Addentrarsi nel mondo delle tradizioni e delle feste per ricostruirne e afferrarne l'origine non è assolutamente facile, non è come srotolare un gomitolo fino a trovarne il principio, ci si trova immersi in un mare di contaminazioni provenienti da credenze, usi e abitudini di varie culture che si integrano in un groviglio inestricabile.
L'Epifania ( Pifania - Pefania - Bifania - Befania), in greco antico ἐπιφάνεια - epifanèia, - apparizione, manifestazione, venuta, presenza divina, è legata alla festa dalla connotazione cristiana che rievoca la presentazione di Gesù Bambino ai Re Magi, dalla storpiatura di questo termine nasce la figura della Befana, che, nelle credenze romane porta in se il ricordo di Diana dea della caccia e della fecondità, di Erodiade e delle loro compagne che volavano sui terreni rigonfi di semi dormienti per spargere una pioggia propiziatoria e assicurare un futuro buon raccolto e un anno felice e sereno.
La Befana ha un'aspetto logoro e liso e coinvolge il folklore contadino che con tutto ciò che è reperibile nell'ambiente naturale costruisce un fantoccio dall'aspetto degradato e consunto e lo getta in un fuoco purificatore acceso nei campi per celebrare la natura, la madre terra che in questo periodo dell'anno conclude il suo ciclo vitale e muore per rinascere successivamente in primavera iniziando, carica di energia, una nuova vita.
La vecchia signora è colei che con la sua scopa volante porta doni e carbone ai bambini nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, conosciuta come " Dodicesima Notte " poiché racchiude in sé i dodici giorni, che la separano dal Natale trascorso, considerati festa religiosa dal Concilio di Tours del 567 d.C.
La Dodicesima Notte è la notte magica in cui gli animali ottengono il dono della parola e svelano le loro premonizioni per il futuro.
" La notte della Befana nella stalla parla l’asino, il bue e la cavalla "
E l'ideale ambientazione per la commedia, di William Shakespeare, che ne porta il nome, scritta tra il 1599 e il 1601 ispirata a " Gli ingannati ", opera italiana di un autore anonimo allestita a Siena dall'Accademia degli Intronati nel 1531 .
"... Oh, spirito d'amore, come sei fresco tu, e vivificante, tu che, se nella tua capacità puoi ricevere tutto, come il mare, non ti lasci da nulla penetrare, qual che ne sia l'altezza e la sostanza, senza svilirlo di senso e valore in men che non si creda! Perché l'amore è sempre così pieno d'estrose fantasie da esser alta fantasia da solo ... "
La Dodicesima notte
William Shakespeare
I protagonisti delle commedie di Shakespeare, durante i festeggiamenti della " Dodicesima Notte ", hanno un ruolo importante di comunione e divertimento in quanto le loro immagini vengono spedite come inviti agli amici che indossano il costume del personaggio ricevuto e nell' intrattenimento da tavola come carte da gioco vengono distribuite 24 immagini di questi personaggi su cui è riportato un piccolo enigma che deve essere letto e risolto.
Il dolce della festa, accompagnato da una bevanda alcolica riscaldata chiamata wassail da wæs hæl - sii sano nell'accezione augurale di buona salute, è una torta con canditi e mandorle al cui interno vengono inseriti un fagiolo e un pisello, e le due persone che hanno la fortuna di trovarli nella loro fetta diventano re e regina della Dodicesima Notte fino allo scoccare della mezzanotte.
Sciarada Sciaranti
Per chi è interessato:
La mia dolce, simpatica e spiritosa sorellina mi ha regalato questa Befana perché secondo lei mi somiglia!?
Ma a me non sembra di avere un naso così!?
Interesting! Happy weekend!
RispondiEliminaAuguri deliziosa befanona dagli occhioni azzurri, sono certa che non riceverai solo cenere e carbone!!!!!
RispondiEliminaSciarada Ciao!
RispondiEliminaIeri, per la giornata di oggi, ho fatto una galette des Rois.
Mi piace la gentile signora e spero per voi che non avete lo stesso naso.
Buon giorno!
Simpaticissima ed elgantissima questa befana, è un piacere osservarla.
RispondiEliminaBuona Epifania, carissima Sciarada,
Hi Charade Lovely images with great music.
RispondiEliminaHave a great weekend.
Bello! bellissimo cara Sciarada.
RispondiEliminaOra che la Befana è passata io ritorno con la foto tradizionale del Piave nel mio blog.
Tomaso
Post interessante e befanina simpatica.
RispondiEliminaCiao buona giornata di festa
enrico
Sempre molto bello sapere di queste tradizioni-storie- leggende che poi sono il nostro non più conosciuto patrimonio
RispondiEliminaQuando si viene da te si apprendono sempre cose nuove. In ogni caso la befana che ti ha regalato tua sorella, a parte il naso come dici tu, non è proprio tanto brutta e quindi penso che lei volesse farti un complimento. Ciao e buona serata.
RispondiEliminaspero che hai passato un bel giorno, non ricordavo tutte queste cose sulla befana e l'epifania , grazie :-)
RispondiEliminaSo che a Roma la befana viene festeggiata alla grande, quanto al significato cristiano dell'Epifania ne hai fatto uno splendido affresco.
RispondiEliminaE' bella la befana che ti ha regalato tua sorella,particolare!
Ciao, buona serata.
E invece la Befanina che hai ricevuto in regalo è simpatica, allegra, spiritosa, diversa dalle solite tristissime Befane.
RispondiEliminaHai ragione le tradizioni cristiane che ancora esistono si rifanno a riti pagani, sepolti nella notte dei tempi, ma non mi stupirei se le feste e i rituali pagani risalissero alle ere primordiali.
Ciao Sciarada,i tuoi post sono una dolce, colta enciclopedia dell'anima:ritrovo cose che credevo perdute,almeno nella memoria dei giovanissimi.Sacro e profano vanno spesso insieme,senza problemi,E quella stupefacente befana,elegante e accattivante è un bellissimo omaggio,nasone a parte.Una buona Epifania.
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