vorrei che crescessero ranuncoli gialli,
tanti, a perdita d’occhio,
una distesa su prato sconfinato
e nessuno là sotto sapesse dove siamo,
uniti in qualche luogo non più noto a nessuno,
e ci proteggessero il vento e la pioggia.
Frusciando tra i fiori come una mano amica
il vento ci sussurrasse: nessuno vi dividerà più.
Strapazzando impetuoso le corolle
ci difendesse dagli assalti esterni
e preparasse la pioggia,
quella che confonde acqua e lacrime,
le nostre lacrime, tue e mie,
per l’eternità. "
B.B.
E’ iniziato tutto un venerdì. Sei uscito da scuola e con il tuo solito sorriso mi hai detto “oggi mamma ho visto doppio”. Erano le prime giornate di primavera e avevamo iniziato a passare i pomeriggi dopo la scuola al parco. Quel pomeriggio ti vedevo giocare, scambiavo due parole con le altre mamme come sempre, ma già sentivo che iniziava a non essere più come sempre. Ho visto doppio, mi hai detto, e io non riuscivo a pensare ad altro.
Che tra di noi ci fosse qualcosa di speciale lo abbiamo sempre saputo. Ti ho avuto sempre addosso da non saper più distinguere le tue mani dalle mie, le tue labbra dalle mie, il tuo cuore dal mio. Mischiati uno con l’altro da confondere anche i miei pensieri con i tuoi. Qualcuno ha scritto che i figli non appartengono ai genitori, noi siamo sempre appartenuti uno all’altro, anzi ci siamo appartenuti in quattro, felici della nostra appartenenza reciproca.
Avevi appuntamento con il tuo amico del cuore il pomeriggio del giorno in cui andammo dall’oculista. Non eri andato a scuola e volevamo fare in fretta in ospedale, perché fuori ci aspettava la vita.
La nostra bellissima vita normale.
Non siamo più usciti da quell’ospedale se non quindici giorni dopo e con in regalo una sentenza di morte.
La tua vitalità, la tua risata, la tua dolcezza fermate per sempre dalla malattia.
La nostra vita bellissima è finita lì.
Il giorno del tuo funerale il prete si è avvicinato a me e papà per consegnarci un libretto con degli scritti di Sant’Agostino. Ho sempre amato la dottrina agostiniana. E poi Sant’Agostino è il santo che segue i nostri due onomastici, incollati anche quelli come siamo sempre stati noi due.
Ma Sant’Agostino non ha perso un figlio. Di fronte alla morte di un figlio non c’è costrutto filosofico, religione, teoria psicologica che regga. Esiste solo il dolore e ancora di più del dolore, esiste il vuoto.
Ale, è difficile spiegare cosa sia il vuoto. Il dolore è ancora esistere, il vuoto è il nulla. Io sono morta con te Ale, una strana forma di morte che mi permette ancora di respirare, parlare, mangiare e qualche volta dormire. E’ l’unica alternativa alla follia.
Vago per casa senza fare nulla come un carcerato che sente il blocco di una pesante palla di ferro attaccata alla caviglia. Sorrido a chi entra in questa casa, come hai sempre fatto tu, ma non sono brava come te.
Il mio sorriso non è il tuo.
Mi chiedo dove sei, di quale bellissimo paradiso sei ora il sole. Ma poi questi pensieri non hanno seguito, sono troppo terrena e la mia idea di trascendenza è limitata. In fondo noi quattro, tu Claudia papà e io in paradiso ci eravamo già, il nostro splendido paradiso terreno l’avevamo costruito.
Ti sento, ti sento intensamente. Sei dentro di me, lo sarai per sempre. Sei su quel divano, dove abbiamo passato la maggior parte della nostra vita negli ultimi sette mesi. So che non sei andato via. Non esco nemmeno da casa per non lasciarti troppo tempo da solo, lì sul divano. Ma comunque sentirti dentro e intorno a me non basta. Te l’ho detto ho i miei limiti terreni, io ti vorrei qui con me come prima. E so che tu vorresti la stessa cosa, vorresti stare con noi. Vorrei le tue braccia attorno al collo, vorrei la tua voce che canta, vorrei vederti arrivare con un succo di frutta e sentirti chiedere sorridendo “condividiamo?”
