Il " Corpus Domini " - il Corpo del Signore, celebra il Corpo di Cristo presente nell'ostia consacrata che durante il rito dell'eucarestia diventa parte integrante dei fedeli.
Per risalire alle origini di questa solennità bisogna tornare indietro nel tempo fino al 1208 quando una monaca belga, la beata " Giuliana di Cornillon " ebbe due visioni, nella prima vide la luna brillare della sua luce candida con uno spicchio d'ombra, nella seconda visione vide Cristo che le spiegava che la luna rappresentava la Chiesa e la piccola ombra rappresentava la mancanza dentro la Chiesa di una solennità che celebrasse il Corpo di Cristo e le chiedeva di adoperarsi per porre fine a tale mancanza. La missione della beata Giuliana si rivelò però ardua e ancora nel 1922 quando divenne priora del monastero di " Mont Cornillon " non era riuscita a ottenere nulla, si rivolse a " Ugo de Sant Chev ", arcivescovo di Liegi a " Jacques Pantalèon ", arcidiacono di Liegi e suo confessore e a " Roberto de Thourotte " vescovo di Liegi che nel 1246, quando la beata Giuliana era già morta, indisse un sinodo in cui si istituzionalizzò il Corpus Domini nella diocesi di Liegi, da celebrare il giovedì successivo alla Santissima Trinità.
Nel 1262 l'ex arcidiacono di Liegi Jacques Pantalèon venne eletto al trono pontificio con il nome di " Urbano IV " e dopo che nel 1263 si verificò il " Miracolo di Bolsena " in cui un prete pellegrino boemo diretto a Roma, fermatosi a Bolsena per celebrare messa, che durante il rito dell'eucarestia era stato colto dal dubbio se l'ostia consacrata contenesse realmente il Corpo di Cristo, vide uscire dall'ostia, delle gocce di sangue che macchiarono le sue vesti liturgiche di lino e alcune pietre dell'altare (le vesti di lino del prete boemo sono custodite nel duomo di Orvieto mentre le pietre dell'altare nella Basilica di Santa Cristina); l'otto settembre del 1264 , nella bolla " Transitorius de hoc mundo " ufficializzò la celebrazione del Corpus Domini per tutta la cristianità.
A Roma il giovedì successivo alla domenica in cui si festeggia la Santissima Trinità, il Papa come vescovo di Roma celebra la messa in onore al Corpus Domini nell'Arcibasilica cattedrale di San Giovanni in Laterano per poi arrivare in processione alla Basilica di Santa Maria Maggiore, nel resto d'Italia come nei paesi cristiani in cui il Corpus Domini non è una festa civile le celebrazioni si svolgono la domenica successiva alla Santissima Trinità.
Miniatura della processione del Corpus Domini
su un libro di codici liturgici di Santa Maria in Fiore
XV secolo
Biblioteca Mediceo Laurenziana - Firenze
© Sciarada Sciaranti
Per ulteriori informazioni:
Cara Sciarada non potevi descrivere meglio questa domenica e che cosa ci ricorda.
RispondiEliminaGrazie di questo bellissimo post.
Buona domenica cara amica.
Tomaso
Non sapevo la storia dlella beata Giuliana, davvero interessante conoscere la tradizione e certi eventi. Il mistero del Corpo di Cristo nell'Eucarestia che oggi celebriamo è grande, il cuore della nostra fede e ciò che la alimenta per farla crescere. E' bello quando il Corpo di Cristo attraversa in questa giornata le strade delle nostre città e dei nostri paesi, ci viene incontro, segue i nostri passi non siamo noi in processione dietro il Cristo.
RispondiEliminaGrazie dei tuoi studi e delle tue ricerche che metti a nostra disposizione.
“Chi mangia questo pane, vivrà in eterno” (Gv 6, 58).
RispondiEliminaPost degno di te, Sciarada.
Tu scovi sempre delle immagini fantastiche a corredo dei tuoi testi sempre interessanti e sempre informativi sulle varie tradizioni, di cui sono ricchi i popoli e le religioni.
RispondiEliminaCantiamo assieme l'inno del " Corpus Domini "
RispondiEliminaCanta, o mia lingua,
il mistero del corpo glorioso
e del sangue prezioso
che il Re delle nazioni,
frutto benedetto di un grembo generoso,
sparse per il riscatto del mondo.
Si è dato a noi, nascendo per noi
da una Vergine purissima,
visse nel mondo spargendo
il seme della sua parola
e chiuse in modo mirabile
il tempo della sua dimora quaggiù.
Nella notte dell'ultima Cena,
sedendo a mensa con i suoi fratelli,
dopo aver osservato pienamente
le prescrizioni della legge,
si diede in cibo agli apostoli
con le proprie mani. Il Verbo fatto carne cambia con la sua parola
il pane vero nella sua carne
e il vino nel suo sangue,
e se i sensi vengono meno,
la fede basta per rassicurare
un cuore sincero.
Adoriamo, dunque, prostrati
un sì gran sacramento;
l'antica legge
ceda alla nuova,
e la fede supplisca
al difetto dei nostri sensi.
Gloria e lode,
salute, onore,
potenza e benedizione
al Padre e al Figlio:
pari lode sia allo Spirito Santo,
che procede da entrambi.
Amen.
Nice to be back! A very solemn and commemorative post dedicated to remember something worth every reflection.
RispondiEliminaSempre molto interessante leggere i tuoi blog!!!
RispondiElimina