea Rivoluzionaria il riconoscimento dei diritti delle donne.
    2 La nascita in Inghilterra nel 1792 del movimento nazionale delle suffragette, che chiedeva il suffraggio femminile e che trovò la sua evoluzione nel 1897 nella nascita della"National Union of Women's Suffrage" - "Società Nazionale per il Suffragio delle Donne", fondata da Millicent Fawcett, la quale tentò di far aderire al suo progetto anche gli uomini, gli unici che a livello legale potevano concedere il diritto di voto.
    3 La nscita in Inghilterra nel 1903 della "Women's Social and Political Union" - "Unione Sociale e Politica delle Donne", fondata da Emmeline Pankhurst, che chiedeva il diritto di voto politico per le donne, appannaggio solo (escluse le elezioni municipali e quelle delle contee) degli uomini.
    4 La nascita avvennuta nel 1903 negli Stati Uniti della "Women's Trade Union League", che chiedeva benessere politico ed economico per le donne.
    5 La morte della suffragetta Emily Wilding Davison, che avvenne l'otto giugno 1913, perchè il quattro giugno 1913 durante una manifestazione di protesta al Derby di Epson fu colpita dal cavallo di Giorgio V.
    6 Il VII congresso della II Nazionale Socialista, che si tenne a Stoccarda tra il 18 e 24 agosto del 1907, a cui aderirono 25 nazioni con 884 delegati che discussero, non solo, ma anche della questione femminile e della rivendicazione del diritto di voto alle donne.
    Come vedi di cose da dire ce ne erano tante e tante altre ancora mancano, ma l'intento del mio post, era quello di partire da un anno ben preciso, il 1908, in cui si intravedono le prime avvisaglie della nascita della "Giornata internazionale della donna" e di dare un'idea indicativa dell'evoluzione di questa ricorrenza.
    Ti ringrazio per avermi dato lo spunto per poter chiarire meglio!

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  9. Si, hai perfettamente ragione dolce Sciarada, per raccontare tutta la storia fin dal loro principio ci vorebbe un libro intero (e chi sa se basterebbe)... anch'io c'ho pensato di nominare se niente altro Olympe de Gouges ma come hai detto tu, se si nomina una sembra che si fa torto a tutte le altre in questa che è stata la lunga e molto faticosa battaglia per tutte noi donne d'oggi... quello che è veramente importante è di non dimenticare mai quello che siamo e neanche tanto meno quelle a chi siamo debitrici... e credo che la Giornata della Donna è esattamente questo: un nostro promemoria, per fermarsi un'attimo e riflettere.
    In ogni caso, ti ringrazio per questo tuo meraviglioso post, come sempre (daltronde è proprio nel tuo stile), molto istruitivo.
    Ti lascio un grande abbraccio!
    Ziamame

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