Eravamo felici. Lo eravamo davvero. E, ancora più bello, sapevamo di esserlo.
Mi sento una nota stonata in questo bellissimo spazio che hanno creato per te Ale. E’ uno spazio in cui si respira una magia fatta di Fede e di Speranza, assomiglia alle atmosfere magiche che tu e Claudia riuscivate a creare in questa casa così tanto di frequente…
Io sono invece estranea alla mia stessa vita, forse non mi riconosceresti, di certo non ti piacerei. Inasprita, indurita, impietrita lontana dall’essere tutto il bello che sei e sei sempre stato tu. Ecco cosa sono. Una nota stonata in mezzo ad un’Attesa fatta di persone che assomigliano a te molto di più di quanto in questo momento ci assomigli io. Se provo a scrivere di te è per farti continuare a vivere. Vorrei saperlo fare meglio per farti diventare eterno.
Ti amo Ale.
Ho riletto queste parole tutti i giorni da quando le hai consegnate nelle mie mani. Le rileggo con la pena di averti vista giorno dopo giorno appassire come un fiore di fronte al mondo ma sempre tenendo la tua mano e il tuo cuore saldi a quello di Ale.
RispondiEliminaNon ci sono parole al mondo per descrivere il dolore e noi restiamo di ghiaccio di fronte a te, in silenzio nei tuoi silenzi.
Spero che la tua forza di mamma ti sorregga... per Claudia e per Papo che tanto ti amano.
Noi ci siamo... io ci sono, quando e come lo vorrai.
Ste
Meravigliosa MAMMA dalla forza "sovrumana".TVB zia
RispondiEliminaCiao monica ho impresso nella mente il tuo sorriso dolce mentre guardavi contenta e orgogliosa la foto dei tuoi stupendi bambini sul cellulare mentre eri sulla poltrona a curare i denti..non distoglievi un attimo lo sguardo da quei dolcissimi tuoi cuccioli...poi telefonavi a tua sorella per sapere come stavano..e ritornavi all amata foto..che ti teneva incollata fino a quando non finivamo il lavoro..
RispondiEliminaMaria
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RispondiEliminaVoi due che eravate "UNITI" con la colla..❤️ Vi amo e vi amerò per sempre
EliminaNulla ci è consentito oggi ... Solo pregare perché il Signore possa rendere più sopportabile a te cara Monica e alla tua SPECIALE famiglia il peso di questo immenso dolore!!! Forza MAMMA SPECIALE ! Con voi sempre❤️
RispondiEliminaMonica, tu e Ale siete uniti per sempre, lui è dentro di te, non su quel divano bianco, ma nel tuo cuore e sarà sempre con te ovunque tu vada!
RispondiEliminaMonica, tu e Ale siete uniti per sempre, lui è dentro di te, non su quel divano bianco, ma nel tuo cuore e sarà sempre con te ovunque tu vada!
RispondiEliminaCara mamma, ti abbraccio.
RispondiEliminaQuante partite a pallone con la sorellina vicino casa di nonna maria...quante passeggiate "alto alto" sulle spalle di papa li al mare...quanti balletti con la mamma durante le divertenti serate festose..le tue camice a quadretti semiaperte. .I capelli tirati su dal gel...le guance rosse...la bocca bella...Ale chi potrà mai dimenticarti
RispondiEliminaMaria
Quel giorno al parco c'ero anch'io...ricordo il tuo sguardo preoccupato ma mai avrei immaginato che accadesse una cosa simile.
RispondiEliminaIn questo blog si scrive di Ale, si scrivono cose bellissime di lui ...qui c'è anche una volontà, forte, di dare calore a chi deve sopportare una pena enorme.
Un forte abbraccio.
Ceci
...Ale è entrato anche nel mio cuore...
RispondiEliminaCeci
Quel giorno al parco, quel giorno in cui nn ho capito nulla...ti ho spinta a comprargli dei mandarini,una merenda, magari era un calo di zuccheri mi ha spinto a pensare la mia ignoranza, la mia fiducia,inconsapevolezza di ciò che invece avevi visto tu. Tutto e' cambiato da allora...a volte non sembra nemmeno vero,un incubo surreale dal quale nn ci si riesce a svegliare. Di fronte alle tue parole...impossibile rispondere impossibile non stare in silenzio. Però concedimi almeno di dirti che tutto sei fuorché una nota stonata...Ale è parte di te e' la manifestazione tangibile del tuo essere, non sarebbe mai stato esattamente com'è se nn ci fossi stata tu, se tu nn fossi come sei. Sarà difficile, ora sembra impossibile ma quello che sei rimane chi ti vuole bene lo vede, lo vede ancora e lo vedrà sempre...e' difficile ritrovarsi quando si ha perso una parte di se'ma sarà Ale a guidarti, lo farà lui come sempre ha fatto...
RispondiEliminaNadia
... In silenzio con la famiglia di Alessandro
RispondiEliminaMamma, non sei "una nota stonata" non lo sarai mai e mai nessuno potrà somigliare ad Ale più di te.
RispondiEliminaGli intrusi siamo noi che, come Sant'Agostino, tentano disperatamente di alleviare un dolore senza averlo provato (...)
No, Mamma, non puoi essere una "nota stonata"; devi invece essere un diapason per accordare tutti noi altri, affinchè da queste pagine possa uscire una triste ma dolce melodia.
Ciao Alessandro
Mi associo e sottoscrivo queste parole.
EliminaMi associo e sottoscrivo queste parole.
EliminaUn grande abbraccio.
RispondiEliminaAntonella
Cara Monica,leggendo le tue profonde e dolci parole che hai espresso pensando al nostro piccolo grande Ale, percepisco il dolore vissuto in quei terribili sette mesi.
RispondiEliminaNon c'è un perché,una spiegazione logica,un motivo valido,niente di tutto ciò, ed è forse questo che fa più male.
Ancora non riesco a credere che lui non ci sia più...non è così... io sento la sua presenza con me,la sento sempre.
Mi ritengo fortunato di aver conosciuto persone uniche come voi,come unico è il PICCOLO ALE.
Vi sono sempre vicino con il cuore.
Spero di vedervi presto.
Vi voglio bene!!
Ripasso su questa pagina. Lo faccio per trovare le tue parole ed ogni volta resto ferma, immobile, nel tuo dolore. Passo di qui ... e vorrei non trovare solo lacrime.
RispondiEliminaLe immagini degli amici, dei suoi cari, delle persone sconosciute, rendono questo "nulla" meno profondo.
Parlano di lui e lo mantengono vivo nel cuore e nella memoria.
Coraggio Mamma
Tesoro grande....
La tua voce era la mia canzone preferita e il tuo sorriso il mio film preferito dove lo guarderei fino all'eternitá❤
RispondiEliminaTuo Cugino Andrea
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RispondiElimina“ Non ci sono parole….”è quello che riesco a dire alla gente che mi si avvicina in questo periodo….
RispondiEliminaQuando si affrontano argomenti cos ì dolorosi ,sembra sempre di non riuscire a trasmettere le emozioni che si provano dentro di sé, né ci si sente in grado di trovare le parole adatte che possano esprimere una sofferenza tanto grande…
Eppure tu le parole le hai trovate Monica! E anche in questo sei stata MERAVIGLIOSA!!!!!
Parole dure, aride, pungenti, asfissianti… ma parole autentiche …. Parole che scolpiscono il cuore e che , (almeno per un momento)riescono a fare penetrare l’Universo nell’abisso del tuo dolore.
Sì, solo tu le puoi trovare, solo tu le puoi esprimere , solo una mamma lo può fare…..
Più volte, ho provato ad alleggerire il peso del tuo dolore standoti accanto….. ma ero consapevole si trattasse di una pretesa troppo azzardata dettata sicuramente dal forte sentimento di affetto che da sempre ci lega…..
Tu sei una persona speciale , io l’ho sempre saputo ,Ale lo ha sempre saputo, la tua meravigliosa famiglia lo ha sempre saputo, tanti lo stanno sapendo solo ora……
Ti voglio un mondo di bene. Tua sorella.
Altro che nota stonata!!!sei una mamma stupenda...grazie a te tuo figlio ha vissuto momenti da favola...il concerto di violetta..la vacanza al lago..le scivolate in ludoteca con le parrucche colorate...la festa grande con i fuochi d'artificio che disegnavano nel cielo cuori grandi..quel cielo che ora lo accoglie essendo serenamente passato da bambino bello e simpatico ad angelo luminoso e presente.
RispondiEliminaMaria
Mamma Monica, l'hai saputo fare, Alessandro è eterno
RispondiEliminaNessuno muore sulla terra finché vive nei cuori di chi resta!
RispondiEliminaALE È SEMPRE CON TE MAMMA MONICA!
Cercando tra i miei ricordi ne ho trovato uno, bello, di qualche anno fa, a Castelfiorentino. Eravamo venuti a trovarvi. Quella sera si aggiunsero a noi Mina, la tua baby sitter, con il marito! Tu eri piccolo e felice che ci fosse Mina. Con lei andavate spesso in un grande giardino e raccoglievate dei frutti, non ricordo quali, ma la tua mamma me lo raccontava con gioia e mi diceva che con Mina eravate felici!!! Mi raccontava che spesso quando tornava dal lavoro tu e Claudia avevate tanto da raccontarle!!!
RispondiEliminaCercando tra i miei ricordi ne ho trovato uno, bello, di qualche anno fa, a Castelfiorentino. Eravamo venuti a trovarvi. Quella sera si aggiunsero a noi Mina, la tua baby sitter, con il marito! Tu eri piccolo e felice che ci fosse Mina. Con lei andavate spesso in un grande giardino e raccoglievate dei frutti, non ricordo quali, ma la tua mamma me lo raccontava con gioia e mi diceva che con Mina eravate felici!!! Mi raccontava che spesso quando tornava dal lavoro tu e Claudia avevate tanto da raccontarle!!!
RispondiEliminaNon ci sono parole per esprimere quello che le tue parole mi hanno fatto sentire!!!.....Sii sempre forte, Ale è sempre con te....è il tuo ANGELO!!!
RispondiEliminaUn mega abbraccio Monica!
Io lo ricordo che in piedi vicino al tavolo cercava il seno della sua mamma per succhiare il latte...era furtivo..furbetto...ci guardava tutti in viso per assicurarsi che non lo vedessimo. ..essendo un po grandicello..era tenerissimo....
RispondiEliminaMaria
Nn ci sono parole sei una mamma forte e lo sarai per Claudia che ha bisogno di te,Alessandro sarà sempre vivo dentro di te e sarà sempre al tuo fianco...
RispondiEliminaQuel giorno al parco io non c ero, il primo giorno di ospedale io non c ero .... E pensare che non si voleva che si sapesse questa cosa ma grazie ad una mia amica io nel giro di poco L ho saputo e in questi 7 mesi io c ero Alessandro e ci sono stata, non sapevo se i miei modi erano sbagliati o giusti ma io volevo esserci, ci dovevo essere Alessandro, per te, per la tua mamma ed il tuo papà, tu mi hai insegnato molto, tu hai insegnato a noi adulti e sai una cosa Ale, la tua mamma sta facendo la stessa cosa ....sta dando esempio di coraggio a tutti..... Paura ho sentito dire parecchie volte.... Paura? E di che cosa? Di incontrare un bambino magnifico come te.... Chi non ti ha conosciuto in fondo, non può capire chi eri veramente , pensavo già di essermi messa già molto alla prova nella vita ma mi sbagliavo, tu sei stato la più grande prova della mia vita, io ne vado fiera di questo , tu hai avuto una grande fortuna avere una splendida mamma ma la tua mamma ha avuto un angelo, un angelo che ha chiamato Alessandro come il mio bambino .....ti porterò sempre nel mio cuore perché tu rimarrai seduto affianco ai miei 3 bambini .....GRAZIE ALESSANDRO P. La tua amica.... Mamma di Ale p. Come vi chiamavano All asilo
RispondiEliminaAttraverso le parole sto conoscendo una Mamma straordinaria,forte e piena di coraggio.So che non è facile,ma tu sai parlare con il tuo Alessandro,con le dolci parole di sempre,siete ancora insieme nell'amore che ti ha dato e che tu continui a dargli.In silenzio,ci sono anch'io a ricordare il tuo Angelo.
RispondiEliminaForse mi sono espressa male, chi non voleva farlo sapere, non erano la tua mamma e il tuo papà ma amiche che volevano proteggervi..... Emanuela mamma di Alessandro p.
RispondiEliminaIn silenzio, ma con il cuore vicino. Ciao mamma!
RispondiEliminaGraziana. Leggo. Mi immergo. Mi unisco
RispondiEliminaCara Monica apro il tuo blog e piango...ti sono vicina.. non ci sono parole che colmino questo fortissimo dolore.
RispondiEliminaUn abbraccio Francesca
Questo vuol dire essere mamma!
RispondiEliminaCiao...
MIA CARA MONICA,
RispondiEliminaIn questa dolorosa tragedia hai dimostrato a quanti ti conoscono di essere una buonissima madre, una VERA MADRE CORAGGIO e tu MARCO MIO di essere un PADRE e un MARITO con tanta forza e coraggio e tanto AMORE da dare proprio come i Vostri meravigliosi bambini.Un abbraccio forte da un suocero, un padre e un nonno distrutto dal dolore.Vi voglio bene e Vi penso sempre.Mi manchi tanto Alessandro da tuo nonno PEPPE
Mi pungevano le lacrime nel leggere le tue parole. Ho due figli, ma non ho mai perso un figlio né bimbo né adulto. Non ti conosco, ma sono certa che, per quanto mi sforzi con tutta l'empatia di cui sono capace, di entrare nel tuo cuore, per soffrire insieme con te, so che fino in fondo non riuscirò a conoscere l'immensità del tuo dolore, pur se riesco almeno ad immaginarla.
RispondiEliminaMi dispiace tanto, le tue parole sono di una persona annientata dalla sofferenza, ma l'amore che c'è in te colmerà quel vuoto che ora ti opprime.
Sono un'estranea per te, ma, credimi, spero che l'affetto che hai destato in me, ti raggiunga e ti avvolga, per lenire anche solo un poco il tuo dolore.
Mi dispiace tanto... Hai reso onore a tuo figlio e al vostro rapporto,scrivendo questa lettera meravigliosa e piena di sentimento. Chi amiamo non se ne va mai realmente, resta incastrato fra lo spazio silenzioso dei ricordi e quello del bene che ci ha legati in vita. Sono stata un'ammalata stramaledettamente fortunata e mi sono sempre chiesta il perché. Ho perso molti compagni di viaggio e l'unica cosa che mi ha sempre spronata ad andare avanti, era pensare che dovevo vivere per tutti loro. Vivere davvero, perché la tristezza e l'amarezza induriscono il cuore e questi sentimenti sono incompatibili con la bellezza che albergava nei loro cuori. Non ti conosco, mamma coraggiosa, vivi il dolore ma ricordati di lasciarlo andare o ti trascinerà in un buio senza fondo e gli occhi di tuo figlio, che vivono nei tuoi, meritano di brillare ancora. Un abbraccio.
RispondiEliminaUn lungo e silenzioso abbraccio.
RispondiEliminaUn lungo e silenzioso abbraccio.
RispondiElimina