" Tutti i primi testi di mineralogia riconoscono che molte argille e terreni secchi naturali sviluppano un odore particolare e caratteristico quando, inumiditi con l'acqua, vengono respirati. I riferimenti a questo "odore argilloso" sono però molto confusi dall'inclusione di dati relativi a vari altri odori come quelli associati a terreni fertili recentemente scavati e persistentemente umidi e all'erba secca appena inumidita, o al fieno. È soprattutto nelle regioni aride, caratterizzate dalla relativa assenza di sostanza organica nei suoli e dalla frequente preponderanza di vari tipi di rocce affioranti nel terreno, che questo odore è maggiormente riconosciuto ed è spesso associato alle prime piogge dopo un periodo di siccità. Ci sono alcune prove che i bovini colpiti dalla siccità rispondono in modo irrequieto a questo "odore di pioggia" che può essere trasportato dal vento per distanze considerevoli ... "
Nature of Argillaceous Odour - Natura dell'Odore Argilloso - Nature 7 marzo 1964
Isabel Joy Bear e Richard G. Thomas
Liberamente tradotto da Me Medesima
Malva thuringiaca sotto la pioggia
Immagino che almeno una volta nella vita ognuno di voi abbia respirato profondamente per inondarsi i polmoni di quel profumo intenso che riconosciamo come atavico e che la terra inaridita emana dopo esser stata bagnata dalla pioggia.
Isabel Joy Bear e Richard G. Thomas, due scienziati australiani, nel loro articolo, Nature of Argillaceous Odour - Natura dell'Odore Argilloso, pubblicato il 7 marzo del 1964 sulla rivista scientifica Nature, raccontano di aver:
" appreso dall'Indian Standard Association che la produzione e la concentrazione dell'odore argilloso dell'argilla cotta sono state, per molti anni, la base di una piccola industria di profumeria con sede vicino a Kannauj, circa 80 miglia a ovest di Lucknow, U. P., India. I dischi di argilla cotta, esposti lì sotto il sole durante i caldi mesi estivi di maggio e di giugno, vengono raccolti prima della stagione delle piogge e vengono distillati a vapore e i vapori contenenti l'odore e i prodotti associati vengono assorbiti nell'olio di sandalo. Il profumo così ottenuto è noto come "matti ka attar", che può essere tradotto come "profumo di terra"... "
Nature of Argillaceous Odour - Natura dell'Odore Argilloso - Nature 7 marzo 1964
Isabel Joy Bear e Richard G. Thomas
Liberamente tradotto da Me Medesima
per cui nel loro studio si impegnano nell'estrarre gli oli presenti all'interno dell'argilla secca; uno tra questi tende al giallo e ha lo stesso odore di quel profumo di pioggia a cui i due australiani danno il nome di petrichor, dal greco πέτρᾱ/petra pari al latino pétrā che sta per pietra più ἰχώρ/ichṓr - icore che si riferisce al sangue, linfa fine e trasparente, degli dei.
Il petrichor è composto da una combinazione di sostanze tra cui c'è l'essudato di elementi oleosi, rilasciato dalle piante per inibire la germinazione dei semi durante i periodi di siccità che si deposita sul terreno in rocce e pietre porose, associato spesso alla geosmina, dal greco γῆ/ghê - terra più ὀσμή/osmè - odore, prodotta dai cianobatteri, dagli attinomiceti e liberata alla morte dei microrganismi.
Il meccanismo di diffusione del petrichor, che si sparge nell'aria attraverso la nebulizzazione dei suoi principi costituitivi attivata dalla pioggia, viene identificato nel 2015 da un gruppo di studiosi del MIT-Massachusetts Institute of Technology e vi lascio il link affinché possiate vederlo:
Aggiungo che il sentore pungente e agliaceo che si avverte insieme a quello dolciastro del petrichor è dato dalle molecole di ozono trasportate a bassa quota dalle correnti d'aria.
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