L'Adorazione dei Magi
Santa Maria Annunziata di Scolca - Rimini
1547- 1548
Giorgio Vasari
"Ora, mentre che io faceva quest’opere, avendo condotto a buon termine il libro delle vite degl’artefici del disegno, non mi restava quasi altro a fare che farlo trascrivere in buona forma, quando a tempo mi venne alle mani don Gian Matteo Faetani da Rimini, monaco di Monte Oliveto, persona di lettere e d’ingegno, perché io gli facessi alcun’opere nella chiesa e monasterio di Santa Maria di Scolca d’Arimini, là dove egli era abate. Costui dunque, avendomi promesso di farlami trascrivere a un suo monaco eccellente scrittore e di correggerla egli stesso, mi tirò ad Arimini a fare, per questa comodità, la tavola et altar maggiore di detta chiesa, che è lontana dalla città circa tre miglia. Nella qual tavola feci i Magi che adorano Cristo, con una infinità di figure da me condotte in quel luogo soletario con molto studio, imitando quanto io potei gl’uomini delle corti di tre re, mescolati insieme, ma in modo però che si conosce all’arie de’ volti di che regione e soggetto a qual re sia ciascuno. Conciò sia, che alcuni hanno le carnagioni bianche, i secondi bigie, et altri nere, oltre che la diversità delli abiti e varie portature fa vaghezza e distinzione. È messa la detta tavola in mezzo da due gran quadri, nei quali è il resto della corte, cavalli, liofanti e giraffe, e per la cappella in varii luoghi sparsi Profeti, Sibille, Evangelisti in atto di scrivere."
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"Ora, mentre che io facevo queste opere, avendo condotto a buon termine il libro delle vite degli artefici del disegno, non mi restava quasi altro da fare che farlo trascrivere in buona forma, quando a tempo mi venne alle mani don Gian Matteo Faetani da Rimini, monaco di Monte Oliveto, persona di lettere e di ingegno, perché io gli facessi alcune opere nella chiesa e monastero di Santa Maria di Scolca di Rimini, là dove egli era abate. Costui dunque, avendomi promesso di farmi trascrivere da un suo monaco eccellente scrittore e di correggerla egli stesso, mi tirò ad Rimini a fare, per questa comodità, la tavola dell' altare maggiore di questa chiesa, che è lontana dalla città circa tre miglia. In questa tavola feci i Magi che adorano Cristo, con una infinità di figure da me condotte in quel luogo solitario con molto studio, imitando quanto io potei gli uomini delle corti di tre re, mescolati insieme, ma in modo però che si conosce dall'aria dei volti di che regione e soggetto a qual re sia ciascuno. Con ciò sia, che alcuni hanno le carnagioni bianche, i secondi grige, e altri nere, oltre che la diversità degli abiti e di quello che portano che fanno la differenza tra vaghezza e distinzione. È messa la detta tavola in mezzo tra due gran quadri, nei quali è il resto della corte, cavalli, leocorni e giraffe, e per la cappella in vari luoghi sparsi Profeti, Sibille, Evangelisti in atto di scrivere."
Le vite de' più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani, da Cimabue insino a' tempi nostri
Giorgio Vasari
Buona Epifania a tutti e un abbraccio alle sorelle Befane!
Per chi vuole approfondire:
bonne fête à toi..je te souhaite des petits cadeaux de la befana...bises
RispondiEliminaBuona Epifania cara Sciarada, oggi si ricorda questa grande festa dei 3 Re magi che portano Oro Incenso e Mira.
RispondiEliminaAl Re di tutti i Re.
Tomaso
Ciao Sciarada! Buon Anno 2013, Buona Epifania !!!
RispondiEliminaUn grande abbraccio.........
Ciao Sciarada. Eccomi di ritorno, ti lascio il mio augurio di un Buon Anno, che sia come tu lo desideri.
RispondiElimina..ciao Sciarada, un bel regalo questo post: senza il Vasari non sapremmo di tante vite artistiche, ma senza di te non saprei di questa tavola sita a poco km da Rimini e da dove abito io...meta che mi sono prefisso di raggiungere quanto prima...grazie infinite... con sincera stima e affetto..
RispondiEliminaUna composizione ineccepibile, CAPOLAVORO. Ciao
RispondiEliminaTi lascio un bacio ed un sorriso:)
RispondiEliminaCiao mia cara Sciarada
Luci@