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venerdì 30 aprile 2010

Il mio spazio è il tuo spazio, ma il tuo non è il mio?

" Cristiani, tornate a nascondervi nelle catacombe! "
Il giudice Nicola Lettieri, ha consegnato alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo, in qualità di rappresentante italiano, la documentazione circa la memoria italiana sull'esposizione dei crocifissi nelle aule. L'Italia è uno stato laico in cui ognuno è libero di professare il proprio credo religioso, senza imposizioni e il fatto che sia legata per tradizione plurimillenaria, che si voglia o no, in maniera indissolubile, alla Chiesa cattolica, romanica, apostolica, non pregiudica in alcun modo questa libertà. Penso, capisco, ma non condivido ovviamente, che se dovessi andare a vivere in un paese mussulmano integralista, e decidessi di andarmene in giro senza burka, la mia libertà sarebbe soggetta alla shari'a e di conseguenza sarei condannata alla pena di morte per lapidazione. Penso che a un bambino non cattolico che vede un crocifisso in un'aula scolastica, in un paese dove la sua famiglia si sta integrando, gli si potrebbe spiegare, senza per questo turbarlo, che un altro bambino con una fede diversa dalla sua, ma non meno importante, vede in quel crocifisso quello che lui vede ad esempio, nel velo della madre, e ciò va rispettato perché tutte le tradizioni peculiari di ogni fede vanno rispettate. I bambini di ogni razza e religione non hanno questo tipo di inquietudini, gli adulti che li strumentalizzano forse si. Voi andreste mai a vivere nella casa di un amico chiedendogli di liberarsi dei suoi oggetti personali, per metterci i vostri? Oppure gli chiedereste di condividere con serenità lo "spazio" disponibile? La prossima volta toccherà al Natale, alla Pasqua e perché no al Carnevale? Uomini perché non fate ricorso per far abolire la festa della donna, non vi turba il fatto che nessuno vi festeggia?


© Sciarada Sciaranti

giovedì 29 aprile 2010

Sono incapace e allora sai che faccio? Ti maltratto

Un'insegnante d'asilo quarantenne di Militello è stata arrestata per maltrattamenti, nei confronti dei bambini della sua classe. Questo è l'ultimo episodio di una serie che danneggia e macchia la categoria. Certamente questo lavoro, in cui il modo di relazionarsi e la responsabilità assumono un valore maggiore rispetto ad altri lavori, non è facilissimo e presenta delle notevoli difficoltà, perché chi lo intraprende deve avere a che fare con del materiale umano delicato, pericoloso, in evoluzione e in piena ebollizione che non ha ancora una struttura ben definita su cui reggersi, perciò bisogna avere la serietà di gestirlo senza comprometterne il futuro. Chi si da all'insegnamento essendo inconsapevole dell'enorme impegno che comporta, guardando solamente lo stipendio di fine mese e i tre mesi di vacanza, usando un atto di forza fisica o psicologica per nascondere la sua incapacità di spiegare e far capire, disinteressandosi delle conseguenze che produce, pensando cinicamente che il suo compito finisca dopo il suono della campanella, crea un danno nei bambini, nei ragazzi, negli adolescenti, con ripercussioni future a volte irreparabili. Si dovrebbe uscire dalla scuola con un bagaglio ricco di contenuti importanti per la propria esistenza. Ma non tutti sono così fortunati! 

© Sciarada Sciaranti

P.S. Kicca dedico a te questo post affinché tu possa essere in atto l'insegnante che sei in potenza.

mercoledì 28 aprile 2010

È mio fratello

" Non conosco l'uomo che si ferma sulla riva del fiume, che respira a fondo e sorride riconoscendo i profumi che aleggiano nell'aria. Non lo conosco, ma so che quell’uomo è mio fratello. Quell’uomo conscio che il polline viaggia appeso all’arbitraria volontà del vento,


Foglia screziata con grani gialli di polline

ma sogna fiducioso la fertile terra che lo aspetta, quell’uomo è mio fratello. Sa molte cose mio fratello. Sa per esempio che un grammo di polline è un grammo di sé, dolcemente predestinato al fango germinale, al mistero da cui s’innalzerà vivo di rami, di frutti e di figli con la meravigliosa certezza delle trasformazioni, dell’inizio inevitabile e della necessaria fine, perché ciò che è immutabile racchiude il pericolo dell’eterno e solo gli dèi hanno tempo per l’eternità. "

Le rose di Atacama
Luis Sepulveda
Traduzione Ilide Carmignani

lunedì 26 aprile 2010

Io mangio tutti i giorni e tu?

È di oggi la notizia che grazie alla denuncia di 15 africani, trasferiti nei centri di accoglienza di Bari e Crotone dopo la rivolta dello scorso gennaio a Rosarno, si è giunti, dopo una serie di indagini, pedinamenti e intercettazioni, a 31 provvedimenti di custodia cautelare, nei confronti dei caporali che assoldavano gli extracomunitari a soli 22.00 euro al giorno, per raccogliere gli agrumi dall'alba fino al tramonto. Ho in mente le immagini delle condizioni di vita di quei ragazzi, che chi sa a cos'erano abituati nei loro paesi d'origine per accettare quella situazione disumana. Ho in mente gli occhi di quel ragazzo costretto a mangiare solo arance e mi si spaccano il cuore e lo stomaco a pensare che "io mangio tutti i giorni" e mi chiedo per quale motivo al posto di quel ragazzo dagli occhi buoni e tristi non ci sono io. Mi ricordo i ragazzi morti ai confini della Libia solo perchè volevano migliorare la loro esistenza e mi chiedo per quale motivo quei ragazzi sono morti e non io!!!

© Sciarada Sciaranti


domenica 25 aprile 2010

Sei un essere umano*? No grazie sono un essere diverso*!

Sembra che in Cina sia stato aperto "un parco divertimenti", (15,00 euro a biglietto) in cui un centinaio di nani si aggirano vestiti in maniera fantasiosa tra case a forma di fungo. Gli stessi protagonisti del parco hanno dichiarato di non riuscire a guadagnare tanto (400,00 euro al mese) con altri posti di lavoro a causa dei pregiudizi. Quindi, in sostanza, i " diversi ", in questo caso i nani possono sperare di avere una vita "decente" se si fanno rinchiudere in un recinto, in un ghetto, per essere osservati da gente pagante, avvolta nella propria bolla di sapone, che tira un sospiro di sollievo per aver avuto la fortuna di non essere come loro e li compatisce pensando che sono sfigati. Fuori dal recinto invece, viene abolita ogni speranza di realizzazione perché il confronto spaventa ed è preferibile il pregiudizio. Che dramma sarebbe scoprire che tu " essere umano* " sei in realtà un " essere diverso* "! Che incubo un mondo dove i bassi, gli alti, i magri, i grassi, i bianchi, i neri, i rossi, i gialli, i sani, i malati ,i poveri, i ricchi, i brutti i belli, ecc. collaborano per rendere la vita migliore per tutti!!!

" Essere umano*" = Colui che nel fisico e nella mente si distingue per consuetudine e banalità dall'originalità e dalla rarità 

"Essere diverso" = Colui che nel fisico e nella mente si distingue per originalità e rarità dalla consuetudine e dalla banalità

dal vocabolario Anima Mundi - Sciarada Sciaranti

© Sciarada Sciaranti

venerdì 23 aprile 2010

Buongiorno

Ogni giorno della nostra esistenza quando incontriamo le altre persone, solitamente, le salutiamo indistintamente augurandogli il buongiorno; una meravigliosa parola composta il cui uso quotidiano ha banalizzato il suo profondo significato. Chi di noi quando dice buongiorno intende realmente dire: "io auguro a te essere di questa terra con cui condivido questo attimo fuggente della mia vita che il tuo giorno sia buono"? Forse per le persone che ci stanno simpatiche sarà pure così, ma ce ne importa davvero di come sarà il giorno di qualcuno che ci sta antipatico? In questi casi non diciamo piuttosto: "io sono talmente educato da salutarti dicendoti buongiorno anche se vorrei che la giornata ti andasse di traverso"? Riducendo il buongiorno a un semplice saluto detto per abitudine a tutti, levandogli il valore di augurio, proiettiamo il suo uso su di noi gratificando la nostra educazione senza donarlo con sincerità all'altro, svalutando così la bellezza del suo significato. 


© Sciarada Sciaranti

"Da a ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita."

Mark Twain

Bilbo: "Buongiorno"
Gandalf: "Che cosa vuoi dire? Mi auguri un buon giorno o vuoi dire che è un buongiorno, che mi piaccia o no? O forse vuoi dire che ti senti buono in questo particolare giorno? O affermi semplicemente che questo è un giorno in cui occorre essere buoni?"
Bilbo: " Tutte è quattro le cose penso!"

Lo Hobbit
John Ronald Revel Tolkien

"Non basta il cielo azzurro perché sia un buon giorno." 



Un momento migliore
Punkreas