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venerdì 5 aprile 2024

L'occhio apotropaico di Madre Natura

Gli esseri umani osservano la natura, si relazionano con lei e attraverso i processi mentali in continuo divenire la interpretano, creano significati attraverso le esperienze che vivono e all'apparato ricettivo e reattivo aggiungono quello simbolico per cui un organo di senso come l'occhio, nelle più disparate culture, può assumere un valore apotropaico* che lo vede scolpito, inciso e dipinto lì dove si crede ve ne sia la necessità.
Gli antichi greci gli occhi - ὀφθαλμόι/oftalmoi li dipingevano sulle pareti delle abitazioni; sui vasi, soprattutto sulle tazze dette κύλικες/kiulikes per impedire agli spiriti maligni di entrare in bocca con il liquido ingerito, e sulla prua e la poppa delle navi per proteggere il viaggio in mare similmente agli egizi che lo ponevano anche tra i bendaggi delle mummie o dentro i sarcofagi per proteggere il viaggio dei defunti nell'aldilà e sui muri delle case per difendersi dai ladri.
A volte succede che Madre Natura si riappropri delle sue forme e per proteggersi le mostri tra i nodi di un albero ferito.

apotropaico*= Dal greco ἀποτρόπαιος/apotropaio - che allontana deriva di ἀποτρέπω/apotrepo - allontanare

Occhio apotropaico di Madre Natura

